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Perplexity si prepara a rivoluzionare Snapchat per sempre

Snap integra Perplexity AI in Snapchat con un accordo da 400 milioni di dollari. La collaborazione segna una svolta verso la distribuzione di agenti AI.

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a cura di Andrea Maiellano

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Pubblicato il 06/11/2025 alle 08:50

La notizia in un minuto

  • Snap ha siglato un accordo da 400 milioni di dollari con Perplexity AI per integrare il motore di ricerca basato su intelligenza artificiale in Snapchat dal 2026, invertendo il tradizionale modello di partnership dove è l'azienda AI a pagare per accedere ai 443 milioni di utenti attivi
  • La strategia trasforma Snapchat in un ecosistema per agenti intelligenti con architettura multi-provider, affiancando Perplexity a MyAI e introducendo AI Clips per la generazione video da prompt testuali
  • Gli occhiali AR Spectacles verranno collocati in una subsidiary indipendente al 100% nel 2026, aprendo a potenziali joint venture con produttori hardware esterni sul modello Google-Waymo
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Snap ha annunciato un accordo di distribuzione da 400 milioni di dollari con Perplexity AI che integrerà il motore di ricerca basato su intelligenza artificiale direttamente nell'interfaccia di Snapchat a partire dall'inizio del 2026. La mossa rappresenta una delle più significative collaborazioni commerciali nel panorama dell'AI conversazionale e segna un cambio di strategia per Snap, che dopo anni di sviluppo interno ora punta a diventare un canale di distribuzione primario per agenti intelligenti di terze parti. L'integrazione si inserisce in un contesto più ampio di monetizzazione attraverso partnership AI, con il CEO Evan Spiegel che ha esplicitamente lasciato intendere l'apertura a collaborazioni simili con altri player del settore.

L'implementazione tecnica vedrà Perplexity AI operare nativamente all'interno dell'interfaccia chat di Snapchat, consentendo agli utenti di formulare query in linguaggio naturale e ricevere risposte conversazionali verificate e corredate di fonti. La soluzione si affiancherà a MyAI, il chatbot proprietario di Snap alimentato da modelli linguistici di OpenAI e Google, cui si aggiungerà presto anche la tecnologia Perplexity. Questa architettura multi-provider riflette una strategia di diversificazione nell'accesso ai large language model, evitando dipendenze esclusive da singoli fornitori in un mercato caratterizzato da rapida evoluzione tecnologica e incertezza normativa.

L'annuncio è arrivato in concomitanza con la pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre, dove Snap ha specificato che i ricavi derivanti dall'accordo inizieranno a contribuire ai bilanci proprio nel 2026. Con Perplexity che paga Snap per l'integrazione, il modello di business inverte la tradizionale dinamica delle partnership tecnologiche: non è la piattaforma social a pagare per integrare strumenti AI, ma il fornitore di intelligenza artificiale a comprare accesso ai 443 milioni di utenti attivi quotidiani di Snapchat. Questa inversione posiziona Snap come "canale di distribuzione privilegiato" per servizi AI, un ruolo che potrebbe rivelarsi strategico mentre le startup del settore cercano alternative ai motori di ricerca tradizionali per raggiungere gli utenti.

L'accordo da 400 milioni di dollari tra Snap e Perplexity inverte il tradizionale modello di partnership: è l'azienda AI a pagare per accedere alla base utenti della piattaforma social

Nella lettera agli azionisti, Spiegel ha delineato una visione più ampia che trasforma Snapchat in un "ecosistema per agenti intelligenti", suggerendo che l'integrazione con Perplexity rappresenti solo il primo tassello di una strategia di lungo periodo. Il CEO ha inoltre anticipato AI Clips, una nuova funzionalità di generazione video basata su AI che permetterà ai creator di produrre contenuti brevi da semplici prompt testuali, entrando così in competizione diretta con strumenti simili offerti da Meta, TikTok e le startup specializzate in video generation come Runway e Pika. Non sono state fornite specifiche tecniche sul modello sottostante o sulla durata massima dei clip generabili, né una data di lancio precisa.

L'investimento in AI generativa si è già tradotto in risultati commerciali tangibili per Snap: gli strumenti di creazione AI-powered e le lenti potenziate da machine learning hanno contribuito alla crescita di Snapchat+, il servizio in abbonamento lanciato per diversificare le entrate oltre la pubblicità. La strategia riflette una tendenza più ampia nel settore social, dove piattaforme come X e Meta stanno integrando capacità conversazionali AI per aumentare engagement e retention, ma Snap sembra essere la prima a monetizzare direttamente l'accesso alla propria user base come canale distributivo.

Prodotto in caricamento

Sul fronte hardware, Spiegel ha confermato il lancio previsto nel 2026 di una nuova generazione degli occhiali AR Spectacles, anticipando una struttura più leggera rispetto all'attuale modello sviluppatore. La notizia più significativa riguarda però la ristrutturazione organizzativa: Specs verrà collocato in una subsidiary indipendente al 100%, una mossa che lascia aperte le porte a joint venture o partnership con produttori hardware esterni. Questa scelta ricorda la strategia adottata da Google con Waymo per la guida autonoma, separando progetti ad alto rischio e lungo termine dal core business per attrarre investimenti specifici e potenziali collaborazioni con OEM. Nel contesto della realtà aumentata, dove aziende come Meta e Apple hanno già lanciato o annunciato dispositivi proprietari, Snap potrebbe cercare alleanze con player asiatici specializzati in ottica e componenti miniaturizzati per competere sul piano produttivo.

L'integrazione europea di questi servizi AI solleverà inevitabilmente questioni legate al Digital Services Act e al GDPR, particolarmente per quanto riguarda la tracciabilità delle fonti utilizzate da Perplexity e la gestione dei dati degli utenti minori, demografica predominante su Snapchat. Snap dovrà garantire che le risposte generate rispettino le normative sulla trasparenza algoritmica e sulla protezione dei minori online, elementi che potrebbero influenzare tempi e modalità del rollout nei mercati europei rispetto agli Stati Uniti.

Fonte dell'articolo: www.engadget.com

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