Android 12: tutte (ma proprio tutte) le nuove funzionalità

Android 12 è finalmente qui: abbiamo testato con mano e raccolto per voi tutti i cambiamenti introdotti a bordo dei dispositivi Google Pixel.

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a cura di Francesca Fenaroli

Android 12, il nuovo sistema operativo di Google, è stato rilasciato in versione AOSP a inizio ottobre dopo mesi di beta, ma si mostra finalmente in tutta la sua gloria sui nuovi Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro, così come sugli altri Pixel compatibili.

Mentre gli smartphone di altri brand dovranno aspettare ancora qualche mese per le rispettive personalizzazioni di Android 12, i possessori di un Pixel possono già esplorare tutte le nuove funzionalità della versione stock del nuovo sistema operativo.

Abbiamo quindi testato con mano e raccolto per voi tutti i cambiamenti che Android 12 ha introdotto a bordo dei Google Pixel, suddividendoli in categorie:

Material You: Android 12 è una questione di design

La feature che contraddistingue Android 12 è senza dubbio l'interfaccia utente completamente riprogettata grazie a un linguaggio di design chiamato Material You.

Come lascia intendere già il nome, Material You continua l'ormai longeva tradizione del Material Design adottato dai servizi Google, dedicando tuttavia una maggiore attenzione alla personalizzazione da parte dell'utente.

Android 12 è un sistema operativo "camaleonte": grazie alla gamma di colori dinamica (Dynamic Color Range), l'intero tema del dispositivo seguirà le tonalità dello sfondo impostato per la homepage. Gran parte dell'interfaccia utente, come i widget, la tendina delle notifiche, fino a elementi minori come il logo Google nella barra di ricerca, si potrà quindi personalizzare a piacere.

Android 12 non abbandona tuttavia gli elementi monocromi: le icone nella sezione delle impostazioni appaiono ora più uniformi, così come la Modalità notte, ora estesa anche a dettagli come le notifiche pop-up nella parte bassa dello schermo (i cosiddetti toast messages) e ottimizzata per gli schermi AMOLED.

Dal punto di vista grafico il linguaggio Material You si contraddistingue per l'utilizzo di angoli arrotondati ed elementi modulari dalla tipica forma "a pillola". La gerarchia degli elementi è stata inoltre ripensata per garantire un'esperienza d'uso ancora più intuitiva.

Prima ancora di ricevere Android 12 è già possibile avere un assaggio delle caratteristiche di Material You nelle app della suite Google come Gmail e Keep, già da tempo aggiornate per adeguarsi al nuovo linguaggio di design. Sono invece in arrivo gli aggiornamenti per la tastiera Gboard e la Google Camera.

Android si presenta all'utente nella sua nuova veste fin dalla prima accensione, a partire da una modalità di setup completamente riprogettata e una serie di tutorial (Pixel Tips) per i nuovi dispositivi Google. Non può mancare neanche l'easter egg inserito in ogni nuovo sistema operativo, che si può attivare premendo tre volte la versione di Android dalle impostazioni.

Pixel Launcher e widget

I possessori di smartphone Pixel, come già anticipato, non solo hanno avuto da mesi accesso in anteprima alle beta di Android 12, ma possono anche godere dell'esperienza utente Google nella sua versione stock. Questo include il Pixel Launcher, che nell'ultimo aggiornamento del sistema operativo introduce finalmente funzionalità molto utili per l'utilizzo quotidiano.

Per esempio è ora disponibile anche per i Pixel la funzione di ricerca globale nel dispositivo, attivabile con un semplice swipe up dalla schermata delle applicazioni; anche il layout della homepage si rinnova, offrendo per esempio la possibilità di impostare le icone in una griglia 4x5 e una migliore visualizzazione delle app contenute nelle cartelle.

I veri protagonisti della homepage degli smartphone Pixel aggiornati ad Android 12 sono tuttavia i widget, elemento a cui Google ha dedicato una grande attenzione in quest'ultima release. Tutti i widget di Big G, oltre a quelli delle app più utilizzate, sono stati infatti oggetto di un redesign che li adegua ora al linguaggio Material You.

Inserire un widget è ora più facile: le opzioni disponibili appariranno già nel menù pop-up delle singole app (anch'esso rinnovato nella grafica) a cui si accede nella homepage.

Notifiche e Quick Settings

Il redesign dell'esperienza utente introdotto da Android 12 non risparmia la tendina delle notifiche e la sezione dedicata alle cosiddette Quick Settings, ossia le impostazioni rapide attivabili in un clic senza dover passare dai rispettivi menù.

