Huawei Kirin: ufficiale, il percorso insieme finisce qui

Huawei conferma che la lineup Mate 40 sarà l'ultima ad utilizzare SoC Kirin. Si aprono scenari nuovi per la società e serve una soluzione prima di subito.

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a cura di Nikolas Pitzolu

Huawei ha confermato che i suoi prossimi smartphone non saranno più dotati del SoC Kirin, sviluppato in casa dalla stessa società e prodotto da TSMC.

La famiglia Mate 40 sarà l'ultima che lo equipaggerà - il Kirin 1020 - dopodiché, come già ampiamente spiegato, finirà la collaborazione tra l'azienda e TSMC per ordine del Governo Trump.

Proprio oggi il CEO del settore business ha confermato che la produzione dei SoC Kirin sarà interrotta da metà settembre e che ora si dovrà ripartire da capo per riordinare le idee. Oltre a questo, il massimo dirigente fa mea culpa ritenendo che tutto ciò è stata una vera e propria sconfitta. Il tempo per diversificare la produzione dei SoC su più fonderie c'era ma la realtà è che Huawei dipendeva quasi totalmente da un solo partner. Piangere sul latte versato serve solo a perdere altro tempo, l'obiettivo è rimettersi in carreggiata nel più breve tempo possibile.

Il primo prodotto HiSilicon è stato il Kirin K3V1, realizzato a metà 2008 e aveva un singolo core alla frequenza di appena 0,46 GHz. Successivamente arrivarono altri prodotti che rinnovarono la stessa linea fino al primo SoC Kirin 620 che spianò la strada a quello che poi diventarono i processori veri e propri di quelli che sarebbero diventati gli smartphone Huawei di punta.

E allora si pensa al futuro. Probabilmente il piano B è già pronto ma il punto è realizzarlo prima che sia troppo tardi. Si vocifera a più riprese che il futuro si chiami Mediatek, una soluzione che piacerebbe al Governo di Pechino e che avrebbe le porte spalancate per riportare in ogni modo Huawei in carreggiata.

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