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Pro
- Compatto e maneggevole
- Display di buona qualità
- Ottima autonomia
- Fotocamera principale e teleobiettivo di buona qualità
- Ricarica rapida a 90W
- Certificazione IP68/IP69
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Contro
- Fotocamera ultrawide di qualità mediocre
- USB-C solo 2.0
- Processore non di ultima generazione
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto
Vivo X200 FE
Il Vivo X200 FE rappresenta il tentativo dell'azienda di ritagliarsi uno spazio nel segmento degli smartphone compatti premium. Con un display da 6.31 pollici, si propone come alternativa ai modelli più ingombranti che caratterizzano l'attuale panorama Android, cercando di bilanciare portabilità e specifiche tecniche di fascia alta. Vivo ha giocato su alcuni compromessi strategici rispetto ai modelli di punta della gamma X200 per mantenere un prezzo più basso, che ad oggi si attesta a 699 euro, sostanzialmente più basso del listino di 849 euro.
L'azienda ha fatto scelte precise, investendo su una batteria da 6500 mAh che rappresenta uno dei punti di riferimento della categoria e mantenendo la collaborazione con ZEISS per le fotocamere, mentre ha operato dei tagli su aspetti come la fotocamera ultrawide e la piattaforma hardware, non di ultima generazione. Chi dovrebbe acquistare questo smartphone? Scopriamolo nella nostra recensione.
Recensione in un minuto
Il Vivo X200 FE si presenta come uno smartphone compatto ben costruito, con dimensioni di 150.83 x 71.76 x 7.99 mm e un peso di 186 grammi che lo rendono maneggevole nell'uso quotidiano. Il display AMOLED LTPO da 6.31 pollici con risoluzione 1.5K offre una qualità visiva convincente, con luminosità di picco dichiarata a 5000 nits e refresh rate variabile fino a 120Hz. Il processore MediaTek Dimensity 9300+, pur essendo di passata generazione, garantisce prestazioni adeguate per la maggior parte degli scenari d'uso; è affiancato da 12GB di RAM LPDDR5X e storage UFS 3.1, una scelta conservativa rispetto agli standard attuali.
L'autonomia costituisce uno dei punti di forza più significativi: la batteria da 6500 mAh, realizzata con tecnologia silicon-carbon, assicura una giornata e mezza o due giorni di utilizzo con un carico di lavoro medio. La ricarica via cavo a 90W completa il ciclo in circa 50-60 minuti, ma manca la ricarica wireless, un'assenza che può risultare importante per alcuni utenti. Il comparto fotografico offre una fotocamera principale da 50MP (Sony IMX921) e un teleobiettivo periscopico 3x da 50MP (Sony IMX882) che producono immagini di buon livello con elaborazione ZEISS, mentre la fotocamera ultrawide da 8MP rappresenta il principale compromesso del sistema, con risultati mediocri rispetto al resto della configurazione.
Sul fronte software, Funtouch OS 15 basato su Android 15 offre un'esperienza stabile e priva di bug, con una promessa di supporto di 4 anni per gli aggiornamenti più importanti e 5 anni per le patch di sicurezza.
Il dispositivo mostra una gestione termica adeguata in condizioni normali, ma tende a scaldare un po' sotto carichi prolungati, ad esempio se si gioca per molto tempo. La certificazione IP68/IP69 garantisce una protezione robusta contro acqua e polvere, superiore a quella offerta da molti competitor diretti. Il prezzo attuale di 699 euro lo rende una buona opzione per chi cerca uno smartphone di fascia alta compatto, leggero e con ottima autonomia.
Com'è fatto
Il Vivo X200 FE adotta un design che richiama i canoni estetici tipici degli smartphone premium, con un frame in alluminio che abbraccia il pannello posteriore in vetro e il display frontale. Le dimensioni complessive di 150.83 x 71.76 x 7.99 millimetri lo collocano tra i dispositivi più compatti attualmente disponibili nel segmento Android di fascia alta, con un'altezza tutto sommato contenuta che permette di usarlo bene anche con una sola mano. Il peso di 186 grammi rappresenta un compromesso ragionevole considerando la batteria da 6500 mAh integrata, risulta comunque più leggero di molti flagship tradizionali che superano i 200 grammi.