Il redesign delle notifiche assegna un ruolo maggiore all'icona delle applicazioni posta sul lato sinistro di ogni avviso, ora ingrandita rispetto ad Android 11. Premendola sarà possibile infatti espandere o ridurre la grandezza della notifica. Le notifiche avranno anche un'altezza minore se arriveranno mentre si utilizza lo smartphone in modalità panorama, così da occupare meno spazio.

Gif of one phone fanning into five phones that show different color schemes.

Le Quick Settings ora sono più grandi e includono nuove funzionalità:

  • Google Pay/Wallet
  • Smart Home, per i dispositivi di domotica
  • Internet, per il controllo di tutti i tipi di connettività
  • Sveglia, ora non più disattivabile per sbaglio dal pannello delle notifiche.

Usabilità e accessibilità

Gli sviluppatori di Android 12 hanno reso l'esperienza d'uso ancora più confortevole in ogni condizione esterna, nel rispetto di determinati criteri di accessibilità per l'utilizzo da parte di persone con disabilità.

Dal momento che gli smartphone di oggi hanno dimensioni considerevoli, è imprescindibile offrire la possibilità di utilizzarne tutte le funzionalità con una mano sola. La nuova modalità a una mano, impostabile insieme al resto delle gesture, abbassa l'intera schermata alla parte bassa del display, permettendo così di raggiungere facilmente tutti gli elementi.

Grazie alla gesture Quick Tap, assegnabile a diverse azioni, è inoltre possibile acquisire screenshot, attivare Google Assistant, riprodurre o mettere in pausa i contenuti e molto altro con due rapidi tocchi sul retro del device.

Se invece la presenza del notch o del pinhole sul display dei modelli più recenti di Pixel rischia di deconcentrare alcuni utenti, ora si può nascondere il foro della fotocamera fin dall'accensione e nell'uso di tutte le app dalle impostazioni sviluppatore del dispositivo.

Passando alle opzioni destinate più strettamente dedicate all'accessibilità, Android 12 perfeziona la possibilità di controllare il telefono per mezzo delle espressioni facciali, rendendolo fruibile anche alle persone affette da disabilità motorie.

Gli utenti ipovedenti potranno invece beneficiare di una nuova lente d'ingrandimento, stavolta estesa all'intero display grazie a una finestra flottante che raggiunge senza problemi i bordi, rendendo visibili i dettagli più piccoli come la percentuale di batteria rimanente.

Per ridurre gli sforzi dovuti a guardare il display sono inoltre disponibili svariate opzioni di comfort visivo:

  • Riduzione dei colori vivaci, attivabile tramite gesture o Quick Settings;
  • Aumento del contrasto negli elementi dell'interfaccia;
  • Possibilità di impostare in grassetto i caratteri di sistema;
  • Modalità "Extra Dim" per abbassare ulteriormente la luminosità del dispositivo oltre al valore più basso predefinito.

Connettività

Gli sviluppatori hanno progettato Android 12 nel segno di un'unificazione dei diversi tipi di connettività sia nel menù "Reti e internet" che nelle impostazioni rapide, un aggiornamento non particolarmente gradito dagli utenti delle versioni beta del sistema operativo.

Inizialmente infatti il nuovo toggle presente nei Quick Settings riuniva le impostazioni relative sia al Wi-Fi che alle connessioni mobili, rendendo però di fatto necessari almeno tre step per entrare nel menù dedicato e disabilitare il solo Wi-Fi in caso di necessità.

Questo errore di architettura dell'informazione è stato corretto nella versione definitiva di Android 12, che permette di attivare o disattivare il Wi-Fi in un solo tap dalla visione d'insieme delle connessioni.

La funzione Condividi nelle vicinanze (Nearby share) è stata invece potenziata e riprogettata per favorirne un utilizzo più capillare, rendendola a tutti gli effetti l'equivalente Android del famoso Airdrop per iOS. Ora è possibile anche condividere molto più facilmente e in modo diretto le password del Wi-Fi con altri telefoni Android, senza ricorrere a copia-incolla di dati sensibili via messaggio.

Android 12 ripensa gli screenshot

Il nuovo sistema operativo di Google dedica una grande attenzione all'acquisizione e all'editing degli screenshot, una delle attività effettuate più di frequente nell'uso quotidiano di uno smartphone.

Per iniziare, sulla versione stock di Android 12 approda finalmente una funzionalità attesissima già presente da anni in altre skin come One UI ed EMUI: la possibilità di effettuare screenshot continui che coprono in un'unica immagine intere porzioni di sito Web o timeline di social network, seppure con un procedimento leggermente diverso rispetto a quello già conosciuto ai possessori di smartphone Samsung o Huawei. Nel caso degli screenshot semplici invece si può nascondere l'anteprima con un semplice swipe verso sinistra.

