Samsung Galaxy S10+ recensione: è un nuovo punto di riferimento, ma non avrà vita facile sul mercato

Recensione Galaxy S10+, smartphone Android di fascia alta targato Samsung basato sul processore Exynos 9820 abbinato a 8 Gigabyte di RAM. Arriva in Italia a partire da 1.029 euro.

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a cura di Saverio Alloggio

Galaxy S10+ arriva sul mercato in un momento particolare. Il Mobile World Congress 2019 ha infatti indicato chiaramente quelle che saranno le due tecnologie del futuro in ambito smartphone, ovvero il 5G e i dispositivi pieghevoli. La nuova creatura di Samsung non integra nessuna delle due, e per di più ha in casa la concorrenza mediatica del Galaxy Fold, che ha spostato l'attenzione su di sé nel corso dell'evento Unpacked del 20 febbraio. Questo però non gli impedirà di imporsi rapidamente come uno dei migliori top di gamma di quest'anno.

Siamo difronte a uno smartphone completo, con criticità che si contano sulle dita di una sola mano. L'ergonomia non è delle migliori e l'autonomia non fa gridare al miracolo, ma per altri aspetti è davvero un nuovo punto di riferimento, a cominciare dal display. È stato però posizionato in Italia a partire da 1.029 euro, e anche questa cifra può rappresentare un freno a livello commerciale, anche perché gli arrembanti brand cinesi continuano con la propria politica prezzi aggressiva. In tal senso, l'ultimo in ordine temporale è il Mi 9 di Xiaomi, proposto a partire da 450 euro con lo Snapdragon 855 di Qualcomm.

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Come vedremo però, si tratta di un confronto che ha poco senso. Sto testando infatti, proprio in questi giorni, il Mi 9 in abbinata al Galaxy S10+, e se in termini di prestazioni pure siamo sul medesimo livello, lo smartphone di Samsung ha una marcia in più in tutti gli altri ambiti. Difficile dunque poter strutturare un discorso solo in base al prezzo di vendita, e la sensazione quando si ha tra le mani questo prodotto è quella di dispositivo premium, con precise scelte progettuali alle spalle.

Design e comparto fotografico, le due principali novità convincono

Partiamo subito dalle due grandi novità proposte da Samsung con questa nuova generazione, ovvero il design e il comparto fotografico. Non c’è il notch, bensì un vero e proprio foro praticato sul display che, tra l’altro, ospita ben due fotocamere anteriori. Le cornici sono state ulteriormente ridotte, il vetro frontale e posteriore presentano la solita doppia curvatura sui lati.

In queste due settimane di utilizzo, mi sono ritrovare ad amare e odiare allo stesso tempo questo design. Da una parte infatti continuo a preferire il foro rispetto al notch, una soluzione decisamente più discreta e che, tra l’altro, dà molto meno fastidio quando si guarda un filmato, essendo posizionato nell’angolo. Certo, nell’S10+ è più grande rispetto a S10 o magari a Honor View 20, ospitando due fotocamere anziché una, ma comunque continuo a preferirlo alla tacca superiore.

Dall’altra parte però l’ulteriore riduzione delle cornici, abbinata alla curvatura del display, rendono l’ergonomia di S10+ praticamente nulla con l’utilizzo a una mano. Esempio pratico: immaginate di voler effettuare una stories su Instagram, vi ritroverete a toccare inavvertitamente lo schermo sui bordi. E questo è un peccato perché, per essere uno smartphone da 6,4 pollici, è sorprendentemente leggero e compatto: pesa infatti 175 grammi ed è alto 157.6 mm.

In più è costruito splendidamente. Il vetro anteriore e posteriore si innestano perfettamente sulla cornice in metallo, e la colorazione Prism White ritratta in foto e video è davvero ben riuscita e, grazie ai giochi di luce, restituisce un effetto che, a seconda dei casi, vira dal celeste al rosa. Davvero particolare. In più, non manca la certificazione di impermeabilità IP68.

Ottime notizie dal comparto fotografico. Dopo le prove effettuate con Galaxy A7 e A9 2018, anche la gamma S10 guadagna i sensori multipli sul retro. In particolare, S10+ può contare su una tripla fotocamera posteriore: sensore principale da 12 Megapixel f/1.5 OIS, teleobiettivo da 12 Megapixel f/2.4 2X, grandangolare da 16 Megapixel f/2.2. Una configurazione che offre davvero tanta versatilità a seconda delle esigenze.

Il sensore principale da 12 Megapixel garantisce ottimi scatti, tanto in diurna quanto in notturna, aiutato dall’obiettivo f/1.5 e dalla stabilizzazione ottica dell’immagine. Nel momento in cui c’è necessità di effettuare uno zoom, ecco entrare in gioco il teleobiettivo da 12 Megapixel, che consente di non perdere qualità fino al 2X, anche se soffre un po’ di più in notturna. Infine, il grandangolare è come sempre divertente da utilizzare e soffre meno in notturna rispetto al teleobiettivo. In generale, un comparto fotografico di primissimo livello.

Grande attenzione per il comparto fotografico anteriore. Il noto portale DxO Mark ha definito quella del Galaxy S10+ la migliore "selfie cam" sul mercato. Effettivamente Samsung ha compiuto un ottimo lavoro, e i due sensori da 10 Megapixel e 8 Megapixel offrono la medesima versatilità della tripla fotocamera posteriore: con il sensore principale si scattano ottimi selfie sia in notturna che in diurna, con quello secondario si può ulteriormente allargare l’inquadratura, magari per i selfie di gruppo.

