Cinque anni di iPhone e lo smartphone non fu più lo stesso

Il 9 gennaio del 2007 Apple presentava l'iPhone. Un prodotto che ha segnato un passo in avanti decisivo nell'evoluzione del settore della telefonia, dando alla Mela un vantaggio che negli anni ha fruttato, ma che grazie all'entrata in campo di grandi concorrenti oggi si è molto assottigliato. In ogni caso una è una data che ha fatto storia.

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a cura di Manolo De Agostini

Era il 9 gennaio 2007, e uno Steve Jobs ancora in buona forma presentava l'iPhone. In principio era solo "iPhone", disponibile esclusivamente negli Stati Uniti e compatibile con la rete EDGE. Poi seguirono tutti gli altri e l'espansione mondiale, fino al modello 4S presentato lo scorso ottobre, il giorno prima della dipartita del cofondatore di Apple.

Cinque anni che hanno fatto storia, non c'è dubbio. Quel 9 gennaio è partito un processo che ha cambiato il modello d'uso dei telefoni, aprendo una nuova dimensione. Apple non ha inventato i telefoni touchscreen, questo è bene ricordarlo, ma ha migliorato l'esperienza complessiva (multi-touch), raggiungendo un livello che tutti gli altri produttori hanno cercato (riuscendoci) di imitare e migliorare.

L'azienda di Cupertino ha coniugato facilità d'uso e flessibilità, ma soprattutto ha dato il via al mondo degli app store e delle applicazioni, che prima di allora erano solamente un concetto abbozzato frutto perlopiù della passione di pochi smanettoni.

E dire che delle app di terze parti Steve Jobs non voleva sentirne proprio parlare, inizialmente. Se oggi gran parte di noi gira con gli smartphone, un po' si deve anche ad Apple. Intendiamoci, non stiamo dicendo che la Mela ha democratizzato lo smartphone (tutt'altro, iPhone si paga, e anche profumatamente), ma ha scatenato un processo di mutamento del mercato e dei gusti dei consumatori.

L'iPhone ha avuto il merito di dare un forte nuovo impulso innovativo al settore. Tutti i produttori e gli sviluppatori di software sono scesi in campo con nuove proposte, portandoci al livello attuale dove non mancano soluzioni di ottima qualità per tutte le tasche, in grado di rendere più semplice ciò che una volta era complicato o addirittura impossibile. Anche l'uso dei telefoni è cambiato: una volta si parlava e si "messaggiava", oggi non solo si continua a farlo, ma sempre di più si naviga, si legge, si twitta e si va su Facebook - ma non solo.

Da quel giorno inoltre sono cambiate tante cose. Se ci avessero detto che Nokia e RIM avrebbero vissuto (e stanno ancora vivendo) momenti di forte difficoltà, o che Google sarebbe entrata nel mercato della telefonia facendo incetta di consensi, ci saremmo messi a ridere o avremmo quantomeno stentato a crederci. Lo stesso si può dire di Apple: chi avrebbe pensato che la Mela avrebbe comandato per lungo tempo il mercato smartphone con un singolo terminale?

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Perciò si può dire che in quel 9 gennaio è iniziato qualcosa, un'evoluzione tecnologica in cui tutt'ora iPhone e iOS giocano un ruolo importante, e possiamo dire non da soli. I terminali Android sono concorrenti più che agguerriti, per molti addirittura superiori alla soluzione di Apple. Una sfida che appassiona, divide e che speriamo possa veder partecipare anche altre aziende, fra tutte Microsoft con le proposte Windows Phone (sulla buona strada quanto a qualità, ma ancora lontane per quote di mercato).

Insomma, l'iPhone si merita un grande augurio di buon anniversario, ma se nel 2007 Apple si è presentata nel settore con un grande vantaggio tecnologico sulla concorrenza, oggi non è più così. Le proposte di Cupertino sono competitive, ma la differenza con le altre aziende si è assottigliata o per alcuni aspetti azzerata. Nei prossimi cinque anni lo "status symbol" dovrà sapersi rinnovare e migliorare, per non finire schiacciato da una concorrenza che non accenna a fermarsi e che, nel trio Samsung, HTC e Google, sembra intenzionata a fare terra bruciata intorno a sé.