L'evoluzione del design nelle applicazioni Google sta per subire una nuova accelerazione con l'introduzione di Material 3 Expressive, che ridisegna completamente l'esperienza utente su diversi fronti. Mentre l'attenzione del mondo tech si concentra sul debutto imminente della serie Pixel 10, previsto per i prossimi giorni, Mountain View sta silenziosamente rivoluzionando l'interfaccia di alcune delle sue app più utilizzate. Il nuovo linguaggio visivo non si limita a semplici ritocchi estetici, ma ripensa profondamente il modo in cui gli utenti interagiscono con i propri contenuti digitali.
La rivoluzione nascosta nel codice
Gli sviluppatori più curiosi hanno scovato importanti novità analizzando il codice della versione 7.41 di Google Foto, dove sono emerse le prime tracce concrete del redesign Material 3 Expressive. Le modifiche non riguardano solo l'aspetto visivo, ma introducono funzionalità che promettono di semplificare operazioni attualmente macchinose per milioni di utenti in tutto il mondo.
Una delle innovazioni più interessanti riguarda il sistema di riconoscimento dei volti, che abbandona la tradizionale forma circolare per abbracciare una maggiore varietà di forme geometriche. Questo face picker ripensato permetterà agli utenti di personalizzare il contenitore che racchiude la propria immagine del profilo, offrendo opzioni creative che vanno oltre il classico cerchio a cui siamo abituati.
Addio alle procedure complicate
Attualmente, modificare il proprio nome in Google Photos rappresenta un'operazione tutt'altro che intuitiva: bisogna navigare nella sezione "Persone e animali domestici", individuare la propria foto e inserire il nome per ben due volte. Google non fornisce nemmeno indicazioni chiare su come completare questa procedura, lasciando molti utenti nel buio.
Il nuovo sistema promette di eliminare questa complessità, integrando la modifica del nome direttamente nel processo di selezione della forma del profilo. Un approccio più diretto che riflette la filosofia Material 3 di rendere ogni interazione più fluida e comprensibile.
Filtri intelligenti per una navigazione semplificata
L'aggiornamento introduce anche nuove schede di filtro posizionate nella parte superiore dell'applicazione, pensate per risolvere uno dei problemi più frustranti di Google Photos: la gestione degli album. Questi filtri permetteranno di visualizzare separatamente gli album condivisi da altri utenti e quelli creati personalmente.
Chi ha mai dovuto scorrere lunghe liste di album o ricorrere alla barra di ricerca digitando nomi che spesso sfuggono alla memoria, apprezzerà sicuramente questa semplificazione. La logica è elementare: invece di cercare, basta filtrare secondo criteri predefiniti che corrispondono ai casi d'uso più comuni.
Diffusione graduale e perfezionamenti in corso
Il rollout dell'aggiornamento è già iniziato, anche se Google sembra procedere con la cautela che caratterizza i lanci più importanti. Alcuni elementi, come il face picker Material 3, necessitano evidentemente di ulteriori perfezionamenti prima di essere rilasciati definitivamente al pubblico.
Parallelamente, Chrome per Android sta ricevendo un trattamento simile per quanto riguarda le pagine delle impostazioni, che adottano la stessa filosofia di design rinnovata. Il colosso di Mountain View sta quindi orchestrando un aggiornamento coordinato che interesserà l'intero ecosistema delle sue applicazioni principali, preparando il terreno per un'esperienza utente più coerente e moderna.