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Redmi Pad recensione, (quasi) il miglior tablet di fascia media

Redmi Pad dovrebbe essere il vostro prossimo tablet? Scopritelo nella nostra recensione completa!

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Presentato dall'azienda cinese come alternativa economica a Xiaomi Pad 5, Redmi Pad è un tablet dall'ottimo rapporto qualità/prezzo presentato durante l'evento di lancio della gamma Xiaomi 12T.

Design moderno, specifiche equilibrate e un software personalizzato dal brand appositamente per gli schermi grandi sono bastati a renderlo un prodotto di successo? Redmi Pad dovrebbe essere il vostro prossimo tablet?

I tablet economici sono più belli che mai

Il design di Redmi Pad non è forse tra i più originali ma di certo è moderno e molto piacevole sia alla vista che alla mano. Non si discosta molto dai più recenti iPad, dal tablet Xiaomi che l'ha preceduto o dalla concorrenza, come per esempio Oppo Pad Air.

La scocca posteriore piatta è realizzata in lega di magnesio opaca e questo rende Redmi Pad leggero, resistente e soprattutto restituisce quella freschezza tipica del metallo che fa sembrare il tutto decisamente più costoso di quello che in realtà non è.

Bordi piatti, angoli arrotondati e posizionamento di tasti, speaker e porta USB Tipo-C seguono il copione ormai diventato standard per i moderni tablet. È un peccato il tasto di accensione non integri un lettore di impronte digitali, ciò vi obbligherà a dover immettere pin, password o sequenza ogni volta che vorrete utilizzare Redmi Pad.

La sporgenza che contiene la fotocamera posteriore e che riprende il design di Xiaomi 12T fa traballare leggermente il tablet quando appoggiato su una superficie piana, ma non così tanto da essere un problema durante l'utilizzo.

Il display dagli angoli leggermente arrotondati è circondato da delle cornici abbastanza sottili da dare a Redmi Pad un tocco moderno ma non così tanto da risultare fastidiose, è molto facile reggere il tablet senza interagire erroneamente con lo schermo grazie alla sufficiente superficie lasciata per fare presa. La simmetria di tutte e quattro le cornici rende il display da 10,61" estremamente bello ed immersivo.

Si tratta di un pannello IPS LCD a 10 bit con risoluzione 1200x2000 pixel, il quale nella nostra prova è risultato sempre sufficientemente brillante (nonostante soli 400 nit di luminosità massima dichiarata) e che è in grado di riprodurre 1 miliardo di colori.

A differenza di altri prodotti in questa fascia di prezzo, Xiaomi ha sfoderato un asso dalla propria manica per rendere l'esperienza utente ancora più piacevole: lo schermo è in grado di raggiungere 90Hz di frequenza di aggiornamento e questo fa davvero la differenza. Su una diagonale ampia come questa il fatto che le animazioni e l'interfaccia si muovano a più di 60Hz si sente davvero tantissimo.

È un gran bel display. I colori sono vivaci, i contrasti molto buoni anche se non assoluti come con i pannelli AMOLED ed il supporto ai contenuti ad alta gamma dinamica è godibile anche se la bassa luminosità massima non permette una vera e propria esperienza HDR a tutti gli effetti. Ogni tanto mi è capitato di notare una sensibilità del touch leggermente più bassa spostandomi verso gli angoli del display ma nulla che rendesse problematico l'uso di Redmi Pad.

Rispetto a Xiaomi Pad 5 manca il supporto all'input tramite stylus attivo, tenetelo a mente se la vostra idea è quella di utilizzare il tablet anche per scrivere a mano o disegnare in futuro.

L'hardware di cui si ha bisogno, non quello che si vorrebbe

Non fraintendete il titolo di questo paragrafo, Redmi Pad è un prodotto molto valido e, come ho scritto in apertura, anche estremamente equilibrato. Tuttavia l'approccio di Xiaomi in questo caso è stato quello del "quanto basta" senza andare a puntare su grandi numeri da sfruttare per il marketing. Al cuore di questo tablet troviamo infatti un SoC MediaTek Helio G99 accompagnato da 4GB di RAM (+2GB virtuali) e 128GB di memoria interna espandibile tramite MicroSD.

