Nel cuore dell'Europa orientale si è appena compiuto un passo che potrebbe rivoluzionare il modo in cui concepiamo le comunicazioni mobili durante le emergenze. L'operatore telefonico più grande dell'Ucraina, Kyivstar, ha condotto con successo il primo test della tecnologia satellitare direct-to-cell di Starlink nella regione, aprendo scenari inediti per la continuità delle comunicazioni. Il test ha coinvolto il CEO dell'azienda, Oleksandr Komarov, e il ministro della trasformazione digitale ucraino, Mykhailo Fedorov, che hanno scambiato messaggi utilizzando comuni smartphone senza alcun equipaggiamento speciale.
Quando i satelliti diventano ripetitori cellulari
La sperimentazione si è svolta nella regione di Zhytomyr, dove i satelliti di SpaceX hanno dimostrato di poter funzionare come vere e proprie celle telefoniche orbitanti. La tecnologia direct-to-cell rappresenta un'evoluzione significativa rispetto ai tradizionali sistemi di comunicazione satellitare, eliminando la necessità di terminali dedicati o modifiche hardware sui dispositivi mobili. I satelliti sono equipaggiati con modem cellulari che trasformano ogni unità orbitante in una sorta di ripetitore volante, capace di collegarsi direttamente agli smartphone tradizionali.
Questa innovazione assume particolare rilevanza in un contesto come quello ucraino, dove gli attacchi ripetuti alle infrastrutture di telecomunicazioni hanno reso evidente la vulnerabilità dei sistemi terrestri. Torri cellulari, cavi e centrali possono essere danneggiate o distrutte, ma i satelliti in orbita rimangono al riparo da questo tipo di minacce, garantendo la continuità del servizio anche nelle situazioni più critiche.
L'Europa entra nella corsa satellitare
Il successo del test posiziona Kyivstar come pioniere europeo in un settore che sta attirando l'attenzione degli operatori di tutto il mondo. Starlink collabora già con carrier di una decina di Paesi per sviluppare servizi direct-to-cell, ma l'Ucraina rappresenta il primo banco di prova europeo di questa tecnologia. La scelta non è casuale: il paese offre un laboratorio ideale per testare soluzioni di comunicazione d'emergenza in condizioni reali di stress infrastrutturale.
Secondo i piani annunciati da Komarov, il servizio dovrebbe essere lanciato commercialmente entro la fine del 2025, inizialmente limitato ai messaggi di testo. L'obiettivo più ambizioso prevede l'introduzione della banda larga satellitare mobile per i primi mesi del 2026, offrendo agli utenti accesso a internet via satellite ovunque si trovino sul territorio nazionale.
Oltre i confini ucraini
L'iniziativa di Kyivstar si inserisce in una strategia più ampia che coinvolge anche VEON, la società madre dell'operatore ucraino. L'azienda sta infatti avviando dialoghi con altri fornitori di servizi satellitari, compreso il Project Kuiper di Amazon, per espandere queste soluzioni anche in altri mercati. Questa diversificazione suggerisce che la tecnologia satellitare direct-to-cell potrebbe presto uscire dalla fase sperimentale per diventare un'opzione commerciale diffusa.
Il fenomeno non riguarda solo le zone di conflitto, ma risponde a una necessità globale di copertura in aree dove le reti tradizionali faticano ad arrivare. Regioni montane, foreste remote, aree rurali scarsamente popolate o città colpite da disastri naturali potrebbero beneficiare di questa tecnologia, che promette di democratizzare l'accesso alle comunicazioni indipendentemente dalla presenza di infrastrutture terrestri.