Nel vastissimo panorama offerto da Android, ci sono decine di differenti applicazioni native per effettuare pagamenti digitali. Quasi ogni brand, difatti, mette a disposizione la sua versione di un portafoglio digitale, laddove i possessori di iPhone hanno una sola opzione principale con Apple Wallet.
La vera rivoluzione di questi strumenti sta nella capacità di centralizzare documenti (ove possibile) e carte di pagamento in un unico spazio digitale accessibile con un semplice tocco. Non si tratta solo di comodità: dimenticare il portafoglio a casa non rappresenta più un problema insormontabile quando tutti i mezzi di pagamento sono salvati nel telefono.
Tessere fedeltà dei supermercati, carte d'imbarco per i voli, pass per i parchi tematici, certificati medici e, in alcune nazioni, persino i documenti d'identità digitali trovano posto in queste applicazioni, ma fra tutte le versioni disponibili sul mercato Android, quale conviene scegliere?
Innanzitutto bisogna fare una pesante scrematura. In termini di completezza delle funzioni offerte, solo Samsung Wallet e Google Wallet riescono a offrire una serie di funzioni che si possa definire davvero completa. Motivo per il quale, laddove non fosse disponibile la variante offerta da Samsung, la versione nativa di Google risulta la più completa e sicura (seppur per molti non sia comunque la migliore).
Ma se si possiede un device Samsung, quale avrebbe senso scegliere?. Entrambe le soluzioni promettono di trasformare lo smartphone in un sostituto completo del tradizionale portafoglio in pelle, ma presentano anche delle caratteristiche distintive che meritano un'analisi approfondita prima di prendere una decisione.
Due concept differenti
Samsung ha intrapreso una strada molto precisa negli ultimi anni, unificando in un'unica soluzione quella che in precedenza era una doppietta di servizi separati. L'azienda coreana aveva infatti sviluppato Samsung Pay per i pagamenti e Samsung Pass per la gestione delle password, ma ha successivamente deciso di fondere tutto in Samsung Wallet. Questa scelta strategica ha permesso di creare un ecosistema più coeso, dove accanto alle carte di credito e debito trovano spazio anche le chiavi digitali, i portafogli per criptovalute di Coinbase e le informazioni sanitarie.
Dal 2021, i dispositivi Galaxy hanno acquisito, difatti, una capacità particolare che li distingue dalla concorrenza: la compatibilità con portafogli hardware per criptovalute. Questa funzionalità riflette l'attenzione di Samsung verso le tendenze emergenti nel settore finanziario digitale. L'interfaccia dell'applicazione Samsung dedica la schermata principale ai "vantaggi", una sezione dove compaiono offerte speciali e promozioni personalizzate, mentre un menu di accesso rapido facilita il raggiungimento immediato delle carte e dei documenti più utilizzati.
Google ha invece puntato tutto sull'integrazione profonda con il proprio ecosistema di servizi, un aspetto che rappresenta il vero punto di forza di Google Wallet. Quando arriva un biglietto aereo via Gmail o una conferma di prenotazione con un pass digitale, l'applicazione può aggiungerlo automaticamente al portafoglio virtuale senza alcun intervento manuale.
Questa automazione intelligente elimina il rischio di dimenticare documenti importanti e semplifica notevolmente la vita quotidiana degli utenti, ma genera anche un minor controllo su quello che si vuole effettivamente avere all'interno del proprio portafoglio digitale, al netto di non operare manualmente sulle impostazioni.
Entrambe le piattaforme garantiscono una procedura di configurazione rapida e intuitiva. Aggiungere una carta di pagamento richiede semplicemente l'inserimento del numero e del codice di sicurezza, mentre per i documenti d'identità digitali (laddove è già possibile farlo) è necessario scattare una fotografia e completare un processo di verifica dell'identità. Google Wallet offre una comoda funzione chiamata "Tutto il resto" che permette di memorizzare anche tessere della palestra, polizze assicurative e altri elementi difficili da categorizzare.
Due tecnologie differenti
La questione tecnica più rilevante riguarda i sistemi di trasmissione dei pagamenti. Entrambe le applicazioni supportano la tecnologia NFC (Near Field Communication), che consente di pagare semplicemente avvicinando lo smartphone al terminale di pagamento contactless, ormai diffusissimo anche in Italia.
Samsung, però, include nei suoi dispositivi Galaxy anche la tecnologia MST (Magnetic Secure Transmission), che emula il funzionamento delle tradizionali bande magnetiche delle carte. Questa caratteristica permette ai telefoni Samsung di funzionare anche con lettori di carte più datati che non supportano i pagamenti contactless.
L'MST rappresenta un vantaggio esclusivo perché richiede componenti hardware specifici presenti solo nei dispositivi Samsung. Altri smartphone Android, inclusi i Google Pixel, non dispongono di questa tecnologia e si affidano esclusivamente all'NFC. Per chi vive in aree dove i sistemi di pagamento contactless non sono ancora completamente diffusi, questa differenza può risultare determinante nella scelta quotidiana.
La compatibilità dei dispositivi costituisce l'elemento decisivo nella scelta. Google Wallet funziona sulla maggior parte degli smartphone Android moderni, inclusi ovviamente quelli Samsung, ed è supportato anche da dispositivi indossabili come i Samsung Galaxy Watch. Samsung Wallet, invece, rimane un'esclusiva dei possessori di telefoni e tablet della linea Galaxy, sfruttando appieno le peculiarità hardware di questi dispositivi.
Per quanto riguarda la gestione delle password e delle informazioni sensibili, Samsung Wallet integra le funzionalità precedentemente offerte da Samsung Pass, creando un centro unificato per la sicurezza digitale. Google, dal canto suo, mantiene questa funzione separata nell'applicazione Google Password Manager, seguendo una filosofia di specializzazione dei servizi piuttosto che di unificazione totale.
Ma quindi, quale andrebbe utilizato? La risposta alla domanda dipende, quasi, unicamente da due fattori: il dispositivo in proprio possesso e con quanta frequenza cambierete brand. Chi ha uno smartphone Android di marchi diversi da Samsung dovrebbe naturalmente orientarsi su Google Wallet, anche per il fatto che tutti i documenti al suo interno vengono salvati in cloud e risultano disponibili su ogni device compatibile con l'app.
Se, invece, si è possessori di Galaxy (e soprattutto si è decisi a rimanere con i device di Samsung a lungo) Samsung Wallet offre numerose funzioni aggiuntive, in particolare la tecnologia MST per i pagamenti, ma la condivisione dei propri documenti rimane vincolata ai device dell'azienda coreana.
In ogni caso, entrambe le soluzioni garantiscono un'esperienza utente fluida e sicura, rendendo la vita quotidiana più semplice e liberando spazio nelle tasche prima occupato da portafogli ingombranti.