Una nuova foto di Hubble rivela una “mostruosità” cosmica

Una nuova immagine di Hubble mostra la galassia a spirale barrata M91 che si trova a circa 55 milioni di anni luce dalla Terra e che racchiude al suo interno un gigantesco buco nero supermassiccio.

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a cura di Alessandro Crea

La galassia a spirale M91 riempie l'inquadratura di questa osservazione della Wide Field Camera 3 dal telescopio spaziale Hubble della NASA / ESA. M91 si trova a circa 55 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione della Chioma di Berenice e, come è evidente in questa immagine, è una galassia a spirale barrata. Mentre la barra prominente di M91 crea una spettacolare immagine galattica, nasconde anche una mostruosità astronomica. Come la nostra galassia, M91 contiene un buco nero supermassiccio al suo centro. Uno studio del 2009, che utilizza i dati di Hubble d'archivio, ha rilevato che questo buco nero centrale pesa tra 9,6 e 38 milioni di volte il Sole.

Mentre i dati di Hubble d'archivio hanno permesso agli astronomi di calcolare il peso del buco nero centrale di M91, osservazioni più recenti hanno avuto altri scopi scientifici. Questa osservazione fa parte di uno sforzo per costruire un tesoro di dati astronomici che esplora le connessioni tra le giovani stelle e le nubi di gas freddo in cui si formano. Per fare questo, gli astronomi hanno usato Hubble per ottenere osservazioni ultraviolette e visibili di galassie già viste a lunghezze d'onda radio dall'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA).

Osservare le immagini di Hubble è una risorsa molto apprezzata e molto ricercata dagli astronomi. Per ottenere dati dal telescopio, gli astronomi devono prima scrivere una proposta che descriva in dettaglio ciò che vogliono osservare ed evidenzi l'importanza scientifica delle loro osservazioni. Queste proposte vengono poi rese anonime e giudicate in base al loro merito scientifico da una varietà di esperti astronomici. Questo processo è incredibilmente competitivo: l'ultima scrematura ha visto solo il 13% circa di proposte accettate per l’accesso ai dati Hubble.