Faremmo un torto a God of Blades descrivendolo solo in termini di gameplay. È un runner infinito ricco di azione, costellato da combattimenti in stile Infinity Blade. Ciò che lo rende speciale sono lo stile, gli sfondi, l'accompagnamento musicale e un'atmosfera che evoca classici del fantasi "pulp" come Robert E. Howard o Michael Moorcock.
Il personaggio, il Re Senza Nome, e i suoi eserciti ricordano una specie di mescolanza tra Heavy Metal e un quadro di Boris Vallejo. I combattimenti e i dialoghi sono fantastici, e fanno senz'altro passare in secondo piano un gameplay che tutto sommato non è nulla di nuovo.