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a cura di Saverio Alloggio

Xiaomi PocoPhone F1

 

Xiaomi punta soprattutto sulla piattaforma hardware in questo PocoPhone F1, praticamente l'unico smartphone con prezzo di fascia media a offrire lo Snapdragon 845.

Xiaomi PocoPhone F1

CONTRO: Resa fotografica in notturna; manca l'NFC; visibilità all'aperto dello schermo

VERDETTO: 329 euro rappresentano una cifra davvero contenuta rispetto a quanto offerto da PocoPhone F1. Xiaomi ha dovuto fare alcune rinunce per mantenere il prezzo su questo livello, ma siamo certamente di fronte a uno dei principali smartphone best-buy per la seconda parte del 2018.

PocoPhone F1 è l'ennesima scommessa di Xiaomi. L'azienda cinese è riuscita infatti a integrare in questo smartphone una piattaforma hardware da top di gamma (Snapdragon 845, 6 GB di RAM) rimanendo nella fascia di prezzo dei dispositivi di fascia media. Per acquistarlo si parte infatti da 329 euro, una cifra quasi anacronistica in un mercato in cui i prodotti premium oscillano ormai attorno ai 1.000 euro.

Xiaomi ha ovviamente dovuto fare delle rinunce rispetto a dispositivi come Huawei P20 Pro, Samsung Galaxy S9, iPhone X. Come sempre in questi casi però, il punto sta nel comprendere cosa sia effettivamente necessario in uno smartphone per garantire un'esperienza d'uso soddisfacente. Esattamente come abbiamo titolato, PocoPhone F1 convince meno in alcuni ambiti, ma questi non gli impediscono di imporsi come best-buy nella seconda parte del 2018.

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Costruzione ed ergonomia

La scocca di PocoPhone F1 va controcorrente. È infatti realizzata in policarbonato, un materiale che ormai sta scomparendo anche dagli smartphone di fascia media e bassa. La scelta di Xiaomi è stata comunque oculata, come spiegato dalla stessa azienda cinese in fase di presentazione del dispositivo.

Leggi anche: Xiaomi Poco F1: si parte da 329 euro, la nostra anteprima

Da una parte il policarbonato ha consentito di contenere i costi rispetto a metallo, alluminio e vetro. Dall'altra parte Xiaomi ha badato soprattutto alla concretezza, utilizzando un materialmente certamente meno soggetto a rotture in caso di urti o cadute accidentali. Ne è scaturito uno smartphone che, tra le mani, restituisce una sensazione di assoluta solidità, complice anche il peso di 180 grammi, che si sente tutto.

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La back cover non trattiene le impronte grazie alla finitura opaca. La variante cromatica Steel Blue, oggetto della nostra recensione, è davvero d'impatto dal vivo e personalmente ho apprezzato molto che il frame laterale sia dello stesso colore della parte posteriore. PocoPhone F1 si tiene bene tra le mani, non risulta scivoloso e i pulsanti fisici (volume e accensione) così come il sensore biometrico sono perfettamente raggiungibili con le dita.

Sulla parte frontale le cornici sono ridotte (comunque sufficienti a evitare tocchi involontari sullo schermo) e c'è il notch, peraltro particolarmente pronunciato. La dual-camera posteriore è leggermente sporgente, senza però inficiare minimamente l'ergonomia. In generale comunque, la sensazione al tatto è lontana dai dispositivi premium. Da segnalare, infine, il fatto che Xiaomi includa nella confezione di vendita una cover morbida in TPU, una gradita sorpresa considerando anche il prezzo di listino contenuto.

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Schermo e audio

PocoPhone F1 può contare sul solito pannello IPS LCD che abbiamo già visto a bordo di tanti smartphone Xiaomi. In questo caso si tratta di un display con diagonale da 6,18 pollici, risoluzione pari a 1.080 x 2.246 e rapporto di forma in 18.7:9. È uno schermo di buon livello considerando la fascia di prezzo in cui è collocato lo smartphone, con una resa generale oggettivamente inferiore rispetto ai dispositivi premium.