La memoria per i propri dati è più che abbondante per l'utente medio e, in caso di necessità, l'espandibilità con scheda MicroSD permetterà a chiunque di salvare tutti i file multimediali di cui si può avere bisogno. La RAM, per quanto sembri poca nel 2022, è sufficiente per qualsiasi tipo di applicazione, anche giochi moderni o app in schermo condiviso. Certo, non aspettatevi di aprire 20 app e di tornare alla prima trovandola ancora aperta, ma si tratta di un caso d'uso molto raro. Se ciò descrive le vostre necessità dovreste puntare ad un tablet di fascia decisamente più alta.

Il chip MediaTek non è ovviamente il primo della classe ma è in grado di gestire in modo rapido tutte le operazioni quotidiane ed anche un po' di gaming. League of Legends TFT e Genshin Impact sono perfettamente giocabili come praticamente anche gli altri titoli presenti sul Google Play Store, anche se molto spesso dovrete abbassare il dettaglio grafico ed accontentarvi di oscillare tra i 30 ed i 60 fps.

L'obiettivo di Xiaomi era però quello di realizzare un tablet per utilizzo multimediale e per la famiglia, non una macchina da gioco, e il chip MediaTek scelto ha dimostrato anche nei benchmark di poter superare la concorrenza Qualcomm in questa fascia di prezzo.

Geekbench 5 Geekbench ML 3Dmark PCMark Work 3.0 Speedometer 2.0 Jetstream 2
Single core Multi core CPU GPU NNAPI Wild Life Extreme Wild Life Extreme Stress Test Wild Life Wild Life Stress Test Performance Battery - -
Redmi Pad 549 1901 236 458 Crash 337(2,00 fps) 345 - 339(98,3%) 1243(7,40 fps) 1250 - 1237(99%) 9554 13:20 38,48 (±0,15) 55198
Oppo Pad Air 379 1557 185 255 192 125(0,70 fps) 124 - 122(98,4%) 447(2,70 fps) 451 - 447(99,1%) 6433 14:17 40,19 (±0,31) 46977
realme pad 331 1220 146 202 Crash - - 691(4,10 fps) 695-692(99,6%) 7128 12:57 26,8 (±1,1) 29794
Xiaomi Pad 5 789 2702 343 1120 552 - - 3436(20,60 fps) 3437 - 3410(99,2%) 11303 12:46 56,7 (±0,93) 70290

I quattro speaker certificati Dolby Atmos sono molto buoni, decisamente migliori di quelli di uno smartphone, e si allineano con i diretti concorrenti per potenza e qualità. Ovviamente non aspettatevi il livello di chiarezza e volume di un iPad Pro o di un Galaxy Tab S8 che occupano uno spazio completamente diverso nel mercato dei tablet.

Le due fotocamere da 8MP sono ok, come spesso diciamo provando questi prodotti sono perfette per videochiamate, alcuni scatti veloci da utilizzare come promemoria e per la scansione dei documenti. Il fatto che la fotocamera frontale abbia un angolo di visione di 105° è un bel bonus ma entrambe sono limitate alla registrazione video 1080p a 30fps.

Molto buona, al contrario, la batteria da ben 8000mAh. L'autonomia che abbiamo verificato nella vita di tutti i giorni garantisce di poter utilizzare il tablet tranquillamente per 7-8 ore al giorno per 2 o anche 3 giorni di fila. Con un utilizzo sporadico come media player da divano o per la navigazione web veloce si riesce tranquillamente a raggiungere e superare una settimana di autonomia con una singola ricarica.

Questo risultato che contraddice il nostro benchmark PCMark 3.0 Battery che lo ha posizionato al di sotto di Oppo Pad Air, mentre nell'uso quotidiano Redmi Pad resiste alcune ore in più grazie forse alla più ampia batteria ed al consumo ridotto del chip MediaTek quando sottoposto a stress medio-alto.

Parlando di ricarica, Redmi Pad supporta al massimo 18W di potenza in ingresso, questo significa che per ricaricare la batteria dovrete avere una discreta pazienza. Ovviamente, se siete di fretta, basteranno un paio di decine di minuti per avere abbastanza autonomia residua per superare una giornata d'uso.

