Android 4.3: ecco le novità del sistema operativo di Google

Android 4.3 è stato presentato insieme al Nexus 7 di nuova generazione. Ecco le principali novità di questa release interlocutoria.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Android 4.3 Jelly Bean, presentato nelle scorse ore insieme al nuovo tablet Nexus 7, non rivoluziona il sistema operativo mobile di Google ma completa ulteriormente quanto di buono introdotto nelle versioni 4.1 e 4.2. Chi ha uno smartphone Galaxy Nexus o Nexus 4, ma anche un tablet Nexus 10 o Nexus 7 di prima generazione può già installare l'update, mentre tutti gli altri dovranno attendere notizie dei singoli produttori.

Google ha lavorato su molteplici fronti per migliorare l'esperienza, a partire dalle prestazioni. Android 4.3 supporta le librerie OpenGL ES 3.0 per consentire agli sviluppatori di realizzare titoli sempre più convincenti sotto il profilo grafico. Non è un caso che il futuro SoC di Nvidia, Logan, supporti tali librerie (Nvidia Logan, il prossimo chip Tegra con la GPU DirectX 11).

Sono tante però le piccole novità nel sistema operativo che secondo la casa di Mountain View migliorano la reattività nella rilevazione degli input sul touchscreen, ma anche la fluidità, l'uso dei core all'interno dei system on chip e l'uso efficace dei sensori. Google ha lavorato anche sulla sicurezza, e citiamo tra gli altri il Security-Enhanced Linux (SELinux), che introduce una serie di policy in grado di respingere alcuni attacchi comuni.

Gli sviluppatori statunitensi hanno integrato anche il supporto al Bluetooth Smart Ready / LE (low energy) per permettere un collegamento più efficace e a basso consumo con dispositivi esterni, come i sensori per monitorare un'attività fisica. Non manca nemmeno il Bluetooth AVRCP 1.3, un protocollo tramite cui un tablet/telefono può ad esempio inviare i metadati di una canzone in riproduzione a stereo e altri dispositivi compatibili, per visualizzarli su appositi display.

Android 4.3 vanta anche la funzione profili riservati, che va a migliorare ulteriormente quello che è la multiutenza, consentendo a tanti utenti di usare un singolo tablet accedendo a un profilo personalizzato, con impostazioni, widget, dati e quant'altro "unici". Il profilo amministratore consentirà inoltre di bloccare l'installazione di alcune applicazioni su un determinato profilo. Insomma, se siete genitori e volete bloccare Google Play Store per evitare che il vostro piccolo faccia incauti acquisti inavvertitamente, potete farlo.

Google ha anche cambiato il modo in cui Android gestisce le notifiche. Ora è possibile vedere una cronologia delle stesse e permettere ad applicazioni di terze parti di accedere a tali notifiche, così da favorire la sincronia su più dispositivi. Passi avanti anche sul fronte della protezione dei contenuti, con nuove API DRM per consentire la codifica hardware di flussi streaming: Sky, Netflix e altri ringraziano. Segnaliamo infine - ma sicuramente emergeranno tanti altri particolari dalle prove dirette - una nuova modalità Wi-Fi per favorire la geolocalizzazione con un minor dispendio di risorse energetiche (anche con Wi-Fi spento!) e l'arrivo di due app: Google Play Games e Textbook.

La prima trasporta in un'applicazione dedicata quanto già anticipato dalla casa di Mountain View durante la Google I/O. Si tratta infatti di un hub per i giochi dove vedere punteggi, profili e obiettivi raggiunti. Textbook è invece un'applicazione pensata per spingere gli ebook in ambito scolastico e tra gli studenti, consentendo a chiunque di acquistare o noleggiare un libro direttamente dal tablet. Al momento questa applicazione è rivolta al mercato statunitense, ma come ogni servizio di Google sbarcherà prima o poi anche nel nostro paese.