Blocco per Samsung negli USA, Obama salverà anche lei?

L'ITC ha disposto il divieto di vendita negli Stati Uniti di due smartphone Samsung. Si attende la posizione di Obama.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Altri due prodotti Samsung finiscono nelle maglie dell'International Trade Commission e rischiano di essere esclusi dal mercato statunitense. Transform SPH-M920 e Continuum SCH-1400 secondo la Commissione hanno violato alcuni brevetti di Apple, in particolare il numero 7.479.949 relativo alla tecnologia di scorrimento dei contenuti, e il 7.912.501 inerente alle prese jack per l'audio e il microfono. 

Si tratta di prodotti minori, non certo dei Galaxy su cui effettivamente Samsung conta per continuare a dominare il mercato degli smartphone. La causa a dire il vero coinvolgeva anche i Galaxy S II e il Galaxy Tab 7.0, ma sono stati riconosciuti estranei alle accuse. Insomma, anche se la decisione dell'ITC dovesse prendere corso non sarebbe un grave problema per Samsung.

Samsung Transform SPH-M920

Il punto è che la sentenza arriva a pochi giorni dalla mossa a sorpresa del Presidente Obama, che ha annullato un verdetto analogo ai danni di Apple per scongiurare effetti negativi "sulle condizioni di concorrenza negli Stati Uniti e sui consumatori".

Anche in questo caso, come in tutte le circostanze in cui viene votato un provvedimento analogo, il Presidente ha 60 giorni di tempo per decidere se avallare il divieto o se porvi il veto. Visto il precedente, la decisione di Obama più che un'ancora di salvataggio è a questo punto una questione di equità: difenderà anche la contendente di Apple, o resterà schierato dalla parte del produttore a stelle e strisce?

Samsung Continuum SCH-1400

Se optasse per la prima opzione darebbe un chiaro segnale a tutte le aziende coinvolte nella guerra dei brevetti: è ora di finirla. Se nicchiasse, invece, la sua amministrazione potrebbe essere tacciata di favoritismo verso le aziende locali, come temono diverse associazioni statunitensi. E Apple forte di questa decisione potrebbe depositare un'altra montagna di denunce. È il caso di pensarci bene.