L'editor di screenshot si rifà il look, ampliando le sue funzioni ben oltre al semplice ritaglio delle schermate acquisite: sono state aggiunte opzioni per l'aggiunta di emoji e stickers testuali, così da evidenziare o nascondere parole, visi o altre parti dello screenshot.

Si può aggiungere inoltre del testo con diversi tipi di font e animazione. Se intendete apportare queste modifiche in un secondo momento, non preoccupatevi: ora l'editor si può utilizzare con qualunque immagine nella galleria.

Pulsanti e animazioni

Gli elementi grafici considerati "minori" sono in realtà il sigillo della coerenza grafica del design Material You: è proprio nei dettagli che si manifesta la volontà di Google di progettare un sistema operativo in grado di entrare davvero in sintonia con l'utente.

I menù di accensione e spegnimento, così come la schermata di blocco, sono stati ridisegnati per aderire al linguaggio Material You, così come altri dettagli, come il grafico della batteria nel menù dedicato quando il dispositivo è in ricarica.

I toggle, ossia gli interruttori che si attivano a scorrimento, svolgono un ruolo importante in Android 12: per questo sono stati ingranditi ed è stata aggiunta una distinzione visiva (ON/OFF e differenze di colore) chiara tra la fase di attività e quella di inattività.

Android 12 prende tuttavia davvero vita grazie alle animazioni, che restituiscono un feedback intuitivo e organico a diversi tipi di collegamento. Sono presenti animazioni:

  • Alla fine di ogni menù, per indicare che non si può scorrere oltre;
  • Quando si entra in un'app con effetto splash screen;
  • Quando il telefono viene connesso a un caricatore (a onda dal basso per la ricarica via cavo o dal centro per la ricarica wireless Qi);
  • Allo sblocco del dispositivo con riconoscimento facciale o impronta.

Emergenze, privacy e sicurezza

L'anno scorso Android 11 aveva rivoluzionato la gestione della privacy, introducendo un sistema di controllo avanzato per attivare o revocare qualsiasi permesso concesso alle applicazioni.

Questa tendenza continua su Android 12: la Privacy Dashboard, rinnovata nel look e inserita all'interno delle impostazioni, fornisce una visione d'insieme sul comportamento delle app installate, permettendo all'utente di concedere o revocare le autorizzazioni e individuare tempestivamente delle anomalie.

Allo stesso modo, la dashboard rileva le applicazioni inutilizzate da tempo e revoca automaticamente le autorizzazioni connesse, oltre a rimuovere la cache di sistema per liberare lo spazio del dispositivo.

Sono presenti inoltre impostazioni di sicurezza più stringenti per i dispositivi Bluetooth e per la localizzazione: ora è possibile fornire alle singole app una posizione del device precisa oppure approssimativa.

Android 12 dà la possibilità di visualizzare in tempo reale, all'interno della barra di stato, se un'app sta utilizzando microfono o fotocamera. Se si desidera bloccare l'accesso a tutte le applicazioni a queste due funzioni, un collegamento diretto nei Quick Settings permette di farlo in un solo tap.

Per le situazioni d'emergenza invece è presente una nuova schermata basata sui toggle per evitare di attivare per sbaglio la chiamata o il messaggio SOS. Un nuovo shortcut permette invece di inviare un SMS d'emergenza premendo cinque volte il pulsante di accensione. Tutte le informazioni necessarie in caso d'emergenza sono state inoltre riposizionate e collocate in un menù di primo livello.

Cosa manca ad Android 12?

Android 12 introduce un linguaggio di design coerente ed esteso a tutti gli elementi dell'interfaccia, alle spese tuttavia delle opzioni di personalizzazione che prescindono dalla scelta dei colori. Nella rinnovata schermata di selezione dello sfondo sono infatti assenti le impostazioni che permettevano, fino alla release precedente, di cambiare font e pacchetto di icone.

Proprio l'estrema attenzione al design dimostrata sui Pixel può rivelarsi un'arma a doppio taglio per Android 12: gran parte delle funzionalità legate all'interfaccia utente rischiano di andare perse nel passaggio alle skin proprietarie di ciascun produttore, svuotando così di significato l'aggiornamento al nuovo sistema operativo.

D'altro canto, tuttavia, ci aveva già pensato Android 11 ad apportare modifiche significative ad aspetti cruciali come la privacy, rendendo dunque inutile ripartire da zero.

Quando riceveremo Android 12 sui nostri dispositivi?

A proposito di personalizzazioni di Android 12, come già anticipato il sistema operativo nella sua versione stock è disponibile finora solo sui Google Pixel dal modello 3 in avanti. L'arrivo su altri smartphone dipende invece in larga misura dalle tempistiche dei singoli brand.

Molti produttori hanno già diffuso la propria roadmap per l'aggiornamento ad Android 12 per i device compatibili:

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