Project Aura: prende vita il nuovo team di Google dedicato ai wearable

Google non ha dichiarato nulla di ufficiale, ma secondo diversi report sarebbe in atto una profonda ristrutturazione della divisione wearable, che dovrebbe prendere il nome di Project Aura. Tra le novità il ritorno in seno a Google e l'assunzione di ex-ingegneri dell'innovativo Lab126 di Amazon.

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a cura di Alessandro Crea

"Glass and beyond": è questo il nuovo motto che dovrebbe essere stato adottato dalla rinnovata divisione wearable di Google.

A Mountain View ovviamente non si sono minimamente sbottonati sull'argomento, ma secondo diversi report sarebbe in atto una riorganizzazione profonda, denominata Project Aura, nel tentativo di ridare impulso e capacità di innovazione al settore degli indossabili di BigG, dopo che ormai a causa di alcuni errori strategici l'interesse sui Google Glass è di fatto crollato.

google glass

I continui ritardi e rinvii nella produzione della versione consumer e i prezzi elevati di quella destinata agli sviluppatori (con conseguente interruzione delle vendite a gennaio per mancanza di richieste) non hanno infatti giocato a favore di quello che in un primo tempo doveva essere la punta di diamante dei progetti innovativi ed è invece naufragato tra ingenuità ed entusiasmo "nerd".

Ora però Google avrebbe in mente di rilanciare l'attività della divisione riorganizzandola in profondità. Il primo intervento riguarda anzitutto il ritorno del team in seno alla casa madre, al fine di facilitare un maggior interscambio con altri progetti innovativi come quello sulla realtà virtuale, Cardboard.

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La seconda novità è l'assunzione di diversi nuovi profili di cui almeno tre, tra quelli noti, provengono dal famoso Lab126 di Amazon, l'incubatore di idee innovative in ambito hardware del colosso statunitense.

In particolare si sa che sono arrivati Dima Svetlov, il cui profilo LinkedIn dice ha lavorato al TV Stick per lo streaming video e da maggio scorso responsabile dello sviluppo del software, Amir Frenke entrato nel mese di giugno come direttore dello sviluppo del software e Tina Chen, uscita dal Lab126 ad agosto dopo aver lavorato su TV streaming box e su Echo, l'assistente domestico intelligente.