Intel pronta a sculacciare ARM sugli smartphone

Intel è convinta di poter far meglio di ARM nel settore smartphone. La piattaforma Moorestown ha gettato le basi, l'aggancio arriverà con Medfield. Per il futuro Intel crede di avere in tasca un determinante vantaggio tecnologico.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel è convinta di avere tutte le carte in regola per affrontare ARM nel mercato dei chip per smartphone. Justin Rattner, capo del reparto tecnologia di Intel, ha dichiarato che in poco tempo l'azienda statunitense realizzerà chip superiori in tutto e per tutto a quelli del progettista inglese.

"Con Moorestown (Intel Atom Z600, rivoluzione per dispositivi portatili) li abbiamo raggiunti sui consumi in standby, la piattaforma di prossima generazione Medfield li raggiungerà anche nel consumo attivo", ha detto Rattner a Reuters.

Moorestown offre grandi prestazioni, ma consuma troppo per spopolare tra gli smartphone. Per ora infatti non ci sono prodotti in commercio e probabilmente non ce ne saranno. Diversa la situazione nel settore dei tablet, con alcuni prodotti attesi in un futuro (salvo cambiamenti).

Moorestown è una piattaforma prodotta a 45 nanometri, composta di tre elementi principali: il SoC Lincroft, il controller di I/O Langwell e Briertown, chip dedicato alla gestione energetica. A questi si aggiunge Evans Peak per la connettività. Medfield sarà invece realizzato a 32 nanometri e dovrebbe vedere come miglioria principale l'unione tra il SoC e le funzionalità di I/O ora separate sul chip Langwell.

Dopo Medfield, Intel pensa di sorpassare ARM sia sul fronte dei consumi, sia su quello delle prestazioni. "Abbiamo un vantaggio tecnologico fondamentale che loro non hanno", ha aggiunto Rattner. Stando ad alcune indagini condotte da Nokia, la qualità più ricercata in un cellulare è un'elevata autonomia. Intel sa benissimo che se non ridurrà drasticamente i consumi della propria piattaforma non riuscirà a entrare nel mercato degli smartphone. Le dichiarazioni sono bellicose, attendiamo i fatti.