Diritto alla riparazione, Parlamento Europeo vota a favore dei consumatori
Nella giornata di ieri, giovedì 7 aprile, il Parlamento Europeo ha votato le proprie richieste per la proposta della Commissione UE sul diritto alla riparazione, che secondo i deputati dovrebbe coprire l’intero ciclo di vita dei prodotti, oltre a promuovere un utilizzo delle risorse più sostenibile.
Il testo non legislativo è stato approvato con 509 voti favorevoli, 3 contrari e 3 astenuti. Spazio anche alla discussione sull’obsolescenza programmata, una pratica commerciale sleale che potrebbe essere presto vietata dal diritto dell’UE.

Secondo i deputati, una futura legge sul diritto alla riparazione dovrebbe prevedere:
- incentivi ai consumatori per ricorrere alla riparazione piuttosto che alla sostituzione di un prodotto (es. estensione delle garanzie, fornitura di un prodotto sostitutivo per tutta la durata dell’intervento…);
- regole armonizzate sulle informazioni fornite ai consumatori, compresi “punteggi di riparazione”, durata di vita stimata, pezzi di ricambio, servizi di riparazione e disponibilità di aggiornamenti software;
- strumenti di etichettatura intelligente (es. codici QR);
- un meccanismo di responsabilità congiunta tra produttore e venditore in caso di non conformità dei prodotti;
- requisiti di durabilità e riparazione inclusi in una futura direttiva sulla progettazione ecocompatibile.
Il testo completo del comunicato è disponibile a questo link. Per quanto riguarda i dispositivi digitali, si legge, gli aggiornamenti delle applicazioni “dovrebbero essere reversibili e non comportare una diminuzione delle prestazioni”. In aggiunta a ciò, gli aggiornamenti dovrebbero essere resi disponibili per un periodo di tempo minimo e i consumatori dovrebbero essere informati su tale disponibilità al momento dell’acquisto.
Il Parlamento Europeo ha già adottato in passato alcune risoluzioni in materia di riparazioni “sistematiche”, “efficienti” e “allettanti” (convenienti) e annuncia che nei prossimi mesi se ne occuperà ancora più assiduamente.
Stando a un sondaggio Eurobarometro 2020, il 79% dei cittadini dell’Unione ritiene che le procedure per la riparazione dei dispositivi digitali o per la sostituzione di singoli componenti dovrebbero essere semplificate, mentre per il 77% è preferibile riparare i propri dispositivi anziché sostituirli.