La presa è salda in ogni situazione e il feeling è ottimo, il vetro posteriore opaco non trattiene le ditate. In ogni caso, in confezione è inclusa una cover in silicone, di buona fattura, grazie alla quale sarà impossibile che lo smartphone vi scivoli dalle mani.
La certificazione IP68/IP69 protegge contro l'ingresso di polvere e offre una resistenza all'immersione in acqua fino a 1.5 metri di profondità per 30 minuti, oltre alla resistenza a getti d'acqua ad alta pressione e temperatura. Il vetro frontale è uno Schott Xensation Core Glass, scelto in seguito a test di laboratorio eseguiti da Vivo che hanno messo in luce proprietà ottiche migliori rispetto al Gorilla Glass di Corning.
Il display, che ha una pellicola protettiva preapplicata, rappresenta uno dei punti di forza principalid ello smartphone: il pannello LTPO AMOLED da 6.31 pollici offre una risoluzione di 1216x2640 pixel, con una densità di 461 PPI che assicura un'ottima nitidezza e un refresh rate variabile tra 1Hz e 120Hz in base al contenuto visualizzato, mentre Il sistema di dimming PWM opera a 2160Hz. Il supporto HDR10+ permette la riproduzione di contenuti ad alta gamma dinamica su piattaforme come Netflix e YouTube e ci sono opzioni per la temperatura colore, che può essere regolata manualmente attraverso le impostazioni display, con preset che spaziano da tonalità più calde a più fredde, oltre a una modalità adattiva che modifica automaticamente la temperatura in base all'illuminazione ambientale.
Sotto la scocca, il Vivo X200 FE monta il processore MediaTek Dimensity 9300+, flagship di scorsa generazione realizzato con processo produttivo TSMC 4 nanometri. L'architettura CPU adotta una configurazione all-big-core 4+4, con un core Cortex-X4 a 3.4 GHz, tre core Cortex-X4 a 2.85 GHz e quattro core Cortex-A720 a 2.0 GHz, che elimina i core a basso consumo tradizionali in favore di core ad alte prestazioni scalati in frequenza: un approccio che mira a migliorare le performance single-thread, mantenendo un'efficienza accettabile negli scenari meno impegnativi. La GPU Immortalis-G720 MC12 con 12 core grafici offre prestazioni competitive per il gaming mobile, la Neural Processing Unit (NPU) integrata gestisce le operazioni di intelligenza artificiale, come l'elaborazione fotografica computazionale, la traduzione in tempo reale e le ottimizzazioni di sistema.
La memoria RAM ammonta a 12GB LPDDR5X, più che abbastanza per il multitasking e la gestione di applicazioni pesanti. La RAM virtuale espandibile permette di allocare parte dello storage come memoria aggiuntiva, anche se l'utilità pratica di questa funzione rimane limitata dato il quantitativo di RAM fisica già generoso. Lo storage UFS 3.1 da 256GB o 512GB rappresenta una scelta conservativa: sebbene offra velocità di lettura e scrittura sequenziali adeguate, lo standard UFS 4.0 ormai diffuso anche in dispositivi di fascia media offre prestazioni superiori. La differenza nelle operazioni quotidiane è però minima, con l'UFS 3.1 che mostra i suoi limiti principalmente nel trasferimento di file di grandi dimensioni.
Il sistema di raffreddamento si basa su una camera di vapore e fogli di grafite che coprono le aree critiche della scheda madre, con Vivo che dichiara un miglioramento del 50% nella dissipazione del calore rispetto alla generazione precedente. La connettività di rete include il supporto 5G dual-SIM, Wi-Fi 7 tri-band e Bluetooth 5.4 con codec audio avanzati come LDAC e LHDC, NFC per i pagamenti contactless.
La batteria da 6500 mAh rappresenta uno degli aspetti più importanti del Vivo X200 FE. L'adozione della tecnologia silicon-carbon (Si/C) permette di raggiungere una densità energetica di 845 Wh/L, circa il 12% superiore rispetto alle batterie agli ioni di litio tradizionali con anodo in grafite. Un miglioramento si traduce in una maggior capacità, pur mantenendo dimensioni fisiche contenute: la tecnologia C-PACK utilizzata recupera circa 1.4 millimetri di spazio verticale ottimizzando il packaging della cella, contribuendo a mantenere lo spessore del telefono sotto gli 8 millimetri. La batteria garantisce prestazioni migliori anche a temperature estreme, con Vivo che certifica il funzionamento fino a -20°C, temperatura alla quale le prestazioni delle batterie tradizionali calano in modo importante.
