Nokia N9 aggiornato ma MeeGo è un morto che cammina

Nokia ha reso disponibile l'aggiornamento PR 1.3 per il Nokia N9, un bellissimo terminale basato su MeeGo. Purtroppo il sistema operativo è morto per confluire insieme a LiMo in Tizen e per tanti è l'esempio degli errori dell'azienda finlandese, che è stata bacchettata anche dall'ex CEO di Apple.

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a cura di Manolo De Agostini

Nokia N9, il primo e ultimo telefono con sistema operativo MeeGo dell'azienda finlandese, è stato aggiornato alla versione PR  1.3. Nuove funzioni e specialmente tanti bugfix, per un totale di oltre 1000 interventi. Risolti alcuni problemi relativi alla connettività e migliorata la velocità e le funzioni di alcune applicazioni come Twitter, Facebook e Mail. È vero peccato che questo prodotto, disponibile anche in Italia a partire da 300 euro, non avrà un successore, come annunciato dall'amministratore delegato Stephen Elop. 

Il design di questo terminale è infatti alla base degli attuali Lumia 800/900 e dal punto di vista tecnologico si presentava decisamente bene. Nokia però ormai è legata a Windows Phone in modo quasi indissolubile e MeeGo è morto, confluendo in un nuovo progetto - insieme a LiMo - di nome Tizen.

Il Nokia N9 non ha tasti sulla parte frontale e lo schermo è un AMOLED da 3,9 pollici 16:9 FWVGA (854 x 480 pixel, 251 ppi). Pesa 135 grammi con batteria da 1450 mAh, integra un chip TI OMAP 3630 da 1GHz con grafica PowerVR SGX530 e la RAM è da 1 GB.

La fotocamera è basata su un sensore da 8 megapixel con ottica Carl Zeiss, e permette di registrare video a risoluzione 720p e 30 fps. Il Nokia N9 è stato anche il primo telefono al mondo con tecnologie di decodifica Dolby Digital Plus e di post-processing Dolby Headphone per una migliore esperienza sonora. Altri dettagli potete leggerli qui.

Questo terminale, se vogliamo, è stato il prodotto che ha evidenziato più di altri il periodo pieno di contraddizioni di un'azienda che dalla presentazione del primo iPhone è andata in bambola, perdendo quote di mercato, fiducia e sostenitori. Ora sta cercando di risollevarsi, ma rimangono i critici. Tra questi c'è Jean-Louis Gassée, fondatore di Be Inc. e a capo di Apple negli anni '80, che in un'intervista a computing.co.uk ha dichiarato che Elop dovrebbe essere mandato a casa e con lui il consiglio di amministrazione.

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"Penso che Elop dovrà andarsene, e anche che il consiglio ha bisogno di essere rinnovato con persone che abbiano comprensione e conoscenza pratica del settore della telefonia mobile". Elop "ha zero esperienza su come far funzionare un produttore di smartphone. E qual è la sua esperienza nella gestione della catena di fornitura? Zero".

"Ha fatto una cosa molto buona, cioé dire a tutti che si tratta di un gioco di ecosistema e non di piattaforma. È stato molto perspicace. Poi però ha svelato i piani senza implementarli. Tutti sapevano che i telefoni Symbian erano condannati alla morte e i partner di Nokia - gli operatori - sono fuggiti da Symbian".

Il passo successivo che Nokia dovrebbe attuare, ha concluso Gassée, sarebbe abbandonare Windows Phone e adottare Android. Una scelta che però in passato è stata accantonata, perché i vertici vogliono avere "controllo sul loro destino" e non affidarsi a un sistema in cui possono mettere le mani solo in un secondo momento. Con Microsoft è diverso e infatti le due aziende lavorano a stretto contatto. In ogni caso, chi vivrà vedrà, tanto stando a sentire le ultime dichiarazioni c'è sempre il piano B, no?