L'alleanza tra Samsung e Apple è inviolabile, troppi soldi

Da una parte si viene a sapere quali telefoni di Samsung Apple vuole bloccare negli Stati Uniti, mentre dall'altra si conferma la solidità del rapporto di fornitura con Samsung. Gli analisti intanto interrogano le loro sfere di cristallo sul futuro di Apple e Android.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Apple vuole che sia sospesa la vendita dei Samsung Galaxy S, SII, Prevail e Charge negli Stati Uniti, ora che il giudice ha sancito la vittoria dell'azienda californiana su quella sudcoreana. Osservando ai brevetti dei quali è stata riconosciuta una violazione da parte di Samsung sono questi quattro modelli (otto considerando le varianti) a essere "colpevoli".

Pochi prodotti tutto sommato, e modelli relativamente vecchi. A questi però Apple vuole aggiungere anche il modello con connettività 4G del Galaxy Tab 10.1: la versione Wi-Fi è già bandita dai negozi statunitensi, ed Apple vorrebbe che si facesse lo stesso con quella dotata di vano per la scheda SIM. Gli avvocati delle due aziende hanno ancora quindi molto lavoro davanti, perché questa vicenda è ben lungi dall'epilogo.

Galaxy S e iPhone a confronto

Tra le possibili conseguenze ce n'è una che Samsung (e probabilmente anche Apple) vuole evitare, e cioè il danneggiamento dei rapporti tra cliente e fornitore. Alcuni sapranno infatti che Samsung realizza processori, RAM, memoria NAND e schermi per Apple, e per l'azienda sudcoreana si tratta di contratti diversi miliardi di dollari. Secondo gli analisti quella tra Apple e Samsung è una relazione simbiotica, nella quale nessuna delle parti può facilmente fare a meno dell'altra.

Per questo all'interno di Samsung esiste una sorta di "firewall" tra la divisione Componenti e quella Mobile. L'andamento dei processi, qualsiasi sia il loro esito, non deve influenzare gli altri affari. Tra l'altro se è bastata la sentenza statunitense a far crollare il titolo Samsung di quasi il 7% alla Borsa di Seoul (mentre le azioni Apple sono salite ancora al NASDAQ), si può solo immaginare quanto sarebbe enorme il danno se si dovesse mettere a rischio la fornitura per Apple. L'ipotesi che Samsung "si vendichi" interrompendo la fornitura di chip ad Apple è, in altre parole, un infantilismo assurdo, una demenzialità finanziaria.

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Queste e altre considerazioni hanno spinto diversi analisti a pronunciarsi sulla questione. Secondo JP Morgan per esempio la sentenza è una cosa negativa per tutto l'ecosistema Android. Un'opinione condivisa anche da Barclays, secondo cui però l'impatto a breve termine sul mondo Android sarà minimo - soprattutto perché i modelli citati ormai sono vecchi e non includono il nuovo Galaxy S III.

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UBS sottolinea invece la possibilità di un aumento dei profitti per Apple grazie ai pagamenti delle licenze da parte di Samsung. Macquarie Equities Research invece fa notare come questo processo rappresenti un ulteriore colpo al già incrinato rapporto tra Google ed Apple, una delle basi, forse la vera colonna portante, di questa "guerra termonucleare" voluta da Steve Jobs.