Il sistema di ricarica supporta la tecnologia FlashCharge a 90W via cavo, tuttavia il caricatore non è incluso in confezione. Caricando alla potenza massima si può arrivare al 100% in meno di un'ora e dallo 0% al 50% in circa 20 minuti; manca però la ricarica wireless, un'assenza che per alcuni potrebbe pesare parecchio.
Il comparto fotografico posteriore si articola su tre sensori: La fotocamera principale monta un Sony IMX921 da 50 megapixel con apertura f/1.88, lunghezza equivalente di 23mm, dimensioni di 1/1.56 pollici e pixel da 1.0μm che utilizzano la tecnologia pixel binning per combinare quattro pixel adiacenti e produrre immagini da 12.5 megapixel con pixel effettivi da 2.0μm. Non manca la stabilizzazione ottica (OIS) e la possibilità di registrare video in 4K / 60 FPS con codifica H.265 (HEVC).
Il teleobiettivo 3x usa invece un sensore Sony IMX882 da 50 megapixel con dimensioni di 1/1.95 pollici, lunghezza equivalente di 73mm e apertura f/2.65, ma ha una distanza minima di messa a fuoco di 55cm, molti più dei 14cm di Vivo X200, che usa lo stesso sensore. La fotocamera ultragrandangolare con sensore OmniVision OV08D10 da 8 megapixel (1/4.0 pollici, pixel da 1.12μm) rappresenta il compromesso più evidente, con apertura f/2.0, lunghezza focale equivalente di 15mm e registrazione video limitata a 1080p a 30 FPS.
La fotocamera frontale monta invece un sensore Samsung ISOCELL JN1 da 50 megapixel (1/2.76 pollici) con apertura f/2.0 e autofocus, che permette scatti più nitidi e la possibilità di sfuocare lo sfondo in modo naturale, oltre a facilitare la registrazione di video con soggetti in movimento. La lunghezza focale equivalente di circa 20mm offre un campo visivo più ampio rispetto alla maggior parte dei sensori selfie, un vantaggio visto che si possono includere più persone, o più contesto. Qui la registrazione video arriva fino a 4K a 60 FPS.
L'elaborazione fotografica si basa sulla collaborazione con ZEISS, che fornisce algoritmi di ottimizzazione dell'immagine, correzione delle aberrazioni e simulazione dei rendering dei bokeh tipici delle proprie ottiche. Il sistema offre otto diversi stili di bokeh selezionabili manualmente (Naturale, Biotar, B-speed, Sonnar, Planar, Distagon, Cine-flare e Cinematic), ciascuno con caratteristiche distintive nella forma e nella distribuzione dei cerchi di confusione. La modalità Portrait offre preset a diverse lunghezze focali (23mm, 35mm, 50mm, 85mm, 100mm) ottimizzati per differenti tipologie di ritratto, dal contesto ambientale al primo piano stretto. La modalità Stage risulta specificamente calibrata per catturare performance dal vivo in condizioni di illuminazione complesse, ottimizzando l'esposizione per i visi degli artisti ed eliminando l'interferenza visiva dei laser e delle luci LED tipiche dei concerti.
La modalità Pro offre controllo manuale completo su parametri come ISO, velocità dell'otturatore, bilanciamento del bianco e messa a fuoco, supportando la cattura in formato RAW per l'elaborazione avanzata in software di fotoritocco esterni. Infine, nel software fotografico non mancano funzionalità di intelligenza artificiale, come AI Ultra Clear Image Algorithm per il miglioramento della nitidezza agli zoom digitali elevati, AI Four Seasons Portrait per la generazione di sfondi stagionali o surreali, AI Magic Move per la riorganizzazione degli elementi compositivi, AI Image Expander per l'estensione delle immagini oltre i bordi originali e AI Reflection Erase per la rimozione dei riflessi su superfici vetrate.
