Fallimento I'm Watch, naufraga lo smartwatch all'italiana

I'm SpA in liquidità e I'm Watch non più in vendita. Si chiude così l'avventura di una startup italiana che voleva anticipare i tempi.

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a cura di Manolo De Agostini

Realizzavano smartwatch quando Samsung e Apple non erano ancora della partita. E ora sono in liquidazione. È questa la triste storia della startup italiana I'm SpA, che molti conosceranno per I'm Watch, un orologio hi-tech basato su Android. Fondata da Manuel Zanella e Massimiliano Bertolini, con l'apporto finanziario di Ennio Doris, patron Banca Mediolanum, l'azienda non ha trovato il successo sperato. A darne notizia il Corriere della Sera, il primo a pescare una notizia che sul sito dell'azienda capeggiava da metà settembre.

"I'm SpA comunica oggi la decisione di interrompere le vendite di I'm Watch a partire dal 1° ottobre prossimo e di sospendere il progetto i'm Tracer, uscendo così dal business della Wearable Technology". Il Corriere riporta anche qualche numero interessante. "Nel giugno 2012, pochi giorni dopo il lancio, le prenotazioni raccolte online sul prezzo base di 350 euro furono 10 mila. Ma c'erano anche versioni in metallo prezioso da 13 mila euro acquistate, in diverse unità, da una ricercata clientela araba e russa", scrive il quotidiano.

"A una settimana dall'inizio della distribuzione, due anni fa, I'm SpA vantava ordinativi da 102 Paesi del mondo, proiettava in 50 mila i pezzi distribuiti entro la fine dell'anno che sarebbero quadruplicati, sottostimandoli, nei dodici mesi successivi. Il fatturato 2012, cioè operando soltanto sei mesi, avrebbe dovuto raggiungere i 12 milioni e, ovviamente, decollare da lì in poi. Il bilancio 2013, invece, è tristissimo. Le vendite hanno toccato i 4,2 milioni con perdite appena al di sotto dei quattro milioni", aggiunge il CorSera.

I creatori di I'm Watch

Numeri che nonostante l'appoggio di un pezzo da novanta come Ennio Doris hanno portato all'infausto epilogo. "L'azienda ha preso questa decisione per via dell'accesa concorrenza che si è creata sul mercato degli smartwatch con la presenza di grandi aziende multinazionali che possono contare su una straordinaria potenza finanziaria e tecnologica", si legge nel comunicato. "Uno scenario competitivo che di fatto ha confermato una volta di più come il "first mover" di un settore difficilmente riesca poi a conquistare il mercato di riferimento".

In poche parole la startup ha preso coscienza di non poter affrontare i colossi del settore, ammettendo di aver forse precorso i tempi senza la necessaria maturità e potenza di fuoco alle spalle - magari una campagna Kickstarter in stile "Pebble" avrebbe aiutato. La nostra esperienza con I'm Watch è stata tutt'altro che positiva, tanto che non siamo nemmeno riusciti a pubblicarne una recensione: al nostro sample si gonfiò la batteria al litio integrata quasi subito e non ci fu modo di testarlo. A ogni modo I'm SpA sottolinea che "i servizi di assistenza e garanzia per gli i'm Watch già venduti saranno naturalmente assicurati, secondo il rispetto delle normative vigenti".