Apple ha il brevetto definitivo per annientare la concorrenza

L'ufficio brevetti statunitense ha riconosciuto a Apple un brevetto di importanza cruciale sull'uso e la visualizzazione dei contenuti sugli smartphone con interfaccia multitouch. Potrebbe essere usato come arma micidiale per eliminare tutti i concorrenti o quasi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Ieri Apple ha ottenuto dallo US Patent and Trademark Office il riconoscimento di un brevetto che può mettere in discussione la legalità della stragrande maggioranza degli smartphone in circolazione. Phandroid l'ha definito "la madre di tutti i brevetti software per smartphone", e sembra non avere esagerato.

Ne resterà uno solo

Il brevetto numero 8.223.134
 descrive un "dispositivo elettronico portatile con cui si interagisce tramite un’interfaccia utente grafica touch e multitouch". Se la dicitura sembra generica e poco minacciosa bisogna andarsi a leggere i contenuti per capire che non è esattamente così. La nuova proprietà intellettuale di Apple copre i moduli d'interfaccia utente che riguardano la modalità con cui si visualizzano e si scorrono "documenti, e-mail, rubrica telefonica, foto, video, calendario, browser, widget, risultati delle ricerche, note e mappe, usate sui dispositivi con interfaccia multi-touch". Copre anche le azioni multi-touch presenti sugli iPhone, la tastiera virtuale e molte altre caratteristiche.

Alcune immagini allegate al brevetto Apple

In sostanza Apple ha brevettato tutte le azioni multitouch da svolgere per fare uso di tutte le funzioni di iOS, sviluppate nel corso degli anni perché "i dispositivi elettronici portatili erano diventati sempre più compatti, e il numero di funzioni svolte da un determinato dispositivo erano in aumento, quindi progettare un'interfaccia utente che consentisse agli utenti di interagire facilmente con un dispositivo multifunzione era una sfida molto difficile da vincere" come si legge nella documentazione di richiesta del brevetto. "L'interfaccia utente è la porta attraverso cui gli utenti fruiscono dei contenuti e ottengono risposte alle loro azioni".

L'Ufficio brevetti degli Stati Uniti ha in sostanza "celebrato il fatto che Apple ha reinventato lo smartphone", come ha scritto PatentlyApple. In effetti quanto certificato dal brevetto è relativo ad iOS, e segna la distinzione fra l'era pre iPhone (annunciato nel 2007), quando gli smartphone sfruttavano i tasti fisici per richiamare i menu, e l'era moderna, con gli schermi touch sui quali fare direttamente le selezioni.

Sempre il brevetto Apple

La preoccupazione è che Apple abbia arruolato nel suo arsenale un'arma micidiale per inaugurare una nuova campagna di denunce contro i concorrenti. Non vogliamo arrivare a pensare che solo gli iTelefonini possano avere l'interfaccia touchscreen, ma guardando le immagini che accompagnano il brevetto si riconoscono schermate comuni a quasi tutti i telefoni evoluti in circolazione.

Del resto alla conferenza D10 di qualche settimana fa Tim Cook aveva dichiarato che "è importante ricordare che Apple non è lo sviluppatore per tutto il mondo. Non è possibile investire energie e cura nella progettazione delle soluzioni, per lasciare poi che qualcun altro ci metta sopra il suo nome".

Il nuovo brevetto sembra il candidato ideale per lasciare da parte le cause sul design sulle quali Apple ha maggiormente puntato l'attenzione finora per passare a qualcosa di più concreto e potenzialmente più pericoloso. Del resto il design è un argomento che ha stufato, ma soprattutto non è più efficace. A dimostrazione, lo stesso giudice inglese che la scorsa settimana aveva detto che i Galaxy Tab non sono fighi come l'iPad ieri ha ordinato ad Apple di pubblicare un avviso sul proprio sito Internet del Regno Unito e sui giornali inglesi per informare il pubblico che Samsung non ha copiato il design dell'iPad: una prostrazione pubblica in piena regola.

Intanto, dietro obbligo di un giudice della corte distrettuale della California, lo scorso 16 luglio si sono incontrati Tim Cook e i dirigenti di Samsung Choi Gee-sung e Shin Jong-kyun con il mandato di discutere una soluzione amichevole per mettere fine alla guerra dei brevetti. Il risultato è stata un'altra fumata nera: chissà se Cook gli abbia anticipato i contenuti del brevetto 8.223.134.