Gli operatori fanno il pieno di nano-SIM: arriva l'iPhone 5

In tutta Europa gli operatori mobili stanno effettuando grandi ordini di nano-SIM, il nuovo formato che sarà adottato dall'iPhone 5. Intanto il WSJ ha confermato l'adozione dello schermo LCD in-cell di Sharp Corp e Japan Display.

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a cura di Dario D'Elia

L'iPhone 5 è sempre più vicino, considerando l'incetta di nano-SIM che stanno facendo gli operatori mobili europei. Il Financial Times ha scoperto che in tutto il Vecchio Continente gli ordini delle nuovissime SIM hanno ormai raggiunto livelli a dir poco sospetti.

Esaurito il dibattito sullo standard, l'European Telecommunications Standards Institute (ETSI) alla fine ha deciso per una versione da 2,3 x 8,8 x 0,67 mm - praticamente il 40% più piccola rispetto alle micro-SIM. Il primo smartphone compatibile, com'è risaputo, sarà il nuovo iPhone quindi si presume che dietro a questa corsa vi sia proprio l'esigenza di farsi trovare pronti per le vendite. Da rilevare infatti che l'avvento delle micro-SIM con l'iPhone 4 mise in difficoltà un discreto numero di operatori mobili: insomma, al momento opportuno non si fecero trovare pronti perdendo potenziali clienti.

Nano-SIM in arrivo

La domanda che tutti si pongono adesso è se questa micro-rivoluzione possa essere davvero così importante sotto il punto di vista progettuale. Apple sostiene che ogni millimetro sottratto alle SIM è utile per ottimizzare gli spazi, ma solo quando iFixit potrà smontare l'iPhone 5 potremo davvero averne la conferma.

Al momento, sempre secondo le indiscrezioni e qualche foto rubata, sembra che a fronte di un importante aggiornamento hardware, quale sarà il display (probabile un 3,95 pollici), lo spessore rimarrà invariato. Il Wall Street Journal poche ore fa ha confermato che gli schermi forniti da Sharp Corp e Japan Display contribuiranno a questo risultato grazie all'adozione della tecnologia in-cell, che consente di integrare i sensori touch nell'LCD.

Frontale iPhone 5 - clicca per ingrandire

La mancanza di uno strato aggiuntivo (di solito da 0,5 mm), secondo l'analista Hiroshi Hayase di DisplaySearch, rende il pannello più sottile e la qualità visiva superiore. Sotto il punto di vista industriale invece il vantaggio è che la catena di distribuzione si semplifica e i costi si riducono perché non vi è più bisogno di acquistare il supporto touch da un fornitore e i pannelli LCD da un altro.