La disputa tra Apple e Spotify si infiamma, aggiornamenti dell'app sospesi su iPhone

La disputa tra Spotify e Apple nell'UE intensifica, con accuse di ostruzionismo da parte di Spotify. Apple non risponde alle accuse.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Nel mezzo di una disputa che dura da anni tra Spotify e Apple, la compagnia di streaming musicale ha accusato Apple di ostruzionismo, affermando che il gigante della tecnologia sta ignorando gli aggiornamenti inviati in conformità con una recente decisione dell'Unione Europea. Nonostante una multa di 2 miliardi inflitta ad Apple a proposito di vecchie lamentele da parte di Spotify riguardo alle regole dell'App Store, la situazione sembra essere in stallo.

In una email alla Commissione Europea ottenuta da The Verge, Spotify scrive che Apple "non ha né riconosciuto né risposto alla presentazione [dell'aggiornamento da parte] di Spotify" che porta le informazioni sui prezzi degli abbonamenti all'interno del software, bloccando di fatto così qualsiasi aggiornamento per gli utenti, persino per correggere bug o aggiungere altre funzionalità.

Spotify ha inviato un aggiornamento ad Apple il 5 marzo. Questa versione di app inserisce collegamenti al sito web di Spotify insieme alle informazioni sui prezzi delle diverse opzioni di abbonamento nella versione dell'UE del software, aggiornamento che può esimersi dall'utilizzare il sistema di pagamento di Apple. Questo cambiamento è stato apportato in risposta a una decisione emessa il giorno prima dalla Commissione Europea, che ha dichiarato che le regole di Apple sono "illegali" e ha ordinato ad all'azienda di Cupertino di iniziare a consentire agli sviluppatori di includere informazioni su "servizi di abbonamento musicali alternativi e più economici".

Apple ha risposto alla decisione il 4 marzo dicendo che avrebbe fatto appello e evidenziando una serie di "modi in cui Apple crea valore per Spotify, a costo zero per la loro azienda", tra cui questo punto:

"Il nostro team di revisione dell'app ha esaminato e approvato 421 versioni dell'app Spotify - di solito con un'approvazione il giorno stesso - e spesso accelera le revisioni su richiesta di Spotify".

Nell'email recuperata dalla testata americana, Spotify afferma di non aver ricevuto risposta da Apple dopo aver inviato l'aggiornamento.

L'azienda scrive che questo è "un altro esempio di come Apple, se non controllata, cercherà di aggirare e/o non rispettare la decisione della Commissione". Esorta inoltre la Commissione Europea a contattare Apple e richiedere che approvi le modifiche di Spotify.

"Date le precedenti azioni di Apple, Spotify è preoccupata che il ritardo di Apple sia intenzionale e mirato a ritardare o evitare del tutto la conformità", si legge nell'email.

"Dopo nove giorni ancora non abbiamo sentito nulla da Apple riguardo alla nostra presentazione dell'app per mostrare ai consumatori dell'UE i prezzi e un link al nostro sito web, cosa che ora siamo autorizzati a fare dalla decisione della Commissione Europea sul caso dello streaming musicale", ha dichiarato il portavoce di Spotify Jeanne Moran in una email a The Verge. "Il ritardo di Apple va contro la loro affermazione che riescono a revisionare le presentazioni delle app entro 24 ore, e contraddice anche i tempi di adozione che la Commissione ha stabilito".

Questa decisione è separata dai regolamenti del Digital Markets Act (DMA) per le grandi piattaforme tecnologiche che sono stati introdotti solo da circa una settimana, ma la Commissione Europea è già intervenuta in risposta a una delle decisioni di Apple legate al DMA. All'inizio di questo mese, Apple ha revocato la licenza di sviluppatore di Epic Games a causa delle critiche espresse dal CEO Tim Sweeney sul piano di conformità DMA di Apple. Epic Games ha poi riottenuto la licenza di sviluppatore giorni dopo, citando "un'indagine rapida" della Commissione Europea.

Ricordiamo che Apple chiede una percentuale del 30% su tutti gli acquisti effettuati tramite le applicazioni pubblicate su App Store e che utilizzano il sistema di pagamento di Apple, motivo per cui Spotify ha deciso diverso tempo fa di non offrire più il proprio abbonamento in-app agli utenti iPhone. Questi ultimi, in precedenza, pagavano un abbonamento a Spotify maggiorato per compensare la "tassa" Apple.