Il mercato automobilistico cinese sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con BYD che ha innescato un'ondata di ribassi senza precedenti nel settore dei veicoli elettrici. La principale casa automobilistica cinese ha annunciato sconti fino al 34% su ben 22 modelli tra elettrici e ibridi plug-in (avranno bisogno di molte wallbox), una mossa che ha immediatamente scosso i mercati finanziari e messo in allarme l'intero comparto. Il titolo BYD ha subito un crollo fino all'8,3% alla borsa di Hong Kong, trascinando con sé anche altri produttori come Li Auto, Great Wall Motor e Geely, tutti in calo di oltre il 5%.
La strategia aggressiva di BYD arriva in un momento particolarmente delicato per il mercato cinese dei veicoli elettrici. Sebbene le vendite complessive continuino a registrare nuovi massimi annuali, il tasso di crescita sta rallentando sensibilmente. L'economia cinese, già in difficoltà, ha ulteriormente depresso la domanda dei consumatori, costringendo i produttori a rivedere drasticamente i propri listini per stimolare gli acquisti.
Nonostante i tagli di prezzo già attuati da numerose case automobilistiche, le scorte presso i concessionari hanno raggiunto livelli preoccupanti: 3,5 milioni di veicoli, equivalenti a 57 giorni di inventario, il dato più alto da dicembre 2023 secondo la China Passenger Car Association.
Tra i tagli più significativi operati da BYD spicca quello della Seagull, l'utilitaria che già rappresentava il modello più economico dell'azienda. Con una riduzione del 20%, il suo prezzo è sceso a soli 55.800 yuan (circa 7.780 dollari), rafforzando ulteriormente la sua posizione come veicolo elettrico sotto la soglia psicologica dei 10.000 dollari. Ancora più drastico il ribasso della berlina ibrida Seal a doppio motore, che ha visto il proprio prezzo ridursi del 34%, con un taglio di ben 53.000 yuan che ha portato il costo finale a 102.800 yuan.
Negli ultimi mesi, BYD ha cercato di smaltire le giacenze di modelli più datati, compresi quelli privi dei nuovi sistemi di assistenza alla guida che l'azienda aveva annunciato a febbraio di voler includere gratuitamente nei propri veicoli. Questa transizione non è stata priva di difficoltà, aggravando ulteriormente la situazione già critica dei concessionari.
Gli analisti di Morgan Stanley, tra cui Tim Hsiao, hanno evidenziato in una nota che "sebbene alcuni di questi sconti fossero già in vigore da aprile, l'annuncio ufficiale invia un forte segnale di quanto sia difficile la situazione del mercato finale". L'impatto dei tagli di BYD si sta già propagando a catena nel settore, costringendo i concorrenti a seguirne l'esempio per rimanere competitivi.
Secondo gli esperti di Citi Research, diverse case automobilistiche hanno già risposto alla sfida: Chongqing Changan Automobile ha annunciato uno sconto di 25.000 yuan per il suo modello Deepal S07, mentre Zhejiang Leapmotor Technologies ha rivisto i prezzi dei suoi SUV C16 e C11. Gli stessi analisti stimano che, dopo gli sconti del fine settimana, il traffico presso i concessionari BYD potrebbe essere aumentato tra il 30% e il 40% rispetto alla settimana precedente.
BYD: una strategia vincente nonostante le turbolenze
Se questo incremento di visitatori si tradurrà in vendite effettive, i volumi di BYD per maggio potrebbero continuare la loro traiettoria ascendente. Il gruppo con sede a Shenzhen ha registrato in aprile il miglior mese di vendite del 2025 finora, un ulteriore segnale che, nonostante le difficoltà generali del settore, l'azienda è sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo annuale di 5,5 milioni di consegne.
BYD sta guadagnando terreno anche a livello internazionale. Per la prima volta, ha venduto più veicoli elettrici di Tesla in Europa lo scorso mese, superando il marchio americano che ha dominato a lungo il segmento europeo dei veicoli elettrici. Questo successo globale rappresenta un'importante pietra miliare nella strategia di espansione dell'azienda.
Un vantaggio competitivo fondamentale di BYD risiede nella sua catena di approvvigionamento verticalmente integrata: l'azienda produce autonomamente le proprie batterie e gran parte dei semiconduttori necessari. Questa struttura, unita alla scala della produzione domestica che contribuisce a ridurre i costi, rende l'impatto della guerra dei prezzi sul bilancio di BYD meno significativo rispetto ad altri produttori.
I risultati finanziari confermano questa resilienza: il margine lordo di BYD per il trimestre concluso il 31 marzo si è attestato intorno al 20%, rispetto al 16% circa di Tesla. Ancora più significativo, l'utile netto di BYD nel primo trimestre è balzato a 9,15 miliardi di yuan, superando Tesla in un altro parametro chiave e dimostrando come l'azienda cinese stia effettivamente ridefinendo gli equilibri del mercato globale dei veicoli elettrici.
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