Sul fronte audio, il Vivo X200 FE offre uno speaker principale vicino alla porta USB e uno secondario integrato nella capsula auricolare. Il supporto ai codec audio Dolby Atmos offre una spazializzazione virtuale del suono che migliora l'esperienza con le cuffie compatibili, mentre LDAC (fino a 990 kbps) e LHDC permettono la trasmissione di audio ad alta risoluzione anche a cuffie bluetooth.
Funtouch OS 15, basato su Android 15, è la veste grafica scelta da Vivo per i mercati globali. L'interfaccia è abbastanza classica, il launcher permette di scegliere tra drawer delle applicazioni separato o avere tutte le app sulla home. Le funzionalità di intelligenza artificiale integrate includono Circle to Search di Google per ricerche contestuali, traduzione dello schermo che sfrutta Google Lens e assistente chiamate intelligente per riassunti e trascrizioni. La barra laterale accessibile con uno swipe dal bordo consente l'accesso rapido ad app, screenshot e funzioni di sistema. Vivo promette quattro anni di aggiornamenti principali di Android e cinque anni di patch di sicurezza.
Esperienza d'uso
Ciò che colpisce la prima volta che si prende in mano il Vivo X200 FE sono le dimensioni contenute: si riescono a raggiungere facilmente gli angoli dello schermo anche quando lo si usa con una sola mano, un bel vantaggio rispetto a tanti altri smartphone, che offrono schermi più grandi ma sono difficili da usare. La presa è salda anche senza usare la cover, ma se avete le mani bagnate, il vetro posteriore risulta scivoloso; per sicurezza meglio usare la cover inclusa nella confezione, che aumenta le dimensioni di pochi millimetri ma protegge il telefono da cadute accidentali, oltre a offrire una presa decisamente più salda.
Il display colpisce immediatamente per la luminosità e la vivacità dei colori. La visibilità sotto la luce diretta del sole è buona, seppur non al livello dei top di gamma attuali, e anche la regolazione automatica della luminosità funziona bene. Anche la risposta del touch è precisa e reattiva, gli input sono registrati accuratamente anche durante le sessioni di gioco più frenetiche.
Il sensore di impronte digitali integrato nello schermo si è rivelato rapido e affidabile, con un tasso di riconoscimento quasi del 100% e tempi di sblocco praticamente immediati. Vivo lo ha messo nella posizione giusta, lo si riesce a raggiungere comodamente con il pollice senza dover posizionare il dito in modo innaturale.
Nell'uso quotidiano le prestazioni sono soddisfacenti, lo smartphone è fluido nella maggior parte degli scenari. L'apertura delle applicazioni è veloce, il multitasking tra più app è gestito senza esitazioni grazie ai 12GB di RAM e le animazioni di sistema sono sempre veloci, senza lag che possono dare una sensazione di lentezza generale. Il Dimensity 9300+ si comporta bene anche nel gaming, sia con giochi poco impegnativi che con quelli più pesanti, come CoD Mobile o Genshin Impact. Durante le sessioni più lunghe il telefono tende a scaldare nella parte alta, vicino alle fotocamere, ma non diventa mai caldo al punto tale da essere fastidioso.
L'autonomia è indiscutibilmente uno dei punti di forza di questo smartphone. Con un uso moderato, fatto di navigazione, social media, streaming, qualche foto e un po' di gaming, si arriva tranquillamente a 10 ore di schermo acceso, mentre con un uso più blando si possono coprire anche due giornate intere, senza bisogno di ricaricare.
L'audio è buono, adeguato per vedere contenuti multimediali senza per forza indossare delle cuffie, grazie anche a un volume massimo abbastanza alto da coprire brusii di fondo in ambienti moderatamente rumorosi.
Le foto scattate con il sensore principale da 50MP sono ottime in buone condizioni di luce: la gamma dinamica è ampia, l'esposizione generalmente accurata e i dettagli ben preservati. I colori sono naturali e bilanciati, la modalità automatica gestisce bene anche scene complesse. La stabilizzazione ottica è molto utile per ridurre al minimo il micro mosso, così da avere scatti nitidi anche in condizione di luce scarsa, dove i tempi di esposizione si allungano. La modalità notte è buona quando l'illuminazione è insufficiente, ma l'elaborazione in certi casi risulta un po' troppo aggressiva. La fotocamera principale si comporta bene anche nella registrazione video.