Android "L" non è un'alternativa ma una necessità

Il software a bordo di questo Redmi Pad è lo stesso che si trova su Xiaomi Pad 5: Android 12 con personalizzazione MIUI 13 for Pad. Ovviamente il brand ha adattato la propria interfaccia a questa diagonale del display ma in più di un'occasione sembra quasi di avere tra le mani un grande smartphone e non un vero e proprio "PC replacement".

Le cartelle di app mostrano più icone, è presente una dock nella parte bassa della home che mostra le ultime tre app utilizzate e molte applicazioni utilizzano l'ormai conosciuto layout a due colonne. Ci sono ancora, tuttavia, molti aspetti su cui dover lavorare.

L'utilizzo di due applicazioni a schermo diviso è possibile praticamente solo in orizzontale. In verticale invece che dividere il display in parte alta/bassa il software mantiene la divisione in destra/sinistra con il conseguente risultato di avere sue app affiancate praticamente inutilizzabili. È però possibile avviare un'app in finestra flottante in modo semplice e comodo, di questo dobbiamo dare atto a Xiaomi, tuttavia è qualcosa che si può fare anche con gli smartphone del marchio.

A differenza di altri competitor, Xiaomi è stata intelligente ed ha implementato un modo personalizzato di richiamare la dock della home sopra qualsiasi app per un rapido multitasking, anche se non funziona proprio in modo intuitivo. Se solo ci fosse stata una soluzione standard per fare tutto ciò...

Spero abbiate colto il mio sarcasmo. Google ha lavorato su una versione di Android 12 chiamata Android 12L che è stata pensata esattamente per i display dalle grandi dimensioni e porta con se numerose ottimizzazioni che rendono l'utilizzo di foldable e tablet decisamente migliore. Speriamo che Xiaomi con la MIUI 14 for Pad scelga di utilizzare quello che teoricamente sarà Android 13L (non ancora annunciato ma sicuramente in lavorazione).

Il Redmi Pad è perfettamente utilizzabile e dopo pochi minuti di utilizzo ci si abitua al modo in cui si deve operare. Se non avete mai utilizzato un prodotto con Android 12L o uno dei più recenti tablet Samsung difficilmente vi accorgerete di quanto il modo di interagire con la UI sia migliorabile, ma conoscendo l'alternativa ci si rende conto che sugli schermi dalla grande diagonale la versione "L" di Android dovrebbe essere un requisito non un'alternativa.

Conclusioni

Tirando le somme di questa recensione possiamo dire che Redmi Pad è probabilmente il migliore tablet nella sua fascia di prezzo. Il software potrebbe essere migliorato ma a livello hardware Xiaomi ha trovato un ottimo bilanciamento che accontenterà tutti gli acquirenti.

I concorrenti diretti sono Oppo Pad Air, che ha i suoi pro e contro e non è necessariamente meglio o peggio in assoluto, e lo stesso Xiaomi Pad 5 che a mesi dalla sua presentazione è ormai calato di prezzo posizionandosi pericolosamente vicino a Redmi ma con hardware migliore e supporto ad accessori esterni come tastiera e pennino.

Se il vostro interesse è quello di trovare un tablet capace per l'utilizzo "da divano" Redmi Pad è forse la vostra migliore alternativa. Guardare film, video, serie TV, navigare in rete, scorrere sui social, leggere le mai o gli eBook, tutte queste attività sono eseguite in modo eccellente dal tablet e persino un po' di gaming per impiegare il tempo libero è concesso.

Se siete alla ricerca di un'alternativa al PC o ad un sistema in grado di permettervi di fare di più, come scrivere, disegnare, modificare foto e tagliare video, questo non è il prodotto per voi ma questa non è nemmeno la fascia di prezzo giusta in cui cercare.

Voto Recensione di Redmi Pad



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Ben costruito

  • Display risoluto con bei colori

  • Display a 90Hz

  • Prestazioni sufficienti per la maggior parte delle attività

  • Batteria di lunga durata

  • 4 speaker Dolby Atmos

Contro

  • Ricarica completa che richiede tempo

  • Software da adattare maggiormente al grande display

  • Manca supporto a stylus

Commento

Informazioni sul prodotto

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