Le fabbriche degli iPad hanno il vino buono, lo dice l'oste

Per la Fair Labor Association le fabbriche Foxconn offrono qualità sopra la media. Dichiarazioni che hanno sollevato dubbi e critiche. Per qualcuno non andavano fatte, e soprattutto la FLA non è una voce affidabile.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Secondo gli ispettori della Fair Labor Association gli stabilimenti della Foxconn sono esempi di eccellenza, sopra alla media delle fabbriche cinesi. Un primo giudizio, non un'analisi completa, è infatti giunta poche ore dopo che gli osservatori hanno varcato la soglia delle fabbriche. E con altrettanta celerità sono arrivati commenti e risposte che mettono in dubbio la realtà dipinta dalla FLA.

C'è almeno una parte di ovvietà nelle dichiarazioni del presidente della FLA Auret van Heerden, quando dice che "le condizioni fisiche sono molto, molto sopra la norma". Il punto di riferimento sono il resto delle fabbriche cinesi, e sapevamo che Foxconn (Foxconn punita dagli hacker: vittima o carnefice?)offre qualcosa di meglio rispetto alla media del paese asiatico, come hanno confermato tutti gli osservatori. Rispetto agli standard occidentali la questione però resta aperta (Addio iPad, meglio studiare che un posto fisso in Foxconn).

"I problemi non sono l'intensità (del lavoro, NdR), il burnout o la pressione dell'ambiente che abbiamo imparato a conoscere nel settore dell'abbigliamento. Forse è più una questione di monotonia, noia e alienazione", ha aggiunto van Heerden, intervistato dalla Reuters.

L'Occidente si mette comodo e guarda che succede

E ha poi toccato anche il delicato tema dei suicidi, che non sarebbero legati alle condizioni di lavoro. "Abbiamo a che fare con molti giovani che vengono da zone rurali, lontani dalla famiglia per la prima volta. […] A volte hanno bisogno di un supporto emotivo, ma non lo trovano".

Si tratta di considerazioni preliminari (i primi rapporti arriveranno il mese prossimo), ma già sufficienti a sollevare qualche contestazione. Il gruppo SumOfUS, nella persona del direttore esecutivo Taren Stinebrickner-Kauffman, ha voluto sottolineare alcuni aspetti critici della questione.

"È estremamente inappropriato che la FLA faccia dichiarazioni di qualsiasi tipo così presto. Al momento non hanno fatto che una visita degli stabilimenti, guidata dai dirigenti Foxconn. Che cosa si aspettavano, che l'azienda avrebbe volontariamente mostrato il proprio lato oscuro il primo giorno?".

"La FLA è stata fondata ed è controllata dalle stesse aziende che dovrebbe controllare", continua Stinebrickner-Kauffman, "Per di più la maggior parte dei cosiddetti monitoraggi fatti dalla FLA sono esternalizzati a società a scopo di lucro – incentivate a produrre un'immagine pulita e salutare delle fabbriche".

"Apple ha chiaramente notato le preoccupazioni dei consumatori, ma ha risposto con una campagna di lavaggio (della propria immagine, NdR) invece che con una vera soluzione", continua il dirigente di SumOfUs.  Le critiche di questo gruppo sono le più aspre, ma ci sono anche quelle di Change.org, associazione che non si fida di FLA perché diversi dei sui Consiglieri sono dirigenti presso le aziende da controllare, come Nike o Adidas.