Il teleobiettivo 3x offre una qualità d'immagine comparabile alla principale con buone condizioni di luce. La lunghezza focale di 73mm è ottima per ritratti ambientali e scatti di soggetti a media distanza, lo zoom digitale 10x ha una qualità sufficiente al massimo per delle foto da postare sui social. Peccato per la distanza minima di messa a fuoco abbastanza alta, che impedisce di eseguire scatti macro, o primi piani di soggetti piccoli. Bisogna per forza ritagliare l'immagine, ottenendo però un risultato inferiore rispetto a quello che si avrebbe scattando da più vicino.
La fotocamera ultragrandangolare è invece il punto debole del comparto fotografico. Le foto sono molto meno dettagliate rispetto a quelle degli altri due sensori, i colori sono più freddi e meno saturi e, se la luce non è ottimale, il rumore diventa subito evidente. I selfie che si ottengono dalla fotocamera frontale sono superiori alla media, hanno colori naturali e un buon livello di dettaglio. L'autofocus risulta utile in diversi scenari, soprattutto per ottenere immagini nitide anche quando non si è al centro della scena, o ci sono varie persone a distanze diverse. Molto utile anche l'HDR automatico, che permette di mantenere i dettagli anche quando si scattano selfie controluce, evitando che i soggetti risultino troppo bui.
Verdetto
Il Vivo X200 FE è uno smartphone con una personalità ben definita, caratterizzata da scelte progettuali precise. L'azienda ha deciso di concentrarsi su maneggevolezza, autonomia e comparto fotografico, dando vita a un prodotto che ha le potenzialità per soddisfare un gran numero di utenti.
L'esperienza d'uso quotidiana beneficia notevolmente delle dimensioni ridotte e della distribuzione equilibrata del peso. Si riesce a raggiungere comodamente tutta la superficie dello schermo anche usandolo con una mano, la batteria da 6500 mAh copre senza la minima difficoltà una giornata di uso intenso, arrivando fino a due giorni con un uso più blando.
Il display AMOLED LTPO da 6.31 pollici con refresh rate variabile fino a 120Hz assicura un'esperienza visiva convincente, con colori vivaci e neri profondi. La luminosità di picco, pur non raggiungendo i valori dei flagship più recenti, garantisce una buona leggibilità anche sotto la luce solare diretta. La qualità costruttiva complessiva risulta elevata, con materiali premium e una certificazione IP68/IP69 che assicura una protezione completa contro acqua e polvere.
Le prestazioni generali sono adeguate per la maggior parte degli scenari d'uso quotidiano, anche se il MediaTek Dimensity 9300+ non è più la prima scelta tra i SoC disponibili. L'interfaccia Funtouch OS 15 si dimostra fluida e reattiva, con un approccio relativamente conservativo che privilegia la stabilità rispetto alle funzionalità sperimentali. Il supporto software promesso per quattro anni di aggiornamenti principali e cinque di patch di sicurezza assicura una certa longevità, anche se ci sono brand che arrivano fino a sette anni.
La fotocamera principale e il teleobiettivo producono immagini di buon livello in praticamente tutte le condizioni di illuminazione, offrendo una buona versatilità anche a chi ama dilettarsi nella fotografia con lo smartphone, complici anche le moltissime impostazioni offerte dalla collaborazione con ZEISS. Soddisfacente anche la frontale per i selfie, meno bene la fotocamera ultragrandangolare da 8MP, che rappresenta uno dei compromessi fatti da Vivo su questo X200 FE.
Chi dovrebbe acquistare il Vivo X200 FE? Senza dubbio chi cerca un dispositivo Android compatto con tanta autonomia, apprezza la qualità fotografica per ritratti e zoom, e preferisce un'interfaccia software essenziale e stabile. Meno consigliato invece per chi usa spesso il grandangolo per le proprie foto, ha bisogno della ricarica wireless, crea contenuti video professionali o cerca le massime prestazioni in gioco, per cui il mercato offre chip più potenti.