iPhone 4 senza Siri perché non ha un chip superdotato

L'iPhone 4S ha il chip Apple A5, che è più grande del suo predecessore perché integra un circuito più complesso per la riduzione del rumore, che permette di usare l'assistente vocale nel migliore dei modi. Per questo l'iPhone 4 non può avere la stessa funzione, almeno ufficialmente.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Siri non arriverà mai sull'iPhone 4 perché la CPU del 4S integra un chip per la riduzione del rumore più moderno e preciso sviluppato da Audience. Una scoperta che potrebbe mettere finalmente fine alle polemiche scaturite dalla scelta di Apple, e forse convincere chi è persuaso che si tratti di una mera mossa di marketing.

Certamente Siri è anche uno strumento di marketing, e non mancheranno compratori disposti ad acquistare un nuovo iPhone 4S (ma Siri è non ancora disponibile in italiano) solo per avere il noto assistente vocale.  Quest'ultimo è disponibile solo sull'ultimo modello soprattutto per ragioni tecniche, però.

Siri, la differenza più conosciuta tra iPhone 4 e 4S

In entrambi gli smartphone c'è un chip Audience, per la riduzione del rumore. Il progetto dell'iPhone 4 però è nato pensando all'uso "classico" del telefono,  quando si parla vicini al microfono. Il chip dell'iPhone 4S, l'Apple A5, è invece più grande perché integra una circuiteria più complessa, che in teoria permette di usare Siri anche se l'utente parla a una distanza di diversi centimetri dal telefono.

Insomma, l'Apple A5 è più grande non solo perché è una CPU dual-core con una parte grafica più potente, ma anche perché integra un sistema di riconoscimento vocale più complesso. Quello dell'Apple A4 era più semplice, e installato separatamente sulla scheda madre.

Resta ancora da capire se e quanto Siri sia davvero una rivoluzione nel mondo degli smartphone. È di certo una tecnologia promettente: può riconoscere e interpretare le nostre frasi, e in teoria permetterci d'interagire "senza mani" (ci toccherà trovare una traduzione migliore di "vivavoce" per hands free) con il telefono.  Si può spedire una mail, scorrere i contatti, cercare online, aggiungere voci in agenda e altro.

Dopo l'entusiasmo iniziale però non sono più in molti a parlare ancora di Siri come una rivoluzione. E di fatto non lo è. Anzi è un grande esperimento. Bisogna infatti ricordare che Siri è ancora in beta e lo resterà a lungo, perché Apple non può fare altro che raccogliere dati ed elaborarli se vuole miglioralo. Non c'è altro modo per mettere a punto un software il cui obiettivo è capire come parlano le persone, interpretando non solo i fonemi ma la semantica, il tono di voce e altro. Una delle missioni più ambiziose che si possano immaginare.

Resta, come sappiamo, la complessa possibilità di avere Siri anche su altri dispositivi. Una strada che però solo i più determinati e i più esperti possono decidere di percorrere.