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OnePlus 7T recensione

Recensione OnePlus 7T, il nuovo smartphone dell'azienda cinese con a bordo lo Snapdragon 855+ e Android 10.

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Avatar di Andrea Ferrario, Lucia Massaro

a cura di Andrea Ferrario, Lucia Massaro

Pubblicato il 04/10/2019 alle 11:38 - Aggiornato il 09/08/2022 alle 13:05

OnePlus 7T è il nuovo smartphone dell’azienda cinese che rappresenta un miglioramento rispetto al fratello OnePlus 7. D’altronde il compito della serie T di OnePlus è proprio questo: migliorare. E questa volta, il passo avanti è stato fatto soprattutto in ambito fotografico con l’aggiunta di un sensore grandangolare e un teleobiettivo che offrono all’utente una maggiore versatilità. Dopo giorni trascorsi con OnePlus 7T possiamo affermare che si tratta di uno smartphone assolutamente convincente che però rinuncia all’ergonomia.

Tuttavia, la mancanza del prezzo di vendita ci impedisce di esprimere un giudizio totale. Sappiamo bene, infatti, come sia necessario analizzare i dispositivi anche in relazione al costo richiesto per capire se le criticità presentate siano accettabili in base al segmento di appartenenza. In questo caso, per esempio, manca qualsiasi certificato di impermeabilità, la memoria non è espandibile e la resa fotografica non sempre è perfetta. Per questo, la nostra recensione si focalizzerà sull’esperienza d’uso a prescindere dal prezzo di vendita che – tuttavia – dovrebbe rimanere al di sotto dei 600 euro. Attendiamo notizie ufficiali in merito.

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Design

Con dimensioni pari a 160.9 x 74.4 x 8.1 mm, un peso di 190 grammi e un rapporto di forma in 20:9, OnePlus 7T non è di certo uno smartphone che si potrebbe considerare ergonomico. In mano risulta abbastanza ingombrante e pesante. Il rovescio della medaglia, invece, è la possibilità di poter godere di un ampio display Fluid AMOLED da 6,55 pollici che rende piacevole la fruizione di qualsiasi contenuto multimediale.

La scocca è realizzata in vetro. Nonostante ciò non è molto scivoloso, ma il pannello posteriore trattiene tanto le impronte digitali. La colorazione in nostro possesso è Glacier Blue (davvero ben riuscita) ma lo smartphone è disponibile anche nella colorazione più classica Frosted Silver. La back cover si rivoluziona con il posizionamento della fotocamera posteriore alloggiata all’interno di un cerchio insieme al flash LED. Come già detto, manca qualsiasi certificazione di impermeabilità.

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La sporgenza del modulo fotografico è molto pronunciata e viene attenuata utilizzando la pratica custodia protettiva offerta in confezione. Tra l’altro, quest’ultima presenta degli angoli più bombati utili per attutire gli urti in caso di cadute accidentali. Un’attenzione questa che abbiamo apprezzato particolarmente.

I pulsanti laterali sono facilmente raggiungibili. Sul lato sinistro c’è il bilanciere del volume, mentre sul lato opposto troviamo il pulsante di accensione insieme all’immancabile pulsante “mobile” che consente di attivare velocemente la modalità silenziosa, la vibrazione o la suoneria. I sistemi di sblocco sono affidati al sensore biometrico (integrato direttamente sotto il display) e al riconoscimento del volto. A tal proposito, abbiamo trovato entrambi sempre molto veloci e reattivi.

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Il display con risoluzione Full-HD+ (1.080 x 2.400 pixel) guadagna la caratteristica peculiare di OnePlus 7 Pro: la frequenza di aggiornamento a 90 Hz che fa apparire inevitabilmente più fluido qualsiasi contenuto, primi fra tutti i titoli videoludici. L’utente può comunque decidere di impostare il refresh rate a 60 Hz. Si tratta di un ottimo pannello con una resa cromatica fedele (regolabile via software), ottimi angoli di visuale e luminosità massima elevata che non crea problemi di visibilità all’aperto. C’è l’Ambient Display che mostra le informazioni essenziali semplicemente sollevando lo smartphone o toccando lo schermo. Si illumina alla ricezione di notifiche.

L’audio è stereo ed è fornito dalla capsula auricolare e dall’altoparlante inferiore. La qualità è ottima con qualche piccola distorsione quando il volume è al massimo. C’è il supporto Dolby Atmos, manca però il jack audio da 3,5 mm. Decisamente completa la connettività: Wi-Fi ac Dual-Band, supporto Dual-SIM, Bluetooth 5.0, GPS A-GLONASS BDS Galileo, NFC.

Prestazioni e autonomia

OnePlus 7T è equipaggiato con lo Snapdragon 855+ di Qualcomm accoppiato a 8 Gigabyte di RAM. Parliamo dell’ultimo chip del produttore di San Diego che offre prestazioni migliori rispetto al predecessore integrato in OnePlus 7. La memoria interna è di 128 o 256 Gigabyte non espandibile. Si tratta di memorie UFS 3.0 di cui pochi smartphone attualmente in commercio possono godere. Dopo i primi giorni di tentennamenti, l’azienda ha rilasciato degli aggiornamenti che hanno migliorato la stabilità e le prestazioni dello smartphone.

