Tablet da 27 pollici sottobraccio: il futuro secondo Intel

Intel ha dettato le linee guida per i nuovi adaptive all-in-one PC, ossia i desktop che si trasformano in tablet extra large con schermi da 18 a 27 pollici. Le configurazioni dovranno essere di fascia alta ma l'autonomia dovrà essere soddisfacente.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Per compensare al calo delle vendite dei PC Intel sta pensando di dotare tutti gli all-in-one di una batteria e di un sistema di sgancio dalla base che consenta di farli diventare tablet XXL. Asus e Sony stanno già sperimentando questa strada, rispettivamente con il Transformer AIO da 18,7 pollici e con il Vaio TAP 20 da 20 pollici.

Asus Transformer AIO

Intel li definisce "adaptive all-in-one PC", suggerisce che abbiano schermi di dimensioni comprese fra 18 e 27 pollici e che dispongano di uno schermo touchscreen multitouch "per consentire a più utenti di interagire con lo schermo". L'azienda inoltre raccomanda che l'intelaiatura possa piegarsi in modo da avere il display in posizione parallela al tavolo senza sganciarlo.

Ad avere questa funzione sono già il Tap 20 e l'IdeaCentre Horizon di Lenovo, da 27 pollici. Asus non ha previsto questa flessibilità ma ha affiancato al sistema operativo Windows 8 anche Android, che subentra quando si usa il prodotto in modalità tablet.

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Fra le altre specifiche c'è poi l'obbligo di predisporre configurazioni di fascia alta. La prima nota stonata che salta all'occhio è che non ci sono apparentemente vincoli per quanto riguarda la durata della batteria. TechReport scrive solo che i produttori dovranno bilanciare potenza di elaborazione e capacità della batteria in modo da garantire al pubblico un'autonomia soddisfacente.

È difficile però definire quale sia un tempo soddisfacente. Anche perché prima bisognerebbe capire qual è il modello d'uso di questi super tablet. A rigor di logica difficilmente verranno portati fuori casa, quindi ci si potrebbe ritenere soddisfatti di poterli spostare da una stanza all'altra senza doverli spegnere. Oppure si potrebbe pretendere di usarli per guardarsi un film intero sul divano. Obbiettivamente però tenersi un 27 pollici sulle gambe non è il massimo del comfort.

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Viene da chiedersi quanto quest'idea sia una risposta a una reale necessità di un pubblico comunque di nicchia, e quanto invece non sia un tentativo disperato di ridare un po' di smalto ai desktop in forte crisi. La strada del convertibile a tablet a pensarci bene è già stata provata con i notebook, ma fra un 11 e un 27 pollici ci sono 8 chili di differenza. Certo è che farebbe sicuramente scena passare in piazza con un 27 pollici sottobraccio.