iPhone 16 Pro o Galaxy S25? I benchmark hanno già un (inatteso) vincitore

I primi benchmark dei chip di iPhone 16 Pro e Galaxy S25 sono trapelati online, ecco quale sarà lo smartphone più potente del 2025!

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

La sfida più grande per la prossima generazione di smartphone top di gamma sarà ancora una volta quella tra i due giganti del settore Samsung e Apple. Da un lato arriverà la famiglia Galaxy S25 il prossimo gennaio, mentre dall'altro avremo gli attesissimi iPhone 16 Pro che faranno il proprio debutto in autunno.

Gli utenti e i fan più calorosi hanno sempre cercato di fare un confronto diretto tra queste due popolari fazioni di smartphone top di gamma per decretare quale sia la migliore e, solitamente, tralasciando i discorsi sull'ecosistema e sul software, si finisce sempre a parlare di specifiche tecniche. Non sempre queste sono direttamente comparabili, ma ci forniscono un'idea di base della forza bruta e delle capacità dei dispositivi.

Parlando di specifiche, e più nel dettaglio dei SoC che muovono gli smartphone, i Galaxy S25 di Samsung avranno a bordo la prossima generazione di chip Qualcomm e ciò promette un salto prestazionale incredibile. Stiamo parlando del chip Snapdragon 8 Gen 4, la cui presentazione è prevista per ottobre e che rappresenterà la prima piattaforma mobile del marchio ad integrare i core Phoenix di nuova generazione. Questo chip verrà probabilmente utilizzato anche da molti altri dispositivi nel corso del 2025.

Gli iPhone 16 Pro e iPhone 16 Pro Max di Apple avranno dalla propria parte un processore che probabilmente verrà chiamato Apple A18 Pro, il quale dovrebbe vedere un incremento relativamente più modesto di prestazioni rispetto alla generazione attuale e potrebbe puntare principalmente sull'integrazione efficiente dell'IA eseguita in locale.

Storicamente i chip usati da Apple sui propri iPhone sono sempre stati incredibilmente potenti e difficilmente raggiunti o avvicinati dalle controparti montate sui migliori smartphone Android. Nel corso degli ultimi anni questa differenza si è però sempre più assottigliata e sembra che il 2025 sarà l'anno della rivincita.

Basandoci sui primi benchmark eseguiti sui prototipi di Apple A18 Pro e di Qualcomm Snapdragon 8 Gen 4 che sono trapelati in rete, possiamo già farci un'idea di come sarà la sfida più calda della prossima generazione di smartphone premium.

Secondo i punteggi Geekbench trapelati, l'A18 Pro promette uno sbalorditivo punteggio single-core di 3570 e un punteggio multi-core di 9310, l'A18 Pro mostra la sua potenza, vantando un miglioramento del 22% nelle prestazioni single-core e un salto del 28% nelle prestazioni multi-core rispetto all'A17 Pro.

Tuttavia, un tweet di @negativeonehero ha gettato un'ombra di dubbio su questi benchmark trapelati, suggerendo che le prestazioni multi-core dell'A18 Pro potrebbero superare il predecessore solo di un mero 10%. Sebbene questo sollevi dubbi sulla reale portata dei progressi dell'A18 Pro, è essenziale ricordare che questi leak spesso rappresentano solo un pezzo del puzzle.

Altri risultati di benchmark mostrano che il guadagno di prestazioni dell'A18 Pro rispetto al suo predecessore impallidisce se confrontato con l'enorme miglioramento del 46% nel punteggio multi-core dello Snapdragon 8 Gen 4 rispetto allo Snapdragon 8 Gen 3.

Sebbene l'A18 Pro dimostri quindi un lodevole aumento delle prestazioni, con lo Snapdragon 8 Gen 4 che vanta un punteggio multi-core superiore a 10.000, è evidente che il chip di Apple deve affrontare una forte concorrenza sul mercato.

Il chip Apple sembra avere ancora la meglio sulle attività single-core, con il futuro chip di Qualcomm che sembra fermarsi a "soli" 2845 punti. In un mondo in cui il multitasking regna supremo e moltissime app e giochi ormai sono in grado di sfruttare l'architettura multi core dei SoC, potrebbe non essere abbastanza.

Ciò che probabilmente catalizzerà di più l'attenzione per i nuovi smartphone di Apple e Samsung, tuttavia, sarà la capacità di esecuzione di modelli LLM o comunque attività legate all'IA sul dispositivo. 

La guerra delle prestazioni si sta spostando dai semplici miglioramenti di CPU e GPU, con i produttori che ora sono sempre più concentrati sul mettere nelle mani degli utenti il prodotto più "smart" possibile. Le NPU e l'efficienza delle architetture dei chip nell'esecuzione di questi compiti saranno fattori sempre più fondamentali nel prossimo futuro.