Tim Cook: "Mio nipote non deve frequentare i social network"

Intervenuto presso l'Università di Harlow nell'Essex, il CEO Apple ha criticato l'uso eccessivo della tecnologia, descrivendo il particolare limite imposto al nipote. Non è l'unica figura di spicco del mondo hi-tech a pensarla così.

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a cura di Saverio Alloggio

Tim Cook non è d'accordo con un utilizzo eccessivo della tecnologia, tanto da aver imposto al nipote il divieto di frequentare i social network. Sembra quasi un paradosso per una persona alla guida di una delle più importanti aziende del settore hi-tech, eppure il CEO Apple non è il primo personaggio di spicco di questo mondo a pensarla così.

"Non credo nell'uso eccessivo della tecnologia. Non sono il tipo di persona che ritiene che abbiamo successo utilizzandola tutto il tempo. Non ho un figlio, ma ho un nipote a cui ho imposto dei limiti. Non voglio che passi il suo tempo sui social network", questo quanto dichiarato da Tim Cook, intervenuto presso l'Università di Harlow nell'Essex.

Tim cook

Il CEO Apple ha anche toccato lo scottante tema dell'utilizzo della tecnologia in ambito scolastico. Anche da questo punto di vista, Tim Cook è convinto che ci debbano essere dei limiti ben precisi, e che non ci sia bisogno di determinati strumenti in relazione allo studio di alcune materie, come ad esempio la letteratura.

Come detto in apertura, il fatto che sia il CEO Apple a pronunciare queste parole può sembrare un qualcosa di paradossale. In realtà però, la linea di pensiero di Tim Cook è stata già condivisa da altre figure di spicco del mondo hi-tech.

Tim Cook

Gli educatori Joe Clement e Matt Miles, all'interno del loro libro intitolato "Screen Schooled: due insegnanti veterani espongono come un uso eccessivo della tecnologia stia rendendo i nostri bambini più stupidi", hanno parlato di quelle che sono state le imposizioni di Bill Gates e Steve Jobs ai propri figli in merito all'utilizzo della tecnologia.

Sembra infatti che raramente Gates e Jobs abbiano consentito ai propri figli di utilizzare i prodotti che essi stessi hanno contribuito a creare e che, di fatto, hanno rappresentato la loro fortuna economica. Anche in questo caso, una linea di pensiero che deve inevitabilmente portare a riflettere.

Tim Cook

Non ci sono dubbi sul fatto che la tecnologia abbia praticamente invaso la nostra quotidianità, soprattutto con l'esplosione del fenomeno smartphone. Una situazione di fatto irreversibile, considerando i vari settori investiti e i modelli di business scaturiti, che hanno contribuito anche alla nascita di nuovi mestieri.

Di contro però appare evidente come siano necessari dei limiti all'utilizzo della tecnologia, specie per i più giovani. La scuola, intesa come istituzione, potrebbe rappresentare il luogo adatto per fornire gli strumenti necessari a dominare la rivoluzione hi-tech anziché essere dominati da essa.


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