Grammy Awards e statua in bronzo per Jobs, è già beato

È periodo di riconoscimenti per Steve Jobs, a cui è stato assegnato lo Special Merit Grammy Awards 2012 per il contributo alle tecnologie che hanno trasformato il nostro modo di consumare musica. In Ungheria un'azienda di software ha esposto una statua in bronzo che raffigura l'ex numero uno di Apple, in segno di gratitudine.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La Recording Academy ha assegnato a Steve Jobs lo Special Merit Grammy Awards 2012 per avere "contribuito a creare prodotti e tecnologie che hanno trasformato il nostro modo di consumare musica, TV, film e libri". Jobs è stato definito "un visionario creativo" e fra le innovazioni che sono state citate ci sono "l'iPod e il negozio online iTunes", che hanno "rivoluzionato il settore e che hanno cambiato il modo di distribuire e comprare musica".

Steve Jobs

Nel 2002 Apple aveva già ricevuto un premio Grammy per il contributo tecnico di notevole significato nel campo della registrazione. Oggi la Recording Accademy riconosce che "l'azienda continua ad aprire la strada con le nuove tecnologie e prodotti come l'iPhone e iPad".

La cerimonia di assegnazione ufficiale dei Grammy Awards si terrà sabato 11 febbraio, e saranno assegnati premi speciali anche all'arrangiatore e compositore brasiliano Antonio Carlos Jobim, al cantante soul Gil Scott-Heron e all'ingegnere audio Roger Nichols, tutti deceduti.

Gli onori a Steve Jobs in questi giorni prenatalizi si sprecano, e la memoria dell'ex numero uno di Apple è stata omaggiata dal produttore ungherese di software Graphisoft che ha pensato bene di realizzare la prima statua di bronzo che lo raffigura. Opera dello scultore Erno Toth, la statua si trova a Budapest e al momento dell'esposizione molti nostalgici non hanno voluto mancare all'evento.

La statua in bronzo che raffigura Jobs

Il presidente di Graphisoft Gabor Bojar ha dichiarato all'agenzia Reuters che Jobs "era una delle più grandi personalità nella nostra epoca, questo è quello che abbiamo voluto esprimere con questa scultura". Bojar ha spiegato anche che la decisione di far scolpire una statua in memoria di Jobs è un segno di gratitudine verso di lui, perché in passato aveva finanziato l'azienda, aiutandola ad affermarsi nel campo dei software per architettura, trasformando una piccola realtà locale dell'epoca post comunista in un'azienda moderna di portata internazionale.

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Da qui la venerazione per Apple, che "in un certo senso è stata una religione", e per Jobs, che "ha rappresentato una rivoluzione tecnologica che può essere paragonata solo alla scoperta della scrittura". Forse Bojar in queste dichiarazioni si è fatto prendere un po' la mano, quel che è certo è che da oggi la Graphisoft sarà ancora più famosa, e se un giorno volesse farsi un bel gruzzoletto le basterebbe vendere all'asta il monumento.

Intanto un articolo su Fortune riferisce che Walter Isaacson potrebbe rimettere mano alla biografia di Jobs aggiungendo la descrizione degli eventi che hanno circondato la sua morte. Secondo il biografo ufficiale, non sarebbe un problema preparare un altro tomo da 630 pagine. L'attuale biografia è il titolo best seller di Amazon per il 2011.