Qualcomm combatte gli ecosistemi chiusi con un nuovo ecosistema chiuso

Snapdragon Seamless, tecnologia per la comunicazione tra dispositivi multi-piattaforma, serve a combattere gli ecosistemi chiusi ma funziona solo su chip Qualcomm.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Nel frenetico mondo del progresso tecnologico, la necessità di interoperabilità senza soluzione di continuità è più grande che mai. Secondo la Connected Costumer survey 2023 di Deloitte, la famiglia americana media comprende almeno 21 dispositivi connessi e supponiamo la media non sia così diversa in Europa.

Riconoscendo questa crescente esigenza, Qualcomm ha fatto un enorme passo avanti presentando Snapdragon Seamless durante lo Snapdragon Summit che si sta tenendo a Maui in questi giorni. Questa tecnologia multipiattaforma promette di abbattere le barriere che da tempo affliggono gli utenti con dispositivi diversi di produttori diversi. Il problema? Serve ovviamente un chip Qualcomm perché funzioni. 

Pur disponendo di una moltitudine di gadget digitali, spesso essi non riescono a comunicare in modo efficiente, soprattutto quando provengono da produttori diversi. Il risultato è una frustrante mancanza di compatibilità, che può limitare la scelta dei consumatori e creare un senso di intrappolamento, costringendo gli utenti a entrare nell'ecosistema di uno specifico produttore per garantire che i loro dispositivi funzionino in modo armonioso.

Con Snapdragon Seamless, Qualcomm compie un passo avanti nell'affrontare questo problema. Questa innovazione facilita la coesistenza di smartphone, tablet, laptop, automobili e non solo, indipendentemente dai sistemi operativi sottostanti. Apre la strada a esperienze multi-dispositivo migliorate ed estese che promettono di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i nostri strumenti digitali.

Alcune delle interessanti possibilità offerte da Snapdragon Seamless includono la possibilità per mouse e tastiere di funzionare in armonia su PC, smartphone e tablet, per esempio. Gli utenti possono trascinare e rilasciare file e finestre su vari tipi di dispositivo, abbattendo le barriere e ottimizzando la produttività. Anche gli auricolari possono commutare in modo intelligente in base alla priorità di una sorgente audio, eliminando la necessità di continue regolazioni manuali.

Dino Bekis, VP and GM wearables and mixed signal solutions, ha sottolineato la natura incentrata sull'utente di Snapdragon Seamless. 

"Snapdragon Seamless abbatte fondamentalmente le barriere tra OEM, dispositivi e sistemi operativi. È l'unica soluzione cross-device che mette veramente l'utente al primo posto", ha dichiarato. 

Snapdragon Seamless non è limitato ai dispositivi mobili, anche se è già incorporato nelle più recenti piattaforme di Qualcomm, tra cui lo Snapdragon 8 Gen 3 e Snapdragon X Elite. Inoltre, questa tecnologia innovativa si estenderà presto alle piattaforme XR (Extended Reality), Auto e IoT (Internet of Things), promettendo un futuro più interconnesso ed efficiente.

La collaborazione è il cuore di Snapdragon Seamless e Qualcomm ha già stretto partnership con i principali operatori del settore, tra cui Microsoft, Google (Android), Xiaomi, Honor, Lenovo e Oppo. Insieme, si impegnano a consentire esperienze multi-dispositivo attraverso Snapdragon Seamless, con piani per piattaforme di dispositivi globali in fase di lancio già da quest'anno.

Per quanto questo sia un passo nella giusta direzione, non dobbiamo però dimenticarci della realtà del mercato. Quanti consumatori utilizzano solamente prodotti mossi da chip Qualcomm? Sebbene Snapdragon Seamless prometta di ampliare i confini e permetta una migliore collaborazione tra prodotti di marchi diversi, la tecnologia è limitata ai gadget mossi da chip Qualcomm.

L'azienda americana sembra essere aperta all'ampliamento della soluzione verso prodotti mossi da chip di terze parti, tuttavia ci deve essere in primo luogo la volontà di tali aziende di aprire i cancelli dei propri ecosistemi. E questo è tutto fuorché scontato.

Non ci resta che continuare a seguire questi sviluppi per capire, alla fine dei conti, che impatto avrà questa tecnologia nella vita di tutti i giorni.