Senza Samsung, Qualcomm sarebbe in guai seri

La dipendenza eccessiva da Samsung di Qualcomm, con il 40% delle entrate, solleva preoccupazioni sul rischio di perdite future.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Nel frenetico mondo dei chipset per smartphone, Qualcomm si trova a camminare sul filo del rasoio a causa della sua dipendenza da Samsung, come rivelano i dati del quarto trimestre 2023. L'accordo pluriennale tra i due giganti tecnologici è stato certamente redditizio per Qualcomm, con Samsung che ha contribuito per ben il 40% del fatturato dei chipset Snapdragon in quel trimestre. Tuttavia, questo rapporto apparentemente simbiotico fa sorgere delle perplessità e fa sorgere delle domande sui rischi associati a una così forte dipendenza da un unico cliente.

I dati di Canalys evidenziano il netto contrasto tra il contributo di Samsung e quello del secondo maggior generatore di ricavi, Xiaomi, che ha rappresentato solo il 17%. Questa dipendenza finanziaria sbilanciata pone potenziali problemi a Qualcomm, soprattutto se non riesce a diversificare la sua base di clienti. Al contrario, MediaTek vanta una distribuzione dei ricavi più equilibrata, con Samsung che contribuisce per il 25% e Xiaomi per il 17%, mostrando un modello di business più sano.

Il problema diventa evidente quando si considera la possibilità che Samsung migliori i suoi chipset Exynos a un livello tale da superare la necessità dei SoC Snapdragon di Qualcomm. Sebbene l'Exynos 2400 di Samsung abbia fatto passi da gigante, non è ancora all'altezza dello Snapdragon 8 Gen 3, lasciando a Samsung poca scelta se non quella di rimanere legata a Qualcomm per il momento.

Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare se Samsung riuscisse a potenziare la propria attività di fonderia fino a raggiungere la qualità di TSMC, consentendo la produzione di massa di SoC Exynos competitivi. Sebbene questa prospettiva richieda tempo, potrebbe potenzialmente rimodellare le dinamiche della partnership Qualcomm-Samsung.

Qualcomm sembra consapevole dei rischi e, secondo quanto riferito, sta esplorando una strategia di doppio approvvigionamento, richiedendo campioni di 2 nm sia a Samsung che a TSMC. Questa mossa strategica mira a mitigare i costi di produzione, incoraggiando Samsung a continuare a ricevere ordini. Con il panorama incerto dovuto allo spostamento di Huawei verso il suo Kirin 9000S, Qualcomm si trova ad affrontare perdite potenziali fino a 60 milioni di ordini quest'anno, che si traducono in significative ripercussioni finanziarie.

Tuttavia, Qualcomm sembra disposta a superare la tempesta, riconoscendo la dipendenza di Samsung dai suoi chipset. Poiché la gamma Exynos di Samsung è alle prese con disparità di prestazioni rispetto alle offerte di Qualcomm, la quota del 40% dei ricavi diventa un rischio calcolato. Il gigante tecnologico sembra puntare sul mantenimento di questo rapporto commerciale, confidando nel potenziale di un successo continuo negli anni a venire.