iPhone ancora muti, la sveglia è un terno al lotto

Il bug della sveglia di iPhone si è risolto per molti, ma per alcuni si è ripresentato anche il 3 gennaio, contro ogni previsione. Serve un aggiornamento, ma Apple per ora non ha fatto sapere quando interverrà.

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a cura di Manolo De Agostini

La sveglia dell'iPhone non è tornata a suonare correttamente per tutti. Diverse persone in giro, in tutto il mondo hanno continuato a lamentare anche nella giornata di ieri il malfunzionamento della funzionalità sveglia di iPhone (e in generale dei prodotti basati su iOS). La sveglia non ha suonato nei primi due giorni di febbraio a causa di un bug, che Apple aveva promesso sarebbe scomparso magicamente il giorno 3 gennaio (Sveglia iPhone, il primo bug dell'anno è di Apple).

Se per molti è stato così, ad altri non è andata altrettanto bene. Secondo Reuters alcuni possessori di iPhone sarebbero incappati nel problema anche nel terzo giorno del mese, segno che serve un correttivo il più presto possibile. Per ora a tal riguardo tutto tace a Cupertino.

Forse il problema non si ripresenterà nei giorni seguenti, però l'indifferenza da parte di Apple è alquanto irritante. Il bug della sveglia può essere visto da alcuni come un'inezia, ma chi conta sul proprio smartphone per alzarsi e andare al lavoro (pensate a un infermiere, a un dottore) potrebbe trovarsi in un mare di problemi o causarne ad altri. Ricordiamo inoltre che non è la prima volta che si verifica (Sveglia iPhone, il bug dell'ora legale. Tutti fregati). Spesso si parla della "rapidità" con cui le aziende intervengono sui bug. Il discorso non può e non deve essere diverso per Apple, che non sta offrendo un adeguato supporto ai propri clienti.

Fortunatamente, secondo diversi utenti, ci sarebbe una contromisura per far tornare le cose alla normalità: basterebbe cancellare i vecchi allarmi impostati prima del primo gennaio. In alternativa ricordiamo che Apple suggerisce d'impostare la sveglia come ricorrente. Oppure, visto che per tutto c'è un'app, suggeriamo di scaricare una soluzione alternativa dall'App Store. Ma qui si sfiorerebbe il grottesco. Apple sveglia!