Coronavirus, app di tracciamento utili anche se installate da pochi

Secondo uno studio condotto dall'Università di Oxford assieme a Google, è sufficiente che le app di contact tracing, come la tanto discussa Immuni, vengano adottate dal 15% dei cittadini per avere efficacia.

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a cura di Lucia Massaro

Secondo uno studio condotto dall’Università di Oxford con la collaborazione di Google, i sistemi di tracciamento dei contatti da Covid-19 giocano un ruolo importante per il contenimento della diffusione del virus anche se utilizzati da una percentuale bassa di persone. È sufficiente che le app di contact tracing, come la tanto discussa Immuni, vengano adottate dal 15% dei cittadini per avere efficacia.

Lo studio ha preso in considerazione lo stato dell’epidemia nello Stato di Washington e ha analizzato il potenziale contributo delle notifiche di esposizione al virus per la riduzione dei contagi, delle morti e della quarantena nelle contee di King, Pierce e Snohomish. Inutile dire che quante più persone abilitano il sistema di tracciamento dei contatti, tanto più questi sistemi diventano utili per controllare l’epidemia.

Come specificano i ricercatori, i sistemi di tracciamento digitale da soli non bastano. Questi devono essere combinati con un sistema di contact tracing manuale ben realizzato da parte dei singoli Stati. La sinergia potrebbe portare a una riduzione delle infezioni del 15% e delle morti dell’11%, spiegano. I risultati ottenuti potrebbero essere utilizzati dai responsabili politici per prendere decisioni in merito all’allentamento delle restrizioni.

Con l'obiettivo principale di ridurre il rischio di ulteriori ondate di COVID-19, i risultati includono diversi scenari e dati che consentono ai responsabili politici di prendere in considerazione la riapertura graduale e l'allentamento delle restrizioni COVID-19, consentendo così a quante più persone possibile di tornare a attività più normali pur mantenendo il controllo dell'epidemia” si legge sul sito dell’Università di Oxford. Insomma, dovrebbero aiutare le autorità sanitarie a trovare il giusto equilibrio per continuare a proteggere i cittadini cercando di ridurre al minino l’impatto economico causato dalle varie chiusure.

Covid- 19 infetta gli altri prima che sviluppiamo i sintomi, e alcune persone lo trasmettono solo con sintomi lievi o del tutto assenti. I lockdown e le limitazioni ai viaggi sono dannosi per la società, quindi abbiamo bisogno di sistemi più intelligenti ed efficienti che avvisino solo le persone a rischio e consentano a tutti noi di muoverci liberamente. I sistemi di notifica digitale dell’esposizione che tutelano la privacy sono una parte importante della risposta globale a questa pandemia. Salveranno più vite e ridurranno sempre più le infezioni man mano che le persone acquisiranno fiducia in questi sistemisottolinea David Bonsall, consulente scientifico del Test & Trace Program del governo del Regno Unito e ricercatore senior presso il Nuffield Department of Medicine dell’Università di Oxford.

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