Qualcomm e la regola del quattro: 4G e 4K sono solo l'inizio

Qualcomm è in prima linea per democratizzare due tecnologie che guideranno il mercato mobile nei prossimi anni: 4G e 4K. Ne abbiamo parlato con Roberto Di Pietro e Fabio Iaione, dirigenti europei del colosso statunitense.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Risoluzione 4K e connettività 4G sono i principali temi che hanno già iniziato a guidare una rivoluzione senza precedenti nell'ambito della telefonia mobile. Tra le aziende in prima linea nel definire il futuro del settore c'è senza dubbio Qualcomm.

La tecnologia 4G e il moltiplicarsi delle bande che i chip RF devono supportare - clicca per ingrandire

Nel corso di un evento milanese Roberto Di Pietro, vicepresidente per il business development di Qualcomm Europe, ha spiegato che l'adozione delle reti 4G sta tenendo un ritmo mai visto prima, quattro volte superiore a quello del 3G e questo, di conseguenza, sta portando a una rapida democratizzazione dell'LTE, con terminali compatibili a prezzi a partire da circa 130 euro.

L'adozione del 4G è più rapida di quella del 3G - clicca per ingrandire

Merito anche di Qualcomm, che negli anni ha investito costantemente in ricerca e sviluppo per migliorare sia i modem Gobi che i processori Snapdragon. A breve arriveranno sul nostro mercato i primi terminali LTE Category 6, capaci di garantire velocità di picco fino a 300 Mbps. Poi si punterà all'LTE Category 9, a 450 Mbps. E tutto ciò avverrà più rapidamente di quanto si possa pensare, dato che già si parla di tecnologia 5G (10 Gbps) nel 2020.

Velocità che permetteranno non solo una navigazione sempre più veloce sul web e all'interno delle applicazioni, ma anche nuove soluzioni di trasmissione ad alta qualità, persino in 4K, come l'LTE Broadcast (già testato con successo), un sistema di trasmissione "one-to-many" che consente di vedere contenuti anche in luoghi affollati, senza limiti di connessioni contemporanee. Per esempio se vi trovate in uno stadio per vedere la vostra squadra del cuore, con l'LTE Broadcast sarà possibile guardare senza attese il replay di un'azione importante o un calcio di rigore, servito direttamente da chi ha organizzato l'evento. Insomma, LTE Brodcast si presenta come una tecnologia in grado di allargare la platea dei cosiddetti "broadcaster" di contenuti e spalancare le porte a nuove esperienze.

Snapdragon 805, un concentrato di tecnologia - clicca per ingrandire

L'evoluzione della connettività non può tuttavia prescindere dai passi avanti nei chip, sempre più complessi e potenti, e dall'aumento delle risoluzioni. Fabio Iaione, senior director del Business Development di Qualcomm Europe ci ha spiegato che il "futuro è 4K", non solo sulle TV ma anche su smartphone e tablet. Per questo l'azienda statunitense ha creato un chip come lo Snapdragon 805, un progetto ancora più potente rispetto all'attuale Snapdragon 801.

Si tratta di un SoC quad-core Krait 450, capace di operare ad alta frequenza, affiancato da una GPU Adreno 420 che è fino al 40% più veloce dell'attuale Adreno 330. Una GPU che supporta la tessellation in hardware e i geometry shader per un rendering più realistico di scene e oggetti. Non manca la decodifica hardware di video con codec 4K HEVC (H.265), che permette di gestire contenuti ad alta risoluzione garantendo una perdita di qualità inferiore ai codec precedenti.

23 milioni di smartphone 4K distribuiti nel 2015. Bisogna crederci? - clicca per ingrandire

Così l'impegno di Qualcomm per i prossimi anni sarà quello di democratizzare il 4K, diffondendolo nel mercato mobile. Secondo Display Search nel 2015 verranno distribuiti 41 milioni di smartphone con schermi WQHD (2560 x 1440) e 23 milioni di prodotti con pannelli 4K (3840 x 2160), sulla spinta della richiesta dei consumatori che - a detta di Qualcomm - mettono in cima alla lista delle priorità proprio la risoluzione dei display.

I consumatori vogliono schermi con risoluzioni sempre maggiori - clicca per ingrandire

In molti però si domandano se serva davvero raggiungere risoluzioni così elevate nello spazio di pochi pollici, d'altronde i migliori schermi in circolazione non permettono di vedere i pixel e offrono un'immagine nitida e di qualità. Qualcomm afferma che è necessario e che vedremo la differenza. L'azienda ci ha parlato infatti di quella che è definita "hyperacuity". In poche parole mentre un occhio umano medio può discernere fino a circa 344 PPI (pixel per pollice), in verità il nostro apparato visivo - compreso il cervello - è in grado di cogliere un numero di dettagli 10 volte maggiore rispetto a quanto pensiamo.

Secondo Qualcomm il nostro apparato visivo è in grado di cogliere la differenza tra risoluzioni Full HD, 2K e 4K, anche su schermi di piccole dimensioni - clicca per ingrandire

Si parla in questo caso di acutezza visiva, ovvero la capacità dell'occhio di risolvere e percepire dettagli fini di un oggetto e dipende direttamente dalla nitidezza dell'immagine proiettata sulla retina. Saremo perciò in grado di distinguere la differenza qualitativa tra gli schermi attuali e quelli 2K e 4K, pur non vedendo in nessun caso i pixel. È proprio il caso di dire "staremo a vedere".