La rivoluzione silenziosa dell'intelligenza artificiale nei nostri smartphone sta per compiere un altro passo significativo. Samsung guarda oltre Google per diversificare le proprie soluzioni AI, con un possibile nuovo accordo che potrebbe ridefinire l'esperienza d'uso dei futuri Galaxy. Al centro di questa strategia c'è Perplexity AI, una startup emergente che sta rapidamente guadagnando terreno come alternativa ai motori di ricerca tradizionali.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il colosso sudcoreano starebbe valutando una partnership strategica con Perplexity per preinstallare i suoi servizi sui prossimi dispositivi Galaxy, a partire potenzialmente dalla serie S26 (potete acquistare l'S25 Ultra su Amazon). L'integrazione non si limiterebbe alla semplice presenza dell'app: la tecnologia di ricerca alimentata dall'intelligenza artificiale di Perplexity potrebbe essere incorporata direttamente nel browser Internet di Samsung e persino in Bixby, l'assistente vocale proprietario che ha faticato a tenere il passo con i concorrenti negli ultimi anni.
Questa mossa rappresenta l'ennesimo segnale di come i produttori di smartphone stiano cercando di differenziare l'esperienza AI sui propri dispositivi, in un mercato sempre più competitivo dove la qualità dell'intelligenza artificiale diventa un fattore decisivo nelle scelte d'acquisto dei consumatori. Samsung, in particolare, sembra determinata a non dipendere esclusivamente dalle soluzioni Google, esplorando alternative che potrebbero garantire un vantaggio competitivo.
L'ascesa di Perplexity nel panorama dell'intelligenza artificiale
Ma cosa distingue realmente Perplexity dagli altri assistenti AI sul mercato? A differenza dei sistemi tradizionali, questa piattaforma non si limita a rispondere a semplici domande. Il suo punto di forza risiede nella capacità di elaborare query di ricerca complesse, rispondere a domande di follow-up, e soprattutto mostrare le fonti utilizzate direttamente all'interno delle risposte – un livello di trasparenza che rappresenta un valore aggiunto significativo.
Disponibile già oggi come applicazione sia per Android che per iOS, Perplexity ha saputo conquistare una nicchia di utenti grazie alla sua accuratezza e all'attenzione dedicata ai dati in tempo reale. La combinazione di questi elementi l'ha resa un'alternativa credibile non solo ai motori di ricerca tradizionali ma anche agli assistenti generativi più affermati.
Se la partnership con Samsung dovesse concretizzarsi, Perplexity potrebbe diventare l'opzione di assistente predefinita sulla serie Galaxy S26. Non è ancora chiaro se questo significherebbe una completa sostituzione di Bixby e Google Assistant o se, più probabilmente, si tratterebbe di una integrazione complementare all'interno dell'ecosistema Samsung.
Questa non sarebbe la prima volta che Samsung esplora alternative alle soluzioni Google. Nel 2023, erano emerse indiscrezioni su una possibile sostituzione di Google con Bing come motore di ricerca predefinito sui dispositivi Galaxy – notizia che avrebbe messo Google in "modalità panico". L'interesse per Perplexity sembra confermare la volontà di Samsung di mantenere aperte diverse opzioni strategiche nel campo dell'intelligenza artificiale.
La strategia di Samsung appare comunque più misurata rispetto ad altri concorrenti. Motorola, ad esempio, ha recentemente lanciato la serie Razr 2025 con ben quattro assistenti AI preinstallati: Google Gemini, Microsoft Copilot, Moto AI (sviluppato internamente) e, appunto, Perplexity. Una sovrabbondanza che rischia di creare confusione negli utenti, tanto che la stessa Motorola ha dovuto introdurre una funzionalità chiamata "Next Move" per aiutare a navigare tra i diversi assistenti.
L'interesse di Samsung verso Perplexity si inserisce in uno scenario più ampio di intensificazione della competizione nel settore dell'intelligenza artificiale mobile. Google, probabilmente anche in risposta alle mosse dei produttori di smartphone, sta accelerando lo sviluppo di nuove funzionalità generative, inclusi risultati di ricerca più intelligenti, immagini generate dall'AI e strumenti interattivi per l'apprendimento e la programmazione.
Se la partnership tra Samsung e Perplexity andrà a buon fine, potremmo assistere a un punto di svolta nel modo in cui l'intelligenza artificiale opera sui dispositivi Galaxy. Un annuncio formale potrebbe arrivare entro la fine dell'anno, aprendo un nuovo capitolo nella competizione tra i giganti della tecnologia per il dominio dell'AI mobile.