Honor Band 5 recensione: Mi Band 4 non è più sola!

Recensione Honor Band 5, la smartband del marchio cinese dotata di display AMOLED da 0,95 pollici e sensore del battito cardiaco. In Italia, a 29,99 euro.

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a cura di Lucia Massaro

Il primo appuntamento con Honor Band 5 non è stato dei migliori: sezioni non tradotte, poca reattività e navigazione non intuitiva. Tuttavia, la prima impressione non sempre è quella definitiva. In pochissimi giorni, l’azienda ha rilasciato tre aggiornamenti che ne hanno migliorato la stabilità. Honor Band 5 è un prodotto che senza alcun dubbio intende contrastare l’avanzata di Mi Band 4 di Xiaomi, con la quale condivide gran parte della scheda tecnica. L’indossabile di casa Honor arriva però a un prezzo leggermente inferiore: 29,99 euro (34,99 euro Mi Band 4).

A questa cifra, offre tutto ciò che è lecito aspettarsi da un prodotto simile: display AMOLED a colori, monitoraggio del battito cardiaco, dell’attività fisica e del sonno, impermeabilità fino a 5 ATM e ricezione di notifiche. Sulla carta, Honor Band 5 ha una funzionalità che dovrebbe rappresentare la netta differenza con la sua diretta rivale: il monitoraggio costante del livello di ossigeno nel sangue. Per il momento però, non c’è nessuna traccia di tale funzione che - a quanto pare - arriverà con un aggiornamento che l'azienda dovrebbe lasciare entro fine mese.

Design e indossabilità

Il design di Honor Band 5 è identico a quello della generazione precedente, che però non è venduta ufficialmente in Italia. Tutto è concentrato in un involucro che – come Mi Band 4 – è staccabile dal cinturino che può essere sostituito. Per la sostituzione, sarà necessario però rimuovere i due piccoli ganci che la tengono ferma. Da questo punto di vista, la soluzione di Xiaomi è certamente più comoda. È leggera e non crea particolari problemi, nemmeno durante la notte. Il cinturino è in silicone e nelle giornate un po’ più calde potrebbe creare qualche fastidio.

Il display è un pannello AMOLED da 0,95 pollici con risoluzione 120 x 240 pixel di forma rettangolare. Personalmente, preferisco linee più morbide ma i gusti sono soggettivi. Ho particolarmente apprezzato la luminosità e il contrasto. Il pannello è perfettamente visibile anche all’aperto e questa è una caratteristica importante su schermi di piccole dimensioni.

È possibile regolare il livello di luminosità così come è possibile selezionare l’opzione “Schermo acceso”. Spuntandola, lo schermo si spegnerà dopo 5 minuti invece che dopo 5 secondi. La navigazione all’interno del software viene gestita interamente dal display touchscreen dove è presente anche una specie di pulsante, che funge da tasto Home.

Utilizzare il touchscreen su schermi così piccoli non sempre è facile. È difficile infatti evitare dei tocchi involontari. È proprio il touchscreen uno degli aspetti meno convincenti. Spesso, risulta poco reattivo e non risponde in maniera immediata al comando. È sicuramente un aspetto che potrà essere messo a punto attraverso degli aggiornamenti software, che già hanno migliorato le prestazioni di Honor Band 5. Di contro, funziona anche se le mani e lo schermo sono bagnati.

I quadranti utilizzabili sono davvero tanti: molti già preinstallati, tanti altri scaricabili a partire dall’applicazione Huawei Health.

Funzioni e autonomia

Honor Band 5 si collega allo smartphone tramite connessione Bluetooth 5.0 utilizzando l’applicazione Huawei Health. Le funzioni sono le stesse di Mi Band 4: contapassi, frequenza cardiaca, monitoraggio del sonno, monitoraggio delle attività fisiche, timer, cronometro e trova smartphone. C’è una funzione che manca nella concorrenza.