Ottime notizie anche dai video: si può registrare in 4K a 60 fps e, in quest’ambito, Samsung si conferma un punto di riferimento assieme ad Apple. I filmati sono eccellenti e risultano essere ancora una spanna sopra Huawei. C'è la modalità super slow-motion a 960 fps, ma in questo caso la risoluzione si ferma ai 720p. Molto buona la stabilizzazione.

Display e software, due punti di forza

Sarebbe comunque riduttivo valutare il Galaxy S10+ solo in relazione al design e alla fotocamera. Questo perché, ad esempio, è equipaggiato con uno dei migliori display mai provati su uno smartphone. Si tratta di un pannello da 6,4 pollici con risoluzione di 1.440 x 3.040 pixel e rapporto di forma in 19:9. Ovviamente siamo difronte a un display Super AMOLED, un ulteriore passo in avanti rispetto a quanto visto con gli S9.

È uno schermo semplicemente meraviglioso: eccellente luminosità, angoli di visuale praticamente infiniti, visibilità all’aperto perfetta e gamma cromatica adeguatamente calibrata. Insomma, un nuovo punto di riferimento. Peccato solo per la curvatura sui bordi che, personalmente, continuo a non amare, anche perché, in alcuni casi, distorce i contenuti (pensiamo ai testi da leggere).

Tra l’altro, quest’anno il display integra al suo interno il sensore biometrico per le impronte digitali. Questo non mi ha convinto affatto: in alcuni momenti sblocca il dispositivo al volo, in altri non riesce a riconoscere l'impronta. Bisogna precisare comunque che buona parte della prova è stata effettuata con un firmware non ancora definitivo. Due giorni fa abbiamo ricevuto un update che ha nettamente migliorato il funzionamento di questo sensore, e personalmente credo che continuerà a migliorare prima dell’arrivo sul mercato (previsto per l'8 marzo).

Incredibile l'evoluzione della parte software. Chi segue il mercato smartphone dagli albori sa bene quanto l'interfaccia grafica di Samsung, inizialmente nota come TouchWiz, appesantisse Android. Oggi la nuova versione, denominata One UI, rappresenta certamente una delle migliori interfacce grafiche personalizzate nel panorama del robottino verde. Personalmente, credo che se la giochi ad armi pari con la MIUI di Xiaomi, al netto degli approcci differenti da parte delle due aziende.

Tutti gli elementi grafici appaiono ben integrati, le possibilità di personalizzazione mettono una pezza alle ormai poche lacune di Android (in questo caso in versione 9 Pie) e il lavoro di ottimizzazione svolto da Samsung consente di tirare fuori il meglio dalla piattaforma hardware, composta dal processore Exynos 9820 abbinato a 8 Gigabyte di RAM (ma il Galaxy S10+ può spingersi fino ai 12 Gigabyte a seconda della versione scelta). Nonostante questo SoC non stupisca nei benchmark - su AnTuTu abbiamo ottenuto 333.876 punti, con il Mi 9 368.487 - nell'utilizzo quotidiano offre prestazioni di primissimo livello.

Praticamente impossibile vedere il Galaxy S10+ tentennare. Tutto viene eseguito in maniera fluida e scattante, anche durante le sessioni di gaming. L'unico aspetto da segnalare riguarda la dissipazione del calore, con la temperatura della back cover che aumenta dopo lunghissime sessioni di utilizzo. Non di trascendentale, anche perché è un aspetto che andrà valutato con la versione firmware definitiva.

Ottimo il comparto audio. Lo speaker posizionato sul bordo inferiore, durante la riproduzione di contenuti multimediali, viene assistito dalla capsula auricolare, così da creare un effetto stereo. Il volume è davvero molto elevato, mancano un po' le tonalità basse, ma siamo comunque su un livello sopra la media. Discorso analogo per gli auricolari marchiati AKG inclusi in confezione: difficile trovarne della stessa qualità nelle confezioni di vendita degli altri smartphone. Assolutamente completa la connettività: Bluetooth 5.0, Wi-Fi ax dual-band, NFC, GPS A-GLONASS Galileo BDS, support Dual-SIM, jack audio da 3.5 mm.

L'autonomia non fa gridare al miracolo. La batteria da 4.100 mAh, con il mio solito utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), mi ha consentito di coprire 21 ore lontano dalla presa elettrica a fronte di oltre 4 ore di schermo acceso. È un buon risultato, la giornata lavorativa la si porta sempre a casa, ma era lecito attendersi qualcosa di più considerando la capacità della batteria (vedremo comunque con i futuri aggiornamenti software). C'è la ricarica rapida a 15W (caricabatterie apposito incluso in confezione) e quella wireless.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Cos’altro aggiungere? S10+ arriva sul mercato a partire da 1.029 euro. Sono tanti soldi, ma siamo difronte a un prodotto che, tecnicamente, sarà uno dei punti di riferimento nel mercato smartphone in questo 2019. Ragionando al di là del prezzo di vendita, è un dispositivo che personalmente consiglierei a occhi chiusi a praticamente qualsiasi tipologia di utente. Certo, la concorrenza è tanta, e gli stessi Galaxy S9 (considerando il deprezzamento subito) rappresentano ancora oggi una validissima possibilità.

Resta da capire in che modo il mercato reagirà all'arrivo degli smartphone pieghevoli. Il rischio per i top di gamma di quest'anno infatti è di essere offuscati da questa nuova tipologia di dispositivi, anche se comunque verrano posizionati a cifre decisamente più elevate. In ogni caso, con il Galaxy S10+ non rimarrete delusi: Samsung ha compiuto un eccellente lavoro, e l'esperienza utente offerta, allo stato attuale, ha pochi eguali.