Acer minaccia Microsoft: ci pensi due volte a farsi Surface

Il presidente di Acer non ha mandato giù l'idea di Microsoft di prodursi da sola i tablet Surface e minaccia il fornitore software tramite le pagine del Financial Times: che ci pensi due volte, perché ci sarà un enorme impatto negativo.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

Acer torna ad attaccare Microsoft per la scelta di produrre e vendere in autonomia i tablet Surface. "Microsoft sta cercando di copiare la strategia di Apple, ma non avrà successo" aveva sentenziato Oliver Ahrens, presidente di Acer per Europa, Medio Oriente e Africa.

Ieri gli ha fatto eco il presidente in persona, JT Wang: "gli abbiamo detto di pensarci bene", ha dichiarato in un'intervista con il Financial Times, "si creerà un enorme impatto negativo per l'ecosistema e altre marche potrebbero avere una reazione negativa". Poi Wang ha ribadito quanto aveva già spiegato Ahrens: "Microsoft non è brava a produrre hardware, meglio che ci pensi due volte".

Acer a Microsoft: pensateci due volte prima di produrre Surface

Una minaccia in piena regola, o comunque un ammonimento minaccioso quello che sottolinea una spaccatura sempre più accentuata fra Acer e Microsoft, che hanno vissuto in simbiosi negli ultimi due decenni. Il rapporto idilliaco che ha portato al successo e all'affermazione internazionale il più grande produttore software e l'ex numero due della classifica dei produttori mondiali di computer potrebbe avere perso il suo equilibrio.

Si potrebbe interpretare come un segnale dei tempi che stanno cambiando, sulla scia del successo inaspettato e ingestibile dei tablet. Le vendite dei PC ristagnano e i produttori storici, fra cui non solo Acer, ma anche HP, Dell, Toshiba e via dicendo, vedono i loro guadagni contrarsi di mese in mese.

###old1663###old

Hanno provato ad appoggiarsi a Intel, seguendo ciecamente il progetto ultrabook che per ora non ha avuto successo. Speravano che Windows 8 sarebbe stato la salvezza, perché anche se non riporterà alle glorie desktop e notebook, ha le carte in regola per essere l'arma vincente con cui fabbricare finalmente tablet all'altezza di fare concorrenza a Apple.

Microsoft con Surface ha rovinato tutto: vuole farselo da sola, e vuole metterlo in vendita nello stesso giorno in cui tutti i partner, fra cui Acer, riverseranno nei negozi decine di migliaia di tablet nel tentativo di salvarsi con un colpo di coda a fine anno.

Un bel problema, che Acer affronta con un attacco aperto che in realtà è un modo per sfogare la rabbia. La verità è che non ha alternative, perché non può permettersi di scaricare Microsoft e Windows. Si capisce dalla domanda retorica di Campbell Kan, presidente di Acer per le operazioni globali: "se Microsoft diventa un produttore hardware cosa dovremmo fare? Dovremmo continuare a fare affidamento su Microsoft, o trovare un'alternativa?".

Il guaio è che l'alternativa non c'è, a meno che Acer non intenda mettere in atto una rivoluzione epocale e mettersi a vendere solo computer senza sistema operativo o con una distro Linux. A pensarci bene è un'idea che piacerebbe a molti, ma francamente ci pare poco praticabile nell'economia di un'azienda come Acer.