È possibile scattare foto e registrare video dallo smartphone a distanza utilizzando Honor Band 5. Purtroppo, risulta compatibile solo con i dispositivi Huawei o Honor. Basterà aprire l’applicazione “Fotocamera” sullo smartphone e cliccare sull’icona della fotocamera che comparirà sul display della smartband. Una funzione che potrebbe ritornare utile in alcune occasioni. I due dispositivi dovranno ovviamente essere accoppiati affinché la funzione possa essere sfruttata.

Le attività tracciabili sono: corsa, camminata, ciclismo, ellittica, vogatore e anche il nuoto. Honor Band 5 infatti è impermeabile fino a 5 ATM. È proprio il nuoto l’attività che ho testato durante il mio utilizzo. La smartband riesce abbastanza bene a tener traccia delle vasche fatte, anche se la precisione dei dati non è ai livelli di dispositivi specializzati in questo campo. I dati sono comunque indicativi e soddisfacenti se si vuole tener traccia delle proprie attività fisiche a livello amatoriale.

Nel mio caso, per esempio, ho notato che uno degli esercizi non è stato tracciato. La smartband infatti monitora l’esercizio sulla scorta delle bracciate fatte. Per intenderci, se durante un esercizio le mani restano ferme e vengono utilizzate solo le gambe, quella fase lì non viene tracciata. I dettagli forniti si riferiscono alla durata, alle calorie consumate, allo stile, al numero di bracciate e di vasche fatte e alla velocità mantenuta. I grafici sono comunque di facile interpretazione.

Ottimo il tracciamento del battito cardiaco. È davvero molto preciso. Forse è proprio su questo aspetto che riesce a far meglio di Mi Band 4 dove – in sede di recensione – abbiamo riscontrato qualche difficoltà con la registrazione dei cambiamenti repentini del battito cardiaco, tipici dell’esercizio fisico.

Come già detto, Honor Band 5 può anche mostrare le notifiche ricevute sullo smartphone a cui è accoppiata. Questa funzione è convincente anche se non è possibile interagire con esse in alcun modo. Mancano NFC, GPS e altoparlante/microfono. Purtroppo, la modalità “Non disturbare” è selezionabile solamente a partire dall’app. Navigando all’interno del software, mi sono resa conto che non c’è nessuna possibilità di attivarla direttamente dalla smartband. Una mancanza strana ma che potrebbe essere colmata con qualche aggiornamento futuro.

L’autonomia non brilla. La batteria da 100 mAh – che sulla carta dovrebbe garantire 12 giorni di autonomia – mi ha permesso di stare lontana dalla presa elettrica per una settimana. Non è un brutto risultato soprattutto se confrontato con i classici smartwatch WearOS, ma la concorrenza offre di più (Mi Band 4 supera le due settimane). Certo, molto dipende dall’uso che se ne fa e dalla quantità di notifiche in arrivo, ma non ci troviamo di fronte a un campione d’autonomia.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarla?

Il prezzo di 29,99 euro rende Honor Band 5 perfetta per chi desidera monitorare a livello indicativo la propria attività fisica senza dover spendere grosse cifre. Non è assolutamente da prendere in considerazione per uno sportivo professionista. Ci sono dispositivi pensati appositamente venduti però a cifre superiori. La cifra richiesta è davvero molto contenuta rispetto a ciò che offre e che è lecito aspettarsi da dispositivi del genere.

Honor Band 5 dovrà affrontare l’agguerrita concorrenza di Mi Band 4, già campione di vendite. Le differenze tra le due sono piccole ma che potrebbero fare la differenza in sede d’acquisto. I suoi punti di forza sono senza dubbio la perfetta leggibilità del display all’aperto, un accurato monitoraggio del battito cardiaco e il prezzo di vendita leggermente inferiore. Sono convinta che gli aggiornamenti futuri possano migliorare di molto l’esperienza utente. Tuttavia, Honor è partita agguerritissima e con il piede giusto nel mercato wearable europeo. Xiaomi è avvisata.