Nuove celle solari "coi brufoli", fino al 66% di energia catturata in più

Una ricerca condotta dall'Abdullah Gül University in Türkiye ha portato alla luce una scoperta sorprendente: piccole protuberanze sulle celle solari

Avatar di Andrea Riviera

a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Viviamo in un periodo storico sempre più orientato verso fonti di energia sostenibili, di conseguenza ogni scoperta che possa migliorare l'efficienza delle celle solari è un passo avanti verso un futuro più verde (almeno sulla carta). Recentemente, una ricerca condotta dall'Abdullah Gül University in Türkiye ha portato alla luce una scoperta sorprendente: l'introduzione di piccole protuberanze sulla superficie delle celle solari potrebbe incrementare il loro rendimento energetico fino al 66%.

Dooyoung Hah
Immagine id 13186

Il concetto di utilizzare forme diverse per migliorare l'assorbimento della luce solare non è nuovo, ma questa ricerca ha portato l'idea a un livello completamente inedito. Invece di mantenere le celle solari piatte, gli scienziati hanno esaminato l'efficacia delle cupole microscopiche sulla loro superficie. Attraverso complesse simulazioni e analisi dei dati, il team ha dimostrato che queste protuberanze, o "gusci emisferici" come li definiscono, hanno la capacità di catturare la luce solare proveniente da un angolo più ampio rispetto alle celle solari tradizionali.

Questo approccio offre diversi vantaggi. Innanzitutto, aumenta significativamente l'efficienza delle celle solari, consentendo loro di generare più energia utilizzando lo stesso spazio di prima. In secondo luogo, la capacità di catturare la luce da un angolo più ampio significa che le celle solari possono funzionare in modo più efficiente durante diverse ore del giorno e in diverse condizioni atmosferiche. Ciò rende questa tecnologia non solo ideale per i tradizionali impianti solari su tetto, ma anche per applicazioni più innovative, come l'elettronica indossabile o i dispositivi integrati nelle finestre.

l'introduzione di piccole protuberanze sulla superficie delle celle solari potrebbe incrementare il loro rendimento energetico fino al 66%.

L'adozione di questa tecnologia potrebbe portare a un aumento della produzione di energia solare a livello globale, riducendo la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili e contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.

Questa scoperta potrebbe rappresentare una svolta nel settore delle energie rinnovabili e avvicinare ulteriormente il mondo a un futuro più sostenibile