Google si prepara a sfidare Apple e Samsung con una nuova funzionalità di monitoraggio della pressione arteriosa per i suoi Pixel Watch, come il più recente Pixel Watch 4. L'azienda di Mountain View ha avviato uno studio clinico chiamato "Fitbit Hypertension Study" che punta a sviluppare un sistema di allerta simile a quello già implementato da Apple, basato sull'analisi passiva dei dati biometrici raccolti dal dispositivo. La scoperta emerge dall'analisi del codice della versione 4.53 dell'app Fitbit, dove sono stati individuati diversi riferimenti a questa ricerca pionieristica.
La corsa tecnologica per il monitoraggio della pressione
Il settore degli smartwatch ha intrapreso diverse strade per integrare il controllo della pressione sanguigna nei dispositivi indossabili. Samsung, con i Galaxy Watch 4 e modelli successivi, ha optato per una misurazione diretta che richiede però una calibrazione mensile con un tradizionale sfigmomanometro a bracciale. HUAWEI ha scelto una via ancora più ambiziosa con il Watch D2, dotato di cinturini gonfiabili che replicano direttamente sul polso la funzione del bracciale per la pressione.
Apple ha invece preferito un approccio più cauto e medicamente responsabile. Apple Watch Series 9 e i modelli più recenti non permettono agli utenti di misurare direttamente la pressione, ma si limitano a generare avvisi quando l'algoritmo rileva possibili rischi di ipertensione nei dati raccolti passivamente nell'arco di 30 giorni.
La strategia di Google: ricerca e algoritmi
L'approccio di Google sembra ricalcare quello di Apple, puntando sulla raccolta passiva di dati piuttosto che sulla misurazione diretta. Lo studio, denominato internamente con il codice "tidal", rientra nel programma Fitbit Labs e mira a identificare i segni dell'ipertensione attraverso l'analisi dei sensori ottici per il battito cardiaco già presenti nei Pixel Watch attuali.
I partecipanti selezionati dovranno inizialmente compilare un questionario della durata di circa cinque minuti. Successivamente, il loro Pixel Watch raccoglierà automaticamente i dati dei sensori durante l'uso normale del dispositivo. Un gruppo ristretto di volontari sarà inoltre invitato a indossare un monitor per la pressione arteriosa per 24 ore consecutive, ricevendo un compenso di 50 dollari per il completamento del test e la restituzione dell'attrezzatura.
Vantaggi e limitazioni tecnologiche
Nei dispositivi privi di sistemi di misurazione a bracciale, la tecnologia si basa sull'analisi di come i vasi sanguigni reagiscono al battito cardiaco attraverso i sensori ottici. Mentre Samsung richiede una configurazione iniziale e calibrazioni regolari per fornire stime della pressione sistolica e diastolica, Apple utilizza algoritmi di machine learning che analizzano 30 giorni di dati in background, notificando gli utenti solo in caso di segni consistenti di ipertensione cronica.
Apple ha sviluppato il proprio sistema di allerta utilizzando dati di addestramento provenienti da studi su oltre 100.000 partecipanti, validando successivamente le performance attraverso una ricerca clinica su più di 2.000 soggetti. Google dovrà ora dimostrare di poter raggiungere standard di affidabilità simili con il proprio approccio algoritmico.
Prospettive future per i Pixel Watch
Non è ancora chiaro se questa funzionalità di notifica dell'ipertensione sarà disponibile per i modelli esistenti di Pixel Watch o se sarà riservata alle future generazioni del dispositivo. Tuttavia, considerando che la raccolta dati si basa sui sensori dell'hardware attuale, esiste una buona probabilità che anche i modelli più datati possano beneficiare di questo aggiornamento software.
L'azienda sottolinea che le informazioni fornite dallo studio sono destinate esclusivamente a scopi di ricerca e informativi, non costituendo consigli medici. Gli utenti dovranno continuare a consultare professionisti sanitari per diagnosi e trattamenti relativi alla pressione arteriosa, utilizzando la tecnologia wearable come strumento complementare di monitoraggio della salute.