Recensione Modhouse Argon MKIII, cuffie per intenditori al giusto prezzo

Le cuffie Modhouse Argon MkIII risultano essere cuffie estremamente versatili, che si adattano bene a scenari di uso in gioco ma anche per ascolto di musica con un altissimo livello qualitativo.

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a cura di Filippo Solari

Nota sull'autore - Contributo dalla Community di Tom's

Filippo Solari fa parte del Forum di Tom's Hardware, conosciuto con il nickname di "filoippo97". Studente di ingegneria elettronica all'Università di Genova, appassionato di audio, Hi-Fi e Signal Processing.

Modhouse è una piccola azienda statunitense composta da una sola persona, che svolge modifiche qualitative ed estetiche a una cuffia che negli anni si è confermata essere il paradiso del modder per la facilità con cui è personalizzabile e migliorabile soprattutto per quanto riguarda il sonoro, la Fostex T50RP MK III.

La cuffia che abbiamo provato per voi ha come base proprio la Fostex, ma un suono radicalmente diverso e migliorato grazie ad una serie di interventi su driver e telaio. Prende il nome di Argon MK III ed è venduta a un prezzo di partenza di 245 dollari, che possono salire fino a 375 includendo i vari optional disponibili.

Qualità costruttiva e materiali

La cuffia ricalca abbastanza fedelmente le linee della cuffia base - a differenza per esempio delle Mr.Speakers Alpha dog, riprogettate anche da un punto di vista estetico, ma son stati apportati miglioramenti netti in varie zone: i pad del nostro sample, che si possono selezionare tra un'ampia vasta di opzioni disponibili, sono prodotti dall'azienda ZMF, leader nella produzione di pad di lusso, e sono realizzati in pelle d'agnello. Sono disponibili anche in altre varianti, tra cui la pelle di toro e la finta pelle, decisamente un plus non da poco se si considera che le cuffie che adottano pelle vera sono molto rare, indipendentemente dalla fascia di prezzo. Questo particolare contribuisce ad alzare il livello qualitativo, nonostante il prezzo basso.

Si nota inoltre l'aggiunta di una banda in alcantara nella parte superiore, che aiuta a distribuire meglio il peso sulla testa. Per il telaio è stato impiegato alluminio, in modo da sostenere i padiglioni, e plastica di alta qualità per i padiglioni stessi, lavorata con un effetto metallo spazzolato. Ultima nota va ai cavi cuffia, ben tre di cui due con jack da 3,5mm (uno dei due prodotto dalla V moda) e uno da 6,35mm, lunghi rispettivamente 1.2, 2 e 3 metri. Fornita nella confezione anche un'elegante custodia di trasporto rigida con rivestimento interno in velluto.

Comodità

Montati i pad opzionali, scelta che consigliamo di fare in quanto vanno a incidere non solo sotto al punto di vista del comfort, ma anche per quanto riguarda l'acustica, la comodità è davvero ottima anche per chi porta occhiali: la cuffia non ha una pressione eccessiva e l’ampia superficie di appoggio dei morbidi pad contribuisce a rendere la calzata molto comoda anche per diverse ore. A differenza della finta pelle, la pelle vera non scalda eccessivamente ma tende a mantenere neutra la temperatura della zona a contatto, aumentando il comfort.

L'orecchio entra davvero bene all'interno del pad, molto ampio e profondo. Il peso, nella nostra configurazione, è di 423 grammi ma è distribuito in maniera tale da essere più comoda di moltissime cuffie che pesano solo due etti, e in generale può essere considerata leggera se si pensa che è una cuffia magneto-planare. Per quanto riguarda i cavi in dotazione, abbiamo preferito usare i più economici cavi Fostex rispetto al V moda, in quanto il posizionamento del connettore sul lato del padiglione, rende preferibile l'uso di connettori angolati a 90 gradi e non a 120 gradi. In questo modo si evita anche di aumentare lo spessore potendo inoltre sfruttare il meccanismo di blocco presente solo nei cavi originali.

Qualità audio

Grazie alle personalizzazioni, la qualità audio è notevolmente migliorata rispetto alla cuffia di partenza: può tranquillamente essere paragonata a cuffie nella fascia dei 500-600 euro. Tra le caratteristiche peculiari si notano sicuramente un basso in rilievo e con un grandissimo impatto, ma che non sporca il resto della gamma che rimane molto dettagliata e precisa. La resa non è troppo distante da quella di una HiFiman HE-560 in questa porzione di spettro, comunque superiore per dettaglio musicale, quindi con una certa linearità che si estende fino agli alti.

Il suono è dunque tendente al caldo, e degna di nota è la resa dello spazio che è estremamente ampio, tra i più ampi ottenibili al giorno d'oggi in cuffie di questo tipo. Ciò le rende davvero eccezionali anche per usi come il gaming o la visione di film, dal momento che pure la direttività dei suoni è estremamente curata. È un suono molto rilassante e divertente, con più bassi di qualsiasi altra cuffia che abbiamo mai provato ma resi davvero in modo pulito, con un'impressione molto realistica dello spostamento d'aria dovuto, per esempio, al colpo su una grancassa. L'isolamento fornito è buono considerando che è una semichiusa, permettendo un discreto abbattimento dei rumori esterni e viceversa una scarsa perdita della musica verso l'esterno, sebbene ovviamente non al pari di una cuffia totalmente chiusa o di una dotata di riduzione attiva dei rumori.

Portabilità e "pilotabilità"

Le Modhouse Argon MkIII sono delle cuffie che risaltano per la loro qualità audio nella fascia di prezzo in cui sono collocate, ma che necessitano di attenzioni per quanto riguarda il dispositivo a cui vengono collegate: ciò è dovuto alla scarsa sensibilità che rende necessario l'uso di un amplificatore anche abbastanza robusto; se non correttamente pilotate, si rischia infatti di avere una qualità molto bassa.

Consigliamo almeno 300mW RMS per canale sui 50 ohm, ma nel caso di abbinamenti con dispositivi di maggiore potenza, non potrete che ottenere ulteriori benefici. Nel caso di uso domestico, il consiglio va sul famoso combo Schiit Modi e Schiit Magni, mentre per un uso portatile l'ideale sarebbe il FiiO A5, sebbene le dimensioni e il design delle cuffie non siano esattamente quelli che uno vorrebbe definire portatili. Per dare un riferimento, usando un FiiO X3 MK III, non siamo riusciti ad ottenere volumi elevati nemmeno portando il volume al massimo, pertanto dubitiamo che qualsiasi scheda audio interna riesca a gestirle senza supporto da parte di un amplificatore esterno. Il nostro sistema di riferimento composto da un Teac UD-503 è stato invece in grado di gestirle in maniera più che adeguata.

Verdetto

Tolta la difficoltà di pilotaggio, le Modhouse Argon MkIII risultano essere cuffie estremamente versatili, che si adattano bene a scenari di uso in gioco ma anche per ascolto di musica con un altissimo livello qualitativo, quando propriamente alimentate superiore a quello ottenibile con una Sennheiser HD600 per esempio. Se si cerca una cuffia con un basso un poco in evidenza e se avete una sorgente di qualità, la Argon MK III risultano essere una delle migliori scelte per questa fascia di prezzo.