Ultra HD 4K su smartphone? Sì, a patto di ridurre i consumi via software

Kogakuin University e Fujitsu stanno sviluppando un software che consentirà di ridurre i consumi della riproduzione Ultra HD 4K su smartphone.

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a cura di Dario D'Elia

I video Ultra HD 4K sono un serio problema per i consumi degli smartphone, quindi non deve stupire quanto interesse vi sia nella ricerca di soluzioni tecnologiche per affrontare il problema. L'ultimo progetto in tal senso si deve alla Kogakuin University, dove un gruppo di ricercatori sta cercando di mettere a punto un nuovo software capace di ridurre sensibilmente l'impatto energetico della riproduzione 4K in ambito mobile.

Grazie anche alla collaborazione con Fujitsu domani il mercato potrà disporre di un software in grado di gestire una risoluzione di 3840 × 2160 pixel senza effetti collaterali sull'autonomia. Al momento si parla di 30 FPS stabili senza incremento dei consumi, ma in futuro non è da escludere lo stesso risultato con i 60 FPS.

ultra hd

Gli schermi Ultra HD 4K sono ancora una rarità nel settore smartphone non solo perché sono costosi ma anche perché l'esperienza visiva è tutta da valutare in relazione ai consumi. Persino il Sony Xperia Z5 Premium - dotato di un pannello Ultra HD - si affida a un sistema che abilita il 4K esclusivamente durante la riproduzione video e non nelle sessioni di browsing online.  

Il progetto della Kogakuin University è stato avviato nel 2012 e la sua prima applicazione si è vista nei dispositivi video della Keisoku Giken che convertono le riprese professionali ad alta risoluzione in formato 4K. Con l'apporto di Fujitsu è stato possibile semplificare i processi e rendere l'operazione applicabile anche in ambito smartphone (in tempo reale) senza bisogno di ulteriore hardware.

Non resta che attendere ulteriori sviluppi e magari il coinvolgimento di aziende del settore mobile, fermo restando il fatto che la particolare normativa giapponese riguardante la proprietà intellettuale impone grandi restrizioni. In pratica è molto protezionistica e non consente grandi libertà "licenziatarie" al di fuori dei confini.