Intel: batteremo ARM nel mercato mobile

Intel afferma che i suoi partner cinesi, Rockchip e Spreadtrum in primis, abbandoneranno l'architettura ARM nel mobile entro pochi anni. E non si escludono nuove partnership.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Le aziende cinesi che progettano chip per smartphone e tablet, e che stanno collaborando con Intel, sono destinate ad abbandonare l'architettura ARM per l'x86 entro pochi anni. A dirlo è l'amministratore delegato di Intel, Brian Krzanich, una parte interessata che ha necessità di attirare i riflettori, dato che sta cercando in tutti i modi - con perdite per oltre 3 miliardi in nove mesi - di trovare un posto al sole nel mondo mobile.

Brian Krzanich Intel

Intel ha siglato nei mesi scorsi importanti accordi con Rockchip e Spreadtrum Communications, realtà cinesi che useranno l'architettura Intel per realizzare piattaforme per smartphone e tablet a basso costo da destinare ai paesi in via di sviluppo, Cina in primis. L'intesa con Intel non impedisce alle due aziende di realizzare chip ARM, ma Krzanich ritiene che nell'arco di due o tre anni sceglieranno di passare esclusivamente alle soluzioni x86.

"L'adozione dell'architettura Intel e gli impianti allo stato dell'arte offrono un modo di differenziarsi grazie a migliori prestazioni e caratteristiche", ha detto Krzanich all'agenzia di stampa Reuters. "Se sei un piccolo ragazzo che cerca di competere è difficile stare in quella battaglia".

Intel e Rockchip stanno lavorando su un SoC per tablet che avranno marchio Intel. Rockchip sta collaborando offrendo la propria esperienza nell'integrazione per ridurre i costi complessivi. Ciò vuol dire con tutta probabilità scegliere componenti come la GPU e molto altro (Wi-Fi, Bluetooth, etc.). Spreadtrum invece sta lavorando con Intel su SoC previsti al debutto per il prossimo anno.

"Dal momento che sono aziende relativamente piccole, entrambi i produttori cinesi di chip probabilmente non hanno le risorse per fare chip basati su Intel e ARM sul lungo termine", ha detto Krzanich che apre la porta a possibili partnership con altre realtà locali. "Non abbiamo ancora finito. La Cina è il mercato in più rapida crescita al mondo", ha concluso il CEO.