Apple in ritirata contro Motorola: Google fa paura

Apple ha chiesto l'archiviazione della causa contro Motorola. Secondo gli avvocati l'azienda non avrebbe più i titoli legali necessari per difendere le sue proprietà intellettuali o accampare diritti su di esse, in seguito all'acquisizione da parte di Google. Apple però sembra temere lo scontro diretto con Mountain View, tanto da sostenere che nemmeno Google possa agire in questo momento in vece di titolare dei brevetti Motorola.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La vicenda giudiziaria fra Apple e Motorola è arrivata a un vicolo cieco: in seguito all'acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google, sembra che i diritti di Motorola sui suoi brevetti siano passati di mano, pertanto la causa intentata da Apple per violazione di proprietà intellettuali non avrebbe più fondamento.

A sostenere questa tesi sarebbero stati proprio gli avvocati dell'azienda di Cupertino, che secondo quanto riportato da Florian Mueller avrebbero presentato lo scorso venerdì una mozione per l'annullamento del procedimento. 

Apple lascia cadere le accuse contro Motorola: non ha titoli legali per difendere i suoi brevetti

La posizione di Apple si legge chiaramente nel documento che l'azienda ha presentato al giudice: "Motorola ha ceduto il controllo dei diritti più elementari relativi ai suoi brevetti, pertanto senza un consenso di Google non può agire in giudizio per violazione dei suoi brevetti, procedere con le vertenze in corso (compreso questo caso), concedere in licenza le sue proprietà intellettuali salvo in circostanze limitate relative alla vendita di prodotti di Motorola, cedere i propri diritti sui suoi brevetti, e / o sottoscrivere accordi extragiudiziari con chi ha presumibilmente violato i suoi brevetti".

In sostanza, anche se l'acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google sarà perfezionata fra la fine del 2011 e l'inizio del 2012 in attesa dell'approvazione dell'antitrust (quindi al momento tecnicamente è solo una proposta d'intesa), secondo Apple la proprietà legale dei 17mila brevetti sarebbe già stata ceduta all'azienda di Mountain View, quindi non sarebbe legalmente possibile proseguire con la causa. 

Apple aveva denunciato Motorola per la somiglianza sospetta fra il Droid e l'iPhone - Clicca per ingrandire

Un tesi fantasiosa, non c'è che dire, che sembra lasciare aperte le porte a uno sviluppo in grande stile: visto che sarebbe necessario il consenso di Google a procedere, l'azienda di Mountain View potrebbe dare il suo assenso.

Apple tuttavia sembra volersi tutelare dallo spauracchio di uno scontro diretto con Mountain View, dato che, sempre stando ai documenti dei suoi avvocati, nella situazione attuale anche Google non avrebbe titolo per fare rivendicazioni sui brevetti in questione, perché avrebbe "solo il diritto di veto verso le azioni intraprese da Motorola riguardo ai brevetti".

Insomma, secondo Apple un accordo d'intesa come quello intercorso fra Motorola e Google basterebbe per invalidare i diritti di entrambe le aziende in materia di brevetti, e bloccare qualsiasi azione legale a essi relativa fino a quando l'acquisizione non sarà stata completata.

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Ricordiamo che le cause pendenti fra Apple e Motorola sono più d'una: Motorola ha denunciato Apple  per la violazione di un totale di 18 brevetti, che sarebbero stati infranti da iPhone, iPad, iPod Touch e da alcuni computer Macintosh. L'azienda di Cupertino ha risposto controdenunciando MMI nel Wisconsin per le somiglianze fra gli smartphone Droid e l'iPhone e per la violazione di sei brevetti riguardanti la tecnologia multi-touch e l'interfaccia

Se Apple dovesse ottenere l'annullamento del processo, per conseguenza logica dovrebbero essere archiviati anche gli altri in corso con Motorola, quindi l'azienda di Cupertino non dovrebbe prendersi il disturbo di difendersi da alcuna accusa.

Un vantaggio impagabile, che potrebbe far pensare a una strategia studiata a tavolino, più che a un reale impedimento legale a procedere. La tesi di Apple fonda sul presupposto che se la causa dovesse andare avanti Google o qualsiasi concorrente di Apple potrebbero chiedere un annullamento per difetto procedurale. Che Apple non sia così sicura di vincere?