iPhone, potremo installare app craccate come con gli APK di Android?

Apple offre agli sviluppatori UE un nuovo metodo di distribuzione delle app iOS tramite web, ma con stringenti regole e criteri.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Apple ha annunciato l'intenzione di fornire agli sviluppatori dei Paesi dell'Unione Europea (UE) una nuova funzione di distribuzione delle app via web, che verrà introdotta con un aggiornamento del software nel corso della primavera. Questo sviluppo offre una nuova strada per la diffusione delle app iOS, consentendo agli sviluppatori di aggirare i tradizionali app store.

Questa iniziativa è però accompagnata da alcune avvertenze degne di nota. Gli sviluppatori devono operare all'interno dei confini dell'ecosistema di sviluppo delle app di Apple, soddisfacendo rigorosi requisiti di autenticazione per garantire l'integrità della piattaforma. 

"Le app offerte attraverso la distribuzione web devono soddisfare i requisiti di notarizzazione per proteggere l'integrità della piattaforma, come tutte le app iOS, e possono essere installate solo da un dominio web che lo sviluppatore ha registrato in App Store Connect", spiega Apple. "Quando si installa un'app, una scheda di sistema mostrerà le informazioni che gli sviluppatori hanno sottoposto ad Apple per la revisione, come il nome dell'app, il nome dello sviluppatore, la descrizione dell'app, gli screenshot e la valutazione dell'età del sistema".

Se da un lato questa mossa segna un passo verso una maggiore indipendenza delle app, dall'altro Apple garantisce un ambiente controllato. Gli sviluppatori che desiderano utilizzare la distribuzione via web devono soddisfare criteri specifici e impegnarsi a rispettare requisiti costanti:

  • Essere iscritti all'Apple Developer Program come organizzazione costituita, domiciliata o registrata nell'UE (o avere un'entità legale controllata costituita, domiciliata o registrata nell'UE elencata in App Store Connect)
  • Essere un membro in regola dell'Apple Developer Program da almeno due anni continuativi e avere un'app che abbia avuto più di un milione di installazioni annuali su iOS nell'UE nell'anno solare precedente
  • Offrire solo app dal proprio account di sviluppatore
  • Rispondere alle comunicazioni di Apple relative alle vostre app distribuite tramite Web Distribution, in particolare per quanto riguarda eventuali comportamenti fraudolenti, dannosi o illegali, o qualsiasi altra cosa che Apple ritenga abbia un impatto sulla sicurezza, la protezione o la privacy degli utenti
  • Pubblicare politiche trasparenti di raccolta dei dati e offrire agli utenti il controllo su come i loro dati vengono raccolti e utilizzati
  • Rispettare le leggi vigenti nelle giurisdizioni in cui si opera (ad esempio, il Digital Services Act, il Regolamento generale sulla protezione dei dati e le leggi sulla protezione dei consumatori)
  • Essere responsabili della gestione delle richieste governative e di altro tipo di rimozione degli elenchi di app

Anche se i requisiti possono sembrare scoraggianti, questa nuova funzione offre agli sviluppatori un'alternativa per raggiungere direttamente gli utenti di iPhone nell'UE, aggirando l'App Store e altre piattaforme di terze parti. Tuttavia, questo privilegio ha un costo: gli sviluppatori con oltre un milione di installazioni annuali sono soggetti a una tassa di 50 centesimi di euro per ogni installazione e aggiornamento aggiuntivo.

Le organizzazioni senza scopo di lucro, alcune istituzioni educative e gli enti governativi dell'UE sono esenti da questa tassa, offrendo così un certo sollievo alle entità che contribuiscono al bene di tutti. La decisione di Apple di concedere agli sviluppatori una maggiore autonomia non si limita alla distribuzione delle app, ma prevede anche una maggiore flessibilità nella progettazione di promozioni, sconti e altre offerte senza essere vincolati ai modelli di Apple.

Se stavate quindi aspettando di poter installare Spotify craccato altre applicazioni che violano le leggi e i regolamenti dell'App Store, purtroppo rimarrete delusi. Sebbene il metodo di installazione delle app da web possa essere simile a quello visto su Android con i file APK, le catene del gigante di Cupertino terranno comunque gli sviluppatori sotto stretto controllo.

Il cammino verso l'indipendenza delle app nell'UE sembra promettente, ma i criteri rigorosi e le tariffe potrebbero limitare questa opportunità agli sviluppatori più grandi.