Nexus 6P e i bend test discordanti: resiste o non resiste?

Un secondo youtuber ha sottoposto un Nexus 6P a un nuovo bend test ma i risultati sono opposti a quelli conseguiti appena alcuni giorni fa e sembrano invece confermare la posizione espressa da iFixit: lo smartphone unque sarebbe molto robusto, ma chi ha davvero ragione?

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a cura di Alessandro Crea

Ma insomma, questo Nexus 6P si piega o non si piega? Chi ha ragione tra iFixit, JerryRigEverything e Max Lee? Probabilmente nessuno, ma procediamo con ordine.

Il 29 ottobre scorso il team di iFixit ha effettuato il suo classico teardown del Nexus 6P, il nuovo phablet realizzato da Huawei per Google, certificando che, come spesso accade negli ultimi anni, per scelte costruttive il dispositivo è quasi impossibile da smontare ma proprio per questo è anche particolarmente robusto e resistente a urti e cadute.

Appena un giorno dopo lo youtuber JerryRigEverything sottoponeva un esemplare dello stesso phablet alla sua canonica serie di test che prevede l'uso di cacciavite, chiavi, accendino e mani per verificare la resistenza a graffi, alte temperature e pressione dei dispositivi testati. Il risultato però era deludente e contraddiceva la posizione espressa da iFixit: il Nexus 6P si piegava come il burro e si graffiava altrettanto facilmente.

Nelle scorse ore però un altro youtuber, tale Max Lee di High On Android, ha utilizzato una procedura leggermente più oggettiva, posizionando lo smartphone su una struttura di legno e caricandolo quindi con dischi di ghisa dal peso complessivo di circa 40 chili e il risultato è stato che il phablet non si è assolutamente piegato e pur presentando una leggera piegatura della scocca e qualche discontinuità tra vetro dello schermo e chassis ha continuato a funzionare perfettamente.

Chi dice la verità? Premettendo che non abbiamo motivo di dubitare della buona fede dei tre soggetti, si potrebbe discutere per ore sulla scientificità delle diverse procedure di test utilizzate, ma probabilmente la verità sta come sempre nel mezzo, ovvero non è stata dimostrata in maniera inequivocabile da nessuno, visto che nessuno dei test ha premesse realmente scientifiche e soprattutto non è riproducibile, né i diversi soggetti hanno quantomeno sottoposto più di un esemplare di seguito al medesimo test nelle identiche condizioni, per cui entrambi i risultati conseguiti potrebbero essere imputati unicamente al singolo esemplare utilizzato e non potrebbero in alcun modo essere estesi all'intera produzione.

La conclusione dunque è che in generale questi test, come all'epoca del bend gate per l'iPhone 6, lasciano il tempo che trovano e sono più vicini a una forma di intrattenimento anche interessante e divertente che non a un qualche tipo di prova davvero significativa, nel bene o nel male, siete d'accordo?