Kindle Fire più pericolosi per i tablet Android che per l'iPad

I nuovi Kindle Fire in vendita anche in Italia non fermeranno le vendite degli iPad, ma potrebbero rendere la vita difficile a Google e ai produttori Android. Per sopravvivere adesso servono tablet di fascia media, ma resta l'incognita Windows 8.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'annuncio del Kindle Fire HD a 199 euro e del nuovo Kindle Fire a 159 euro ha riaperto il dibattito sulle possibili conseguenze che i nuovi prodotti Amazon potrebbero avere sul mondo dei tablet. Senza dubbio Amazon ha fatto un passo avanti notevole rispetto al primo modello annunciato negli Stati Uniti un anno fa. Il display HD, il processore più potente, le versioni da 16 o 32 GB (quest'ultima a 249 euro) attireranno l'attenzione di molti utenti che cercano un tablet economico ma con caratteristiche dignitose.

Kindle Fire HD

Oltre tutto Amazon con i nuovi prodotti si è spinta oltre i confini a stelle e strisce, quindi è da supporre che le quote di mercato al suo attivo cresceranno. I molti opinionisti che si stanno scatenando in Rete in questi giorni concordano sul fatto che, nonostante le migliorie, i nuovi Kindle Fire non freneranno la corsa dell'iPad di Apple, destinato a continuare a dominare la fascia alta.

A fanei le spese potrebbe essere Google, insieme ai numerosi produttori di tablet Android. In realtà anche questa è una mezza verità. I molti piccoli marchi che producono tablet economici potrebbero subire una battuta d'arresto, ma aziende come Samsung, che produce in casa display, memorie e CPU, potrebbero "limare" i costi di produzione e proporre finalmente tablet a prezzi più interessanti di quelli attuali, anche se superiori a 159 euro.

La vera sfida dovrebbe riguardare i costi di progettazione iniziali: chi è interessato solo al fattore prezzo avrà occhi in particolare per i Kindle Fire, ma è ovvio che chi farà tablet più costosi dovrà offrire di più e cercare di costruire quella fascia media che al momento è sostanzialmente assente.

A rischiare di più in questo complesso Risiko è Google, perché finora ha ceduto Android a titolo gratuito a tutti i produttori, in cambio degli introiti pubblicitari. Però dai Kindle Fire l'azienda di Mountain View non guadagna nulla perché non sono legati all'ecosistema Android. Se, come molti suppongono, Amazon raggiungerà con i nuovi prodotti una quota di mercato compresa fra il 25 e il 30 percento, per Google potrebbe essere un problema.

Per ovviare al problema si prospettano due soluzioni: sperare nelle vendite del Nexus 7 e aumentare i tablet in circolazione promossi dalla stessa Google, o iniziare a far pagare le licenze di Android. Secondo voi quale sarà la soluzione preferita da Larry Page e soci?

Quel che è certo è che se il Kindle Fire prima maniera aveva molte lacune tecniche, quindi il suo successo è scemato in fretta (nel periodo natalizio il Kindle Fire aveva raggiunto il 16,8 percento del mercato tablet statunitense, per contrarsi poi al 4% fra gennaio e marzo) i nuovi prodotti sembrano avere le carte in regola per soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti. Almeno fino a quando non esordiranno Surface e gli altri prodotti con Windows 8, che sembrano gli unici capaci di cambiare faccia a un settore che è ancora tutto da definire.