Presenta comunque buoni angoli di visuale e una riproduzione cromatica fedele. Ciò che mi ha convinto meno però è la visibilità all'aperto, complice una luminosità non elevatissima e, soprattutto, un vetro anteriore particolarmente riflettente (anche se caratterizzato da un efficace trattamente oleofobico). Nelle giornate particolarmente assolate, qualche difficoltà di troppo la si nota.

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La parte audio è affidata allo speaker posizionato sul lato inferiore che però, durante la riproduzione multimediale, è affiancato anche dalla capsula auricolare. Ne viene fuori un volume elevato, con una qualità nella media. Buona l'esperienza in chiamata e attraverso il jack audio da 3.5 mm, integrato sul lato superiore.

Ho trovato un pò ballerina la ricezione, in alcuni frangenti. Potrebbe trattarsi di un'acerbezza della parte software, tant'è che gli aggiornamenti ricevuti in queste settimane hanno nettamente mitigato questo aspetto. Ci riserviamo di ritornare su questo punto, magari con un approfondimento. In ogni caso, la connettività è abbastanza completa (Bluetooth 5.0, Wi-Fi ac Dual-Band, supporto Dual-SIM, radio FM), peccato per l'assenza dell'NFC e del 4G+.

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Prestazioni e autonomia

Beh, da questo punto di vista poco da dire. Xiaomi ha scelto lo Snapdragon 845 accoppiato a 6 GB di RAM e a 64/128 GB di storage (standard UFS 2.1). Una piattaforma hardware che abbiamo visto in azione su tanti smartphone di fascia alta nel 2018, e che anche in questo PocoPhone F1 non tradisce le aspettative.

Schermo 6,18 pollici, 1.080 x 2.246, 403 ppi, IPS LCD, 18.7:9, Gorilla Glass
SoC Snapdragon 845
GPU Adreno 630
RAM 6 GB
Storage 64/128 GB espandibili tramite micro-SD
Fotocamera posteriore Dual-camera, 12 MP f/1.9 + 5 MP f/2.0, Dual Flash LED, EIS, registrazione video 4K 30 fps
Fotocamera anteriore 20 MP f/2.0, registrazione video Full-HD 30 fps
Connettività Wi-Fi ac Dual-Band, Bluetooth 5.0, GPS A-GLONASS BDS, radio FM, Dual-SIM
Reti LTE cat.16, bande 1, 3, 5, 7, 8, 20, 38, 40, 41
Sicurezza Sensore biometrico sul retro, riconoscimento del volto
Batteria 4.000 mAh
Ricarica USB Type-C, ricarica rapida con standard Quick Charge 3.0
Sistema operativo Android 8.1 Oreo personalizzato con MIUI 9.6
Dimensioni 155.5 x 75.3 x 8.8 mm
Peso 180 grammi
Colori Steel Blue, Rosso Red, Graphite Black
Prezzo 329 euro 6/64 GB, 399 euro 6/128 GB

Lo smartphone è sempre fluido e scattante, in grado di offrire prestazioni di alto livello anche durante le operazioni più complesse. Nessun problema in ambito gaming, grazie all'ottima GPU Adreno 630. Considerando la fascia di prezzo in cui è collocato PocoPhone F1, la piattaforma hardware è certamente il suo principale punto di forza.

Ottime notizie anche per l'autonomia. Con il mio utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, circa 1 ora di telefonate), sono riuscito quasi sempre a toccare le 5 ore di schermo acceso, anche durante le giornate di IFA 2018 con PocoPhone F1 utilizzato in modalità hotspot. 

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La batteria da 4.000 mAh fa dunque egregiamente il proprio dovere, e in generale questo smartphone vi consentirà sempre di coprire agevolmente la giornata. Peraltro, cosa non da poco, c'è anche il supporto alla ricarica rapida attraverso lo standard Quick Charge 3.0, una possibilità che può rivelarsi molto comoda in tanti frangenti.