Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Sconti & Coupon
Accedi a Xenforo
Immagine di Il 97% dei call center cerca di truffarti, ecco come fa Il 97% dei call center cerca di truffarti, ecco come fa...
Immagine di Apple ha letto i vostri commenti furiosi e fa marcia indietro Apple ha letto i vostri commenti furiosi e fa marcia indietr...

Google Play: app gratuite decimate per volere europeo

Google impedirà che le applicazioni con acquisti in-app siano proposte come gratuite.

Advertisement

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Pubblicato il 21/07/2014 alle 11:45 - Aggiornato il 15/03/2015 alle 01:51

L'Europa è soddisfatta, per ora, di come Google ha risposto alle richieste di rendere più sicuri i rispettivi negozi digitali. La questione riguarda i possibili involontari, e a questo proposito è rilevante il fatto che su Google Play le applicazioni con acquisti in-app non saranno più indicate come gratuite.

Sembra una piccolezza ma è una specie di rivoluzione copernicana, perché sono moltissimi i consumatori che installano con relativa tranquillità convinti che si tratti di un'app gratuita, e poi salta fuori che bisogna comprarsi la valuta interna al gioco, i livelli o chissà che altro - altrimenti niente divertimento.

La situazione a oggi è in effetti piuttosto grave, perché salvo alcune eccezioni con le app e i giochi dedicati ai bambini l'acquisto in-app è praticamente obbligatorio. Si scarica il "giochino" che è gratuito, ma dopo pochi attimi la bambina si trova a dover spendere denaro vero; a questo punto o può farlo da sola o deve chiedere al genitore d'inserire la password.

Senza andare troppo lontani con gli esempi, chi scrive si è trovato più di una volta a dire "ma guarda questi #]!@*# come si approfittano di una bambina di sei anni". Nel caso specifico le app incriminate erano "My Little Pony" di Gameloft (e potevo anche aspettarmelo da loro) e "Esplorando il Corpo Umano" pubblicata da De Agostini, ma la lista potrebbe essere molto molto lunga.  

Ecco perché la Commissione Europea ha chiesto che i giochi indicati come "gratuiti" non siano ingannevoli sui costi secondari, che non invitino direttamente i bambini a comprare oggetti, né li spingano a persuadere i genitori a farlo. L'Europa chiede anche che eventuali acquisti siano possibili solo con l'esplicito consenso del consumatore, e infine che i venditori forniscano ai clienti un indirizzo email a cui rivolgersi in caso di problemi o lamentele.

La nota della Commissione Europea c'informa sul fatto che Google si è impegnata ad apportare cambiamenti entro settembre 2014. In funzione di questa iniziativa le applicazioni che puntano sugli acquisti in-app non saranno più nella categoria "gratuite"; gli sviluppatori avranno a disposizione nuove linee guida su come comunicare con i bambini. Cambiano anche le impostazioni predefinite di Android: a meno che l'utente non le cambi, bisognerà inserire la password ad ogni acquisto in-app.

"Purtroppo Apple non ha proposto alcuna soluzione immediata e concreta", si legge sulla nota della Commissione, in particolare riguardo ai pagamenti in-app. Per come stanno le cose ore, con un iPhone o un iPad è possibile disabilitare del tutto gli acquisti in-app (Impostazioni>Generali>Restrizioni), e nel caso li si lasci attivi viene sempre richiesta la password - ma dopo il primo acquisto se ne può fare un altro senza inserire la password, se lo si fa entro pochi minuti. L'azienda di Cupertino tuttavia ha rivelato a Engadget che iOS 8 porterà miglioramenti in questo ambito.

La Commissione si è rivolta anche ai produttori di videogiochi, ma a quanto pare da questo settore non sono arrivate risposte concrete. La questione è piuttosto accesa anche negli Stati Uniti, dove la FTF (l'ente regolatore Federal Trade Commission) ha già multato Apple per 32 milioni di dollari, e ha inchieste aperte tanto su Google quanto su Amazon.

L'azione della Commissione Europea risulta probabilmente un po' indigesta tanto alle grandi aziende citate quanto ai creatori di videogiochi, ma rappresenta un'enorme vittoria per i consumatori. Sì perché molte della applicazioni in questione non sono affatto gratuite, ma piuttosto usano un trucco per entrare nella categoria e infilarsi a tradimento nei dispositivi dei consumatori.

È una strategia inaccettabile, e fanno bene le autorità europee a volerci mettere un freno. Alcuni produttori di app onesti purtroppo ne faranno le spese, vale a dire quelli che fanno giochi free-to-play che per davvero possono farci divertire senza spendere un centesimo. Prendiamo ad esempio Hearthstone o Piante Contro Zombie 2; peccato, ma Blizzard ed Electronic Arts, ne siamo certi, potranno farsene una ragione.

Follow Valerio Porcu

@ValerioPorcuSegui Tom's Hardware su

Facebook, Twitter, Google+

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione
Advertisement

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram

I più letti di oggi


  • #1
    5 condizionatori portatili da tenere d'occhio in vista del Prime Day
  • #2
    6 smart TV da tenere d'occhio in vista del Prime Day
  • #3
    Galaxy S27 Ultra segnerà la fine di un'era
  • #4
    Una sorprendente mod ha reso una RTX 5090 una GPU da 10.000$
  • #5
    5 settori che devono preoccuparsi per l'impatto dell'AI
  • #6
    Ecco cosa succede quando un gioco floppa dopo milioni investiti
Articolo 1 di 5
Apple ha letto i vostri commenti furiosi e fa marcia indietro
Apple fa marcia indietro su alcuni elementi visivi proposti per la prossima generazione dei suoi sistemi operativi dopo la presentazione al WWDC 2025.
Immagine di Apple ha letto i vostri commenti furiosi e fa marcia indietro
2
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5
Il 97% dei call center cerca di truffarti, ecco come fa
Il 97% delle chiamate commerciali energetiche è ingannevole: quasi la metà degli operatori si finge il fornitore attuale per estorcere firme fraudolente.
Immagine di Il 97% dei call center cerca di truffarti, ecco come fa
12
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5
Bruttissime notizie per chi sta aspettando i Galaxy Z Fold7 e Flip7
I prezzi trapelati dei Galaxy Z Fold 7 e Z Flip 7 in Europa mostrano un aumento significativo rispetto ai modelli dell'anno scorso.
Immagine di Bruttissime notizie per chi sta aspettando i Galaxy Z Fold7 e Flip7
1
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5
Gemini ficcherà il naso in tutti i tuoi affari
Google Gemini si integrerà con Telefono, Messaggi e WhatsApp dal 7 luglio, mantenendo l'assistenza attiva anche con Apps Activity disabilitata.
Immagine di Gemini ficcherà il naso in tutti i tuoi affari
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5
Questo malware ti ruba gli screenshot, il motivo ti stupirà
SparkKitty, nuovo malware mobile, ruba immagini dai dispositivi Android e iOS tramite app fraudolente su Google Play e App Store.
Immagine di Questo malware ti ruba gli screenshot, il motivo ti stupirà
Leggi questo articolo
Advertisement
Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.