Il dispositivo, infatti, è risultato sempre scattante e fluido in praticamente tutte le situazioni. C’è ancora da lavorare per quanto riguarda la dissipazione del calore che in alcuni casi si avverte attraverso la scocca, senza arrivare mai però a livelli insopportabili. Insomma, OnePlus non ha deluso le aspettative.

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Inoltre, il valore aggiunto di OnePlus 7T è dato dalla presenza di Android 10, l’ultima versione del sistema del robottino verde. L’azienda cinese si è mostrata estremamente puntuale sotto questo punto di vista aggiornando immediatamente anche la serie OnePlus 7. L’interfaccia proprietaria OxygenOS, in aggiunta, apporta pochissime modifiche alla versione originale creata da Google.

Tra le novità, troviamo la Modalità Zen pensata per invitare l’utente a staccarsi dalla tecnologia per un arco di tempo predefinito cha va da 20 a 60 minuti. È possibile impostare un promemoria giornaliero che ci ricordi quando “staccare”. Una volta avviata questa modalità, verranno bloccate tutte le app ad accezione della fotocamera e verranno disattivate tutte le notifiche. Sono permesse solo le chiamate di emergenza e le chiamate in arrivo. Una modalità interessante che si aggiunge a quella di Benessere Digitale implementata da Google.

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Un processore potente e un display così ampio a 90 Hz non possono non pesare sull’autonomia. Infatti, OnePlus 7T non brilla da questo punto di vista. Nel nostro caso, la batteria da 3.800 mAh ha raggiunto il 28% dopo 20 ore dall’ultima ricarica a fronte di 4 ore e 30 minuti di schermo acceso. In altri casi, è riuscita a fare anche meno. Ovviamente, qualche beneficio si ha se si abbassa il refresh rate a 60 Hz. Inoltre, in soccorso arriva la ricarica rapida Warp Charge 30T che assicura una carica fino al 70% in soli 30 minuti.

Comparto fotografico

La grande differenza con OnePlus 7 è il posizionamento del comparto fotografico posteriore. Sul retro, ci sono tre fotocamere: il sensore principale da 48 48 MP (OIS e apertura f/1.6) è accoppiato a un grandangolare da 16 MP (f/2.2) e a un teleobiettivo da 12 MP (f/2.2) che abilita uno zoom 2X. La fotocamera frontale, invece, è da 16 Megapixel. Insomma, è una configurazione più vicina a OnePlus 7 Pro.

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Per questo motivo, i risultati sono assolutamente paragonabili. Nonostante in alcuni ambiti ci sia ancora un divario da colmare rispetto ai marchi più blasonati, si avverte lo sforzo di OnePlus nel cercare di fare dei passi avanti. OnePlus 7T, infatti, riesce a tirare fuori ottimi scatti in diurna anche se in alcune situazioni ha la tendenza a virare verso tonalità più calde. Le foto, comunque, risultano ricche di dettagli.

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C’è inevitabilmente qualche perdita di dettaglio usando il teleobiettivo e la fotocamera grandangolare. A tal proposito, abbiamo apprezzato la poca distorsione che viene applicata alle foto scattate con il sensore grandangolare. Il risultato cala un po’ in notturna in cui subentra del rumore digitale. Forse è proprio su questo aspetto che OnePlus deve concentrarsi maggiormente in futuro. Tuttavia, l’apposita modalità notturna – chiamata Nightscape - migliora il risultato finale rendendo la scena più chiara e recuperando qualche dettaglio in più.

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C’è la funzione Super Macro che consente di scattare foto a una distanza ravvicinatissima dal soggetto inquadrato (circa 2,5 cm) ricreando un effetto bokeh molto naturale. I video possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 60 fps. A tal proposito, l’azienda ha implementato ciò che viene definita Hybrid Image Stabilization che permette di aumentare il livello di stabilizzazione dei video combinando la stabilizzazione ottica con quella digitale.

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Buone notizie anche per la fotocamera frontale da 16 Megapixel (f/2.0) che riesce a tirare fuori autoscatti con un buon livello di dettaglio e un’ottima gamma cromatica. Convincente anche l’effetto bokeh che ritaglia in maniera abbastanza precisa il soggetto.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

OnePlus 7T è un top di gamma che speriamo sia caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo. Sono tanti gli aspetti migliorati rispetto a OnePlus 7 che rischia – a questo punto – di subire la prepotenza del nuovo arrivato. Oltre alla fotocamera e alle performance migliorate, il vero asso nella manica è la presenza di Android 10 in accoppiata alla velocità con cui l’azienda cinese sta rilasciando gli aggiornamenti. Un aspetto che non deve essere sottovalutato e che potrebbe fare la differenza agli occhi di utenti più esperti, attenti alla sicurezza del proprio dispositivo.

Ci sono certamente dei compromessi da accettare come la resa fotografica in notturna, la memoria interna non espandibile e un’autonomia non sempre convincente. È uno smartphone che può essere adatto a qualsiasi tipologia di utente tranne a quelli che desiderano uno smartphone ergonomico e compatto. Senza un prezzo di vendita ufficiale, risulta difficile capire quali saranno i rivali da contrastare. Paradossalmente se OnePlus dovesse posizionarlo tra i 600 e 700 euro, il vero concorrente potrebbe essere proprio OnePlus 7 Pro che su Amazon è attualmente venduto a